tag:blogger.com,1999:blog-20644632918046001102024-03-04T20:05:32.972-08:00sapereconsaporeAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.comBlogger176125tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-79186079111774268952016-05-25T03:23:00.002-07:002016-05-25T03:25:06.402-07:00www.sapereconsapore.it <span style="font-size: x-large;">VISITA IL SITO : <b><a href="http://www.sapereconsapore.it/">www.sapereconsapore.it</a> </b></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-85079850054638858042016-05-23T02:41:00.000-07:002016-05-23T02:41:11.770-07:00Le proprietà benefiche dei peperoni<div style="color: #002080; font-family: verdana; line-height: 23px; text-align: justify;">
<span style="font-size: large;">Le proprietà benefiche dei peperoni</span></div>
<div style="color: #002080; font-family: verdana; font-size: 16px; line-height: 23px; text-align: justify;">
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjMk0iG5LsYkovbDcOsPrPdX-4TXKTXWOwi77sHdx_sRZjs1Lh3PxosEO1ezBd0R4d6kXM-e5-f5YVEIOhzvXNnU4GYoRyb67D_SA5Uku8TqP0dtfG9Op21uIpWfQqN7gDCRYxgR0u2hk/s1600/peperone.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="233" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgvjMk0iG5LsYkovbDcOsPrPdX-4TXKTXWOwi77sHdx_sRZjs1Lh3PxosEO1ezBd0R4d6kXM-e5-f5YVEIOhzvXNnU4GYoRyb67D_SA5Uku8TqP0dtfG9Op21uIpWfQqN7gDCRYxgR0u2hk/s320/peperone.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-size: 12pt;"><br /></span></div>
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Famiglia delle Solanacee, genere Capsicum, che comprende peperone e peperoncino, varietà capsicum annuum, la più coltivata; in linguaggio comune, il peperone. Giallo, verde, rosso, fin dai colori è un’esplosione di estate, sole e calore; infatti è un tipico ortaggio estivo, e per quanto ormai sia diffuso negli orti e nelle coltivazioni di tutto il mondo, dalla Cina, all’Italia, al Perù, i piatti e le ricette che lo ricordano di più hanno una chiara impronta meridionale. Dalla peperonata siciliana al gazpacho spagnolo, alle fajitas messicane, il peperone sa di caldo, di vacanze, di sole.</div>
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Del resto, per quanto detto precedentemente, è diffuso ovunque, la sua origine è l’America del sud; venne importato in Europa insieme ad altri frutti e ortaggi che prima del sedicesimo secolo erano del tutto sconosciuti nel vecchio continente. Si ritiene che la sua area primitiva di origine potrebbe essere il Brasile, ma all’arrivo dei conquistatori era già diffuso anche in America centrale, in moltissime varietà.</div>
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La pianta predilige climi caldi e necessita di terreni molto fertili, la semina avviene a fine febbraio (a meno che non si vogliano ottenere raccolte extrastagionali) e i frutti, le bacche della pianta, arrivano sui banchi dei mercati in estate. In tantissime varietà: infatti non solo i colori, giallo o rosso (i peperoni verdi, in realtà, sono bacche non ancora mature), sono una discriminante, ma anche la forma, il sapore, la grandezza.</div>
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Una prima differenziazione fra cultivar riguarda la separazione tra frutto dolce e piccante. Quello normalmente usato in cucina è il primo; il secondo in genere viene essiccato, a volte polverizzato, ed è usato principalmente come condimento. Ha la particolarità di contenere ancora più vitamine del suo omologo dal sapore più lieve, che già ne è ricco, come approfondiremo più avanti. Se si ragiona in termini di conformazione, il peperone può essere di forma quadrangolare, allungata e troncata. Del primo tipo sono noti il giallo e il rosso dolce di Nocera, il giallo e il rosso quadrato d’Asti, il braidese, il giallo San Valentino, il California wonder, il peperone pomodoro; del secondo, il Marconi, il lungo di Chiasso, il Corno di Toro o il Toro di Spagna, il peperone a sigaretta; del terzo, fanno parte anche varietà usate principalmente per i sottaceti, come il piccolo del Veneto e di Firenze e il quarantino d’Asti. Discorso a parte per i friarielli, come vengono chiamati in Campania, o friggitelli, secondo il loro nome romano: sono verdi, quindi come tutti i peperoni di questo colore, sono colti non ancora maturi, sono piccoli come peperoncini ma non sono piccanti, anzi. In genere vengono preparati alla griglia con la semplice aggiunta di sale. Per quanto riguarda le difficoltà di digestione legate a quest’ortaggio, molti riescono a limitare il problema togliendo la pellicola che lo ricopre, considerata la buccia; vanno eliminati anche i semi. </div>
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I peperoni in cucina</div>
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Crudo, in pinzimonio o nel gazpacho; cotto, dalla bagna cauda alla peperonata; internazionale, dalle fajitas alla ratatouille. Il peperone è estremamente versatile, può essere cucinato con molte tecniche o può non essere cucinato affatto, e consumato sott’aceto o crudo a listarelle, insaporito con olio, pepe e sale. L’importante, al momento dell’acquisto, è controllare che i frutti siano sodi, senza grinze e ammaccature, e che abbiano il picciolo. In frigorifero resistono per qualche giorno, in genere non più di quattro.</div>
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Se la bagna cauda è un tipico piatto piemontese, e vede i peperoni come semplici ingredienti di una ricetta ricca di componenti e complessa, la peperonata invece è targata Italia del sud e già dal nome è facile immaginare che qui i peperoni sono protagonisti assoluti, cotti in padella con olio evo, pomodoro, cipolle, aglio. La sicilianissima caponata, a base di melanzane, ha molte varianti locali, alcune che prevedono i peperoni ed altre no; ma sono sempre siciliani i peperoni con la mollica, una delle declinazioni più gustose che questi prodotti possano avere. Come altre verdure, i peperoni possono essere preparati ripieni. Se non si tollera la buccia, il modo più veloce per eliminarla è cuocere i peperoni alla griglia: sarà estremamente facile staccare la pellicola che li ricopre.</div>
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Per quanto riguarda le ricette internazionali, tra le più note c’è il gazpacho, una zuppa fredda spagnola (nello specifico, originaria dell’Andalusia) preparata frullando insieme ingredienti crudi come pomodori e peperoni (da entrambi vanno eliminati i semi), cetrioli, cipolla e aglio, e aggiungendo olio, sale e pepe. Successivamente, al composto passato al setaccio, si aggiunge mollica di pane raffermo insaporita con aceto. La zuppa va poi fatta raffreddare in frigorifero. Spostandosi in America, è tipicamente messicana la ricetta delle fajitas, carne di manzo o pollo piccante accompagnata da peperoni e servita generalmente su tortillas di mais che la avvolgono. Dai peperoni si ricava inoltre una spezia usata in moltissime preparazioni, sia dolce al naturale sia resa più piccante, cioè la paprika.</div>
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Proprietà salutari</div>
<div style="color: #002080; font-family: verdana; font-size: 16px; line-height: 23px; text-align: justify;">
La notevole presenza di vitamina C, di cui il peperone è più ricco anche rispetto agli agrumi (se lasciato crudo), ne fa un prodotto con caratteristiche salutari di vario tipo, in primo luogo antiossidanti: in effetti il peperone è la bacca che contiene, rispetto al peso, più vitamina C. Ma è molto rilevante anche la presenza di betacarotene, soprattutto nei peperoni rossi; e il frutto contiene anche varie vitamine del gruppo B. Oltre alle vitamine, sono presenti molti sali minerali, principalmente potassio, ma anche ferro, magnesio, calcio.</div>
<div style="color: #002080; font-family: verdana; font-size: 16px; line-height: 23px; text-align: justify;">
La notevole quantità di acqua e fibra determina un potenziale, lieve, effetto lassativo; le poche calorie ne fanno un cibo consigliato in caso di diete ipocaloriche. A differenza del peperoncino, ricco di capsaicina, il peperone contiene soprattutto una sostanza chiamata diidro capsiato. Notoriamente, il peperone può creare qualche difficoltà di digestione; per questo motivo è sconsigliato a chi ha problemi gastrici, soprattutto se persistono nonostante l’eliminazione della buccia, cioè della pellicola che riveste il frutto. </div>
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<span style="font-size: 10pt; line-height: 20px;">fonte : www.benessere.com</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-59152205663152082082016-05-18T06:19:00.002-07:002016-05-18T06:19:29.421-07:00Come si prolunga la qualità dei prodotti alimentari?<h1 id="cont_art_title" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-size: 30px; font-weight: normal; line-height: 28px; margin: 0px 0px 7px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Come si prolunga la qualità dei prodotti alimentari?</span></h1>
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span>
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHtCbijN8jp2vd0XEyulTbHixYQo9DIX63b-ffHMAqfLcBfqKCRm41UfnXS3TVBb8Z0-Z1l1-coLmXqnBCprbf2FvXG6t3NOED1jJWmiag1KZ9IHMNWR1AfPFXi_fFZHgge43_yn3GqZCT/s1600/conservare-sottovuoto-salmone1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="263" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgHtCbijN8jp2vd0XEyulTbHixYQo9DIX63b-ffHMAqfLcBfqKCRm41UfnXS3TVBb8Z0-Z1l1-coLmXqnBCprbf2FvXG6t3NOED1jJWmiag1KZ9IHMNWR1AfPFXi_fFZHgge43_yn3GqZCT/s320/conservare-sottovuoto-salmone1.jpg" width="320" /></a></div>
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span>
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Prolungare la qualità percepita di un alimento, rallentando le reazioni di degradazione che naturalmente avvengono durante la "vita di scaffale" è il principale scopo del confezionamento in atmosfera protettiva: una tecnica di conservazione alimentare complessa, che implica l'elaborazione di informazioni diverse e che consiste nel sostituire l'aria a contatto con l'alimento, con una miscela di gas diversi - principalmente anidride carbonica, ossigeno e azoto - per evitare la formazione di sapori e odori sgradevoli nel prodotto confezionato. </span><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">La composizione della miscela di gas aggiunti può variare in base alle caratteristiche chimico fisiche dell'alimento e dalla microflora presente e, non meno importante, dalla permeabilità che contraddistingue il materiale di cui è composto l'imballaggio, solitamente un polimero plastico in grado di rendere minimo lo scambio di gas con l'ambiente esterno. L'anidride carbonica infatti inibisce i processi di respirazione (nei vegetali), rallentando la maturazione e i danni provocati dal freddo, soprattutto alle basse temperature; l'ossigeno viene spesso rimosso perché è la principale causa di degradazione, ma nelle carni viene invece utilizzato in minima parte perché conserva il caratteristico colore rosso, agendo sulla mioglobina; l'azoto invece tende a rallentare l'azione di molti enzimi degradativi delle principali componenti dell'alimento (proteine, grassi e carboidrati).</span></span><br />
<br />
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;"></span></span><br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<span style="color: #073763;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5oeD5AaIfktYUaiXRfD_frhzxmSebfoVegdoeWC3Y8Qj_fN_eJlXoQbyxpHLwlkpnvNz_zqrgwg_MmPJ1kKtzpprTqSQD4Sez3HR3g_nk68Wyy7-gDjFFdTA9BPv7CBjt5a1d6XL2ZtmE/s1600/prosciuttonostrano.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="141" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh5oeD5AaIfktYUaiXRfD_frhzxmSebfoVegdoeWC3Y8Qj_fN_eJlXoQbyxpHLwlkpnvNz_zqrgwg_MmPJ1kKtzpprTqSQD4Sez3HR3g_nk68Wyy7-gDjFFdTA9BPv7CBjt5a1d6XL2ZtmE/s320/prosciuttonostrano.jpg" width="320" /></a></span></div>
<span style="color: #073763;"><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Comunemente si confezionano in atmosfera protettiva formaggi, ortaggi e pasta fresca, prodotti da forno, pesce, carni e loro derivati, ognuno con una diversa miscela gassosa.</span><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Indicativamente: nei formaggi vengono per lo più usati CO2 e N2 per preservare il gusto e l'odore; per i prodotti da forno le miscele sono a base di CO2 (fra il 20 e il 50%) e N2 (fra 80-50%); nelle carni, per rallentare il deperimento e l'imbrunimento, si prediligono miscele di CO2 (20-40%) e O2(60-80%); nella pasta fresca infine, basse concentrazioni di O2 sono indicate per bloccare lo sviluppo di possibili microrganismi contaminanti e la proliferazione di muffe. </span><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Per informazione e tutela del consumatore, la legislazione europea prevede obbligatoriamente, per gli alimenti confezionati con gas d'imballaggio, la dicitura "confezionato in atmosfera protettiva"; i gas inoltre devono essere caratterizzati da un'elevata purezza e avere le stesse garanzie igieniche e di rintracciabilità di qualsiasi sostanza che venga usata per la preparazione di un alimento.</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-44217540003887493732016-05-16T10:32:00.000-07:002016-05-16T10:32:36.131-07:00La somministrazione di probiotici riduce il rischio di diabete di tipo 1<h1 id="cont_art_title" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-size: 30px; font-weight: normal; line-height: 28px; margin: 0px 0px 7px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">La somministrazione di probiotici riduce il rischio di diabete di tipo 1</span></h1>
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span>
<img height="240" src="http://www.notizie.it/wp-content/blogs.dir/90/files/2011/08/colina-per-i-bambini.jpg" width="320" /><br />
<span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span>
<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Il diabete mellito di tipo 1 (Dm1), noto anche come "diabete giovanile" essendo caratteristico del periodo dell'infanzia, è considerato una malattia autoimmune, in quanto causato dalla produzione di anticorpi che distruggono le cellule beta pancreatiche, deputate alla produzione di insulina. A livello genetico sono presenti dei marcatori, come gli alleli Hla Dre DQ, che possono indicare un aumento del rischio di sviluppare Dm1, quando presenti in maniera identica a quelli di un membro della famiglia affetto da tale patologia. Un recente studio, denominato Teddy, ha esaminato l'associazione esistente tra il consumo di probiotici durante il primo anno di vita e il rischio di sviluppare immunità verso le cellule beta. Si tratta di uno studio prospettico di coorte che ha preso in esame per più di 10 anni circa 7400 bambini a elevato rischio di sviluppare Dm1, provenienti da 6 centri clinici (3 negli Stati Uniti e 3 in Europa). I soggetti hanno assunto probiotici, principalmente Lactobacillus e Bifidobacterium, in alimenti fortificati per lattanti o come supplementi, prima del primo mese di età, tra 1 e 3 mesi o tra 3 e 12 mesi. Ogni 3 mesi sono stati prelevati campioni di sangue per valutare la presenza di anticorpi contro le cellule beta. I risultati hanno dimostrato come l'introduzione precoce dei probiotici abbia un effetto positivo soprattutto negli infanti di età inferiore a 3 mesi. Nello specifico, si è riscontrata una maggiore efficacia nei bambini sotto 1 mese (Hr, 0.63, p=0.022) e tra 1 e 3 mesi di età (Hr, 0.73, p= 0.097) rispetto ai bambini che non avevano mai assunto probiotici. Secondo gli autori, l'utilizzo di probiotici migliorerebbe la maturità della barriera intestinale, soprattutto nei primi 3 mesi di vita nei quali l'intestino è ancora vulnerabile, preparandolo al meglio per affrontare gli insulti esterni, e non innescando una risposta autoimmune avversa. D'altro canto, dopo circa 3 mesi di età si ha una naturale maturazione della parete intestinale, che potrebbe spiegare l'assenza di associazione tra l'assunzione di probiotici e l'autoimmunità delle cellule nei bambini di età compresa tra 3 e 12 mesi tra (Hr, 1.14; p=0.4). In conclusione, dai primi dati che emergono dallo studio Teddy si evidenzia un effetto benefico dei probiotici nella prevenzione dell'insorgenza del Dm1, soprattutto se questi vengono somministrati nei primi 3 mesi di vita, anche se questi risultati devono essere confermati in ulteriori studi prima di raccomandarne l'uso per la prevenzione del Dm1.</span><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><br /><br /><br /><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><u style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Per approfondimenti</u><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">:</span><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><i style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">JAMA Pediatr. 2016;170(1):20-28. doi:10.1001/jamapediatrics.2015.2757.<br />JAMA Pediatr. 2016;170(1):11. doi:10.1001/jamapediatrics.2015.3246</i><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">.</span></span>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-63349493732514477652016-05-13T03:07:00.002-07:002016-05-13T03:07:31.261-07:00Effetti della dieta a basso indice glicemico sugli adolescenti...<h1 id="cont_art_title" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-size: 30px; font-weight: normal; line-height: 28px; margin: 0px 0px 7px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Effetti della dieta a basso indice glicemico sugli adolescenti</span></h1>
<div>
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
<div>
<span style="color: #073763;"><img alt="Adolescenti Adolescenti 17-18 anni Giovani" src="https://sp.yimg.com/xj/th?id=OIP.Ma44ceae7abcf476d46491b9b3d7822bdo0&pid=15.1&P=0&w=300&h=300" /></span></div>
<div>
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
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<span style="color: #073763;"><span style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Gli effetti del consumo di alimenti, classificati secondo il loro indice glicemico dietetico (Gi), sulla resistenza all'insulina sono ben documentati negli adulti, mentre sono meno frequenti gli studi che valutano la complessa interazione tra intolleranza al glucosio, marker infiammatori, e la concentrazione di adipochine tra gli adolescenti. Questo studio iraniano ha preso in esame 50 ragazze adolescenti obese e in sovrappeso con lo stesso stato puberale, valutando l'effetto di una dieta a basso indice glicemico sulla concentrazione di insulina, glicemia a digiuno, marcatori infiammatori, e concentrazione di adiponectina nel plasma. In parallelo si sono analizzate 2 diverse diete, una dieta Low Glycemic Index e una dieta costruita secondo le moderne raccomandazioni nutrizionali; entrambi i regimi alimentari prevedevano analoga composizione di macronutrienti. Secondo una valutazione dietetica, l'indice glicemico nel gruppo low era 43.22 ± 0,54. La dieta è durata 10 settimane e il protocollo ha messo a confronto nei due gruppi i marcatori biochimici della glicemia, la concentrazione di insulina sierica, proteina C-reattiva ad alta sensibilità (hs-Crp), interleuchina 6 (IL-6), e adiponectina, prima dell'inizio e dopo 10 settimane. Le concentrazione di insulina sierica, i due metodi di valutazione indiretta per valutare l'insulinoresistenza, l'indice Homa e l'indice Quicki, e la concentrazione di adiponectina non differivano significativamente all'interno dei due gruppi. Nel gruppo che ha mantenuto basso l'indice glicemico hs-Crp e IL-6 sono diminuite significativamente dopo le 10 settimane di intervento, anche se, dopo aggiustamento per fattori confondenti, confrontando le variazioni percentuali, lo studio conclude attribuendo una marginale diminuzione significativa dell'hs-Crp nel gruppo Low Glycemic Index. Conclusione: un regime alimentare basato su un basso indice glicemico può avere effetti favorevoli sulla infiammazione anche tra le adolescenti in sovrappeso e obese.</span><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><u style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Approfondimenti:</u><br style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" /><em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rouhani MH, Kelishadi R, Hashemipour M, Esmaillzadeh A, Surkan PJ, Keshavarz A, Azadbakht L. The Impact of a Low Glycemic Index Diet on Inflammatory Markers and Serum Adiponectin Concentration in Adolescent Overweight and Obese Girls: A Randomized Clinical Trial. Horm Metab Res. 2016 Apr;48(4):251-256.</em></span></div>
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<em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></em></div>
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<em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></em></div>
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<em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></em></div>
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<em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><br /></em></div>
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<em style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, sans-serif; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="font-size: x-small;">fonte www.nutrizione33.it</span></em></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-38400247556088188702016-05-12T04:19:00.000-07:002016-05-12T04:22:16.217-07:00Il consumo di cibi dolci aumenta il rischio di depressione<h1 id="cont_art_title" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; font-weight: normal; line-height: 28px; margin: 0px 0px 7px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-size: x-large;">Il consumo di cibi dolci aumenta il rischio di depressione</span></h1>
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<span style="color: #073763; font-size: x-large;"></span><img alt="Risultati immagini per torte" 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<span style="color: #666666; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Contrariamente a quanto ritenuto finora, il consumo di bevande zuccherate, cibi raffinati e dolci sembra essere associato a un aumentato rischio di sviluppare la depressione. Ciò è quanto emerso da un recente studio di coorte prospettico, che ha indagato la relazione esistente tra indice glicemico, tipo di carboidrati consumati e rischio di sviluppare la depressione in più di 87000 donne in post-menopausa di età compresa tra 50 e 79 anni che hanno partecipato al "Women's Health Initiative" tra il 1994 e il 1998. </span><br />
<span style="color: #666666; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">I risultati ottenuti hanno dimostrato una evidente associazione tra il consumo di alimenti ad alto indice glicemico e la probabilità di sviluppare la depressione; anche il consumo di alimenti contenenti zuccheri aggiunti sembra essere un importante fattore di rischio per tale patologia. Al contrario, il consumo di alimenti a basso indice glicemico, come frutta, verdura e cereali integrali sembra essere significativamente associato a un minor rischio di depressione. Secondo gli autori dello studio, la causa potrebbe risiedere proprio negli zuccheri aggiunti, che possono indurre uno stato di infiammazione protratto, che sta alla base di numerose patologie come il diabete tipo II, le malattie cardiovascolari, alcuni tipi di cancro e, appunto, la depressione. Tuttavia, come gli stessi autori sottolineano, il lavoro presenta delle criticità importanti, per esempio l'uso dei diari alimentari per annotare i consumi alimentari delle partecipanti e il tipo di popolazione scelta (i risultati ottenuti non possono essere estesi alla popolazione generale). Per questo motivo, studi randomizzati dovrebbero essere ulteriormente intrapresi per esaminare se una dieta ricca di alimenti a basso indice glicemico potrebbe servire come trattamento o come prevenzione primaria per la depressione nelle donne in post-menopausa.</span><br />
<br style="color: #666666; font-family: arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;" />
<u style="color: #666666; font-family: arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px;">Approfondimenti:</u><br />
<em style="border: 0px; color: #666666; font-family: arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gangwisch JE et al. High glycemic index diet as a risk factor for depression: analyses from the Women's Health Initiative. Am J Clin Nutr, 2015.</em><em style="border: 0px; color: #444444; font-family: arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="https://www.whi.org/SitePages/WHI%20Home.aspx" style="color: #444444; margin: 0px; outline: none; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;">https://www.whi.org/SitePages/WHI%20Home.aspx</a></em></div>
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fonte :www.nutrizione33.it</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-75792731825655506702016-05-11T08:27:00.000-07:002016-05-11T08:27:44.504-07:00Tu cosa mangi, calorie o molecole?...<h1 style="background-color: white; border: 0px; font-family: 'Book Antiqua', Palatino, 'Palatino Linotype', 'Palatino LT STD', Georgia, serif; margin: -2px 0px 0px 15px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763; font-size: x-large;">Tu cosa mangi, calorie o molecole?</span></h1>
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<img alt="alimenti e dna" src="http://www.infonutrizione.it/wp-content/uploads/2015/09/alimenti-dna-300x264.jpg" /></div>
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<strong style="font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px;"><span style="color: #073763;"><br /></span></strong></div>
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<strong style="font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px;"><span style="color: #073763;">Quanti di voi sanno cosa stanno mangiando?</span></strong></div>
<div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong><span style="color: #073763;"><br /></span></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong><span style="color: #073763;">Ciò che mangiamo è fatto di sole calorie?</span></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong><span style="color: #073763;">Quali sono gli alimenti che ci fanno bene e di cosa sono composti?</span></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Per rispondere a queste domande è giusto partire dal corpo umano.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Il corpo umano possiamo definirlo come un sistema complesso ed aperto, ovvero un sistema costituito da diversi organi che permette l’ingresso di molecole come quelle contenute nel cibo, nei liquidi, nell’aria, negli inquinanti atmosferici presenti nell’ aria che respiriamo e permette l’uscita degli stessi, sia in quanto tali che sotto forma di metaboliti di scarto, energia, etc.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Il cibo è un potente modificatore ormonale, in grado di interagire con gli organi e i tessuti del nostro corpo.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Ecco perché bisogna conoscere il proprio organismo se si vuole stare bene.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Ci si sofferma molto sul contenuto calorico degli alimenti, ma di rado sul contenuto molecolare di questi, ovvero difficilmente ci si domanda: che cosa sto realmente mangiando?</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Ad esempio una porzione di pasta, una porzione di formaggio o di un altro alimento possono produrre le stesse calorie, ma contengono molecole diverse; Agiranno allo stesso modo?</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">La pasta contiene in prevalenza carboidrati, il formaggio contiene maggiormente proteine e lipidi e non contiene carboidrati, quindi anche il profilo ormonale che stimolerò sarà diverso se assumo grassi piuttosto che carboidrati.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Ecco che considerare l’obesità o il sovrappeso come il semplice risultato di un eccesso “calorico” è riduttivo.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong><span style="color: #073763;">Il controllo del solo introito energetico giornaliero non è sufficiente a dimagrire o stare in forma!</span></strong></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Ricordiamo che dimagrire significa perdere solo massa grassa, un dato che, la sola bilancia alla quale molti fanno riferimento, non ci fornisce.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Le cellule adipose sono sensibili a delle <strong>molecole alimentari</strong>, le quali sono in grado di attivare i processi di eliminazione dei trigliceridi, queste molecole vengono definite “modulatori epigenetici”.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">I modulatori epigenetici li ritroviamo in maggior parte nei vegetali e nei legumi.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Non a caso le linee guida del <em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">World Cancer Research Fund</em>, raccomandano di assumere cinque porzioni di <strong><a data-slimstat-async="false" data-slimstat-callback="true" data-slimstat-clicked="false" data-slimstat-tracking="true" data-slimstat-type="2" href="http://www.infonutrizione.it/articoli/drssa-palermo/09/2015/04/verdure-stagione-settembre.html" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.7s ease 0s; vertical-align: baseline;">frutta e verdura</a></strong> al giorno.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">La prima cosa che si elimina dalla tavola quando non si ha tempo o anche per pigrizia è la verdura e la frutta;</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Le fibre regolano anche i livelli ormonali soprattutto dopo un pasto, magari ricco in zuccheri ed ecco che la sua carenza diviene così una causa dell’obesità!</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Precisiamo che questi alimenti, oltre a contenere fibre sono ricche in vitamine, minerali e fitonutrienti che fungono da potenti antiossidanti.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;"><strong>Gli antiossidanti</strong> sono sostanze fitochimiche che agiscono a livello dei radicali liberi, molecole dannose per il nostro organismo, in grado di agire a livello del <strong><a data-slimstat-async="false" data-slimstat-callback="true" data-slimstat-clicked="false" data-slimstat-tracking="true" data-slimstat-type="2" href="http://www.infonutrizione.it/curiosita/drssa-palermo/05/2012/21/1159.html" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 0.7s ease 0s; vertical-align: baseline;">DNA</a></strong>, causando diverse patologie.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Tra le verdure più ricche in antiossidanti ricordiamo quelle appartenenti alla famiglia delle crucifere (cavoli, broccoli, cavolfiori, cavoletti di Bruxelles, etc.) ottime come antitumorali, naturalmente ricche in Indoli che agiscono a livello ormonale regolandolo e bilanciandolo.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Non dimentichiamo poi tutte le verdure “colorate” ricche in carotenoidi, che contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario, e non solo.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Una famiglia che viene spesso trascurata nell’ alimentazione attuale è quella dell’allium, nella quale si annoverano, aglio, porro, cipolla, potenti antibatterici e stimolatori del sistema immunitario, che agiscono inoltre nel ridurre gli stati infiammatori.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Ecco che migliorando la propria alimentazione, prestando attenzione al tipo di alimento e non solo al contenuto calorico di questo, assumendo sempre verdura e frutta fresca e di stagione, possiamo rafforzare la capacità di guarigione del nostro organismo, rafforzare il nostro sistema immunitario, sentirci forti, energici ed attivi; ridurre gli stati infiammatori, caratteristici tra l’altro anche dell’obesità.</span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; line-height: 22px; margin-bottom: 12px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #073763;">Come disse Ippocrate da kos nel 460 a.c. <strong>“Lascia che il cibo sia la tua medicina, e la tua medicina sia il tuo cibo”.</strong></span></div>
</div>
<div>
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
<div>
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-42446850187888050492016-05-10T02:23:00.000-07:002016-05-10T02:23:31.393-07:00Risotto mantecato al sedano rapa con champignon, broccoletti e profumo di limone...<header class="entry-header" style="font-family: Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 24.375px;"><h1 class="entry-title" style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; clear: both; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, sans-serif; font-size: 30px; font-style: inherit; line-height: 1.2; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0.3em; vertical-align: baseline;">
<a href="http://nonsoloveg.altervista.org/risotto-mantecato-al-sedano-rapa-con-champignon-broccoletti-e-profumo-di-limone/" rel="bookmark" style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;" title="Permalink to Risotto mantecato al sedano rapa con champignon, broccoletti e profumo di limone"><span style="color: #073763;">Risotto mantecato al sedano rapa con champignon, broccoletti e profumo di limone</span></a></h1>
<div class="entry-meta" style="border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; clear: both; color: #004724; font-size: 13px; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.65; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
</header><div class="entry-content" style="border: 0px; color: #004724; font-family: Arial, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 24.375px; margin: 0px; outline: 0px; padding: 1.625em 0px 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-content/uploads/2016/02/IMG_6692.jpg" style="border: 0px; clear: left; color: #005599; float: left; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em; margin-top: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="IMG_6692" class="alignnone size-large wp-image-3716" height="167" src="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-content/uploads/2016/02/IMG_6692-720x601.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; box-shadow: none; height: auto; margin-top: 0.4em; max-width: 100%; padding: 0px; width: auto;" width="200" /></a> . <strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ingredienti per 3 porzioni medie:</strong></div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">240 g riso integrale Balilla o Originario (a chicco tondo) </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1 litro di brodo vegetale dal sapore delicato </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1 goccio di vino bianco (facoltativo) </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">100 g sedano rapa pesato già sbucciato<br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">120 g funghi champignon pesati puliti </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1 piccolo broccoletto</em></em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1/2 limone </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1 cucchiaino di sciroppo d’agave </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1 mazzettino di timo fresco </em><br /><em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">olio evo, sale</em></div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<a href="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-content/uploads/2016/03/12744540_10208042322671407_3330664080691439466_n.jpg" style="border: 0px; color: #005599; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="12744540_10208042322671407_3330664080691439466_n" class="alignleft size-medium wp-image-3719" height="207" src="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-content/uploads/2016/03/12744540_10208042322671407_3330664080691439466_n-320x207.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; box-shadow: none; display: inline; float: left; height: auto; margin-bottom: 1.625em; margin-right: 1.625em; margin-top: 0.4em; max-width: 100%; padding: 0px;" width="320" /></a><strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></strong></div>
<div>
<br /></div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Sciacquate il riso in un colino sotto l’acqua corrente, scolatelo molto bene e fatelo tostare in una pentola per pochi minuti con un paio di cucchiai d’olio e un pizzico di sale. Sfumate, se volete, con un goccio di vino bianco (non è indispensabile, io ad esempio non l’ho fatto), quindi aggiungete due o tre mestoli del brodo bollente, coprite e lasciate sobbollire a fuoco basso. Di tanto in tanto controllate e quando il brodo si è asciugato aggiungetene altro. Non c’è bisogno di versare il brodo poco per volta e di mescolare continuamente, si può versare anche in 2 o 3 volte e lasciar cuocere il riso con coperchio.<br />Nel frattempo dedicatevi al condimento: tagliate il sedano rapa a dadini e bollitelo in acqua salata per circa 10 minuti, quindi scolatelo e frullatelo con un cucchiaio d’olio e uno o due cucchiai dell’acqua di cottura tenendo da parte la purea ottenuta che servirà per la mantecatura finale. Lavate e affettate i funghi mettendo da parte qualche fettina che vi servirà per la decorazione finale. Tagliate il resto a dadini piccoli e saltateli in padella per qualche minuto con un cucchiaio d’olio, le foglioline di timo e un pizzico di sale, poi toglieteli dalla padella, aggiungete un goccio d’olio se occorre e cuocete le fettine che avete tenuto da parte, arrostendole da entrambi i lati fin quando diventeranno un po’ croccantine.<a href="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-content/uploads/2016/03/IMG_6688.jpg" style="border: 0px; color: #005599; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; vertical-align: baseline;"><img alt="IMG_6688" class="alignleft size-medium wp-image-3721" height="262" src="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-content/uploads/2016/03/IMG_6688-320x262.jpg" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; border: 0px; box-shadow: none; display: inline; float: left; height: auto; margin-bottom: 1.625em; margin-right: 1.625em; margin-top: 0.4em; max-width: 100%; padding: 0px;" width="320" /></a>Ricavate dal broccoletto 60 g di “rapatura” ovvero con un coltellino affilato tagliate via solo la parte superiore più verde, come se doveste solo “tagliare i capelli” al broccolo <img alt=";-)" class="wp-smiley" src="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-includes/images/smilies/icon_wink.gif" style="border: none; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; max-width: 100%; padding: 0px;" /> . Quando mancano pochi minuti al termine di cottura del riso (il bello del riso integrale è che non scuoce facilmente per cui potete prendervela comoda <img alt=";-)" class="wp-smiley" src="http://nonsoloveg.altervista.org/wp-includes/images/smilies/icon_wink.gif" style="border: none; margin-bottom: 0px; margin-top: 0px; max-width: 100%; padding: 0px;" /> ) aggiungete prima il broccolo crudo, poi, dopo un minuto, i funghi a dadini, aggiustando eventualmente con poco altro brodo se fosse troppo asciutto. Quando è pronto spegnete il fuoco e mantecate con la purea di sedano rapa aggiungendo anche la scorza del mezzo limone grattugiata, un cucchiaio scarso di succo e lo sciroppo. Assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale, quindi impiattate decorando con le fettine di funghi arrostiti.</div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin-bottom: 1.625em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
fonte : <a href="http://nonsoloveg.altervista.org/">nonsoloveg.altervista.org</a></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-2530860459015331062016-05-09T01:45:00.000-07:002016-05-09T01:45:55.299-07:006 modi per bruciare il grasso addominale velocemente...<h1 class="entry-title" style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; letter-spacing: -0.03em; line-height: 1.2; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-size: x-large;">6 modi per bruciare il grasso addominale velocemente</span></h1>
<div>
<span style="font-size: x-large;"><br /></span></div>
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<img alt="grasso addominale" src="http://www.tecnologia-ambiente.it/wp-content/uploads/2016/03/grasso-addominale.jpg" /></div>
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<br /></div>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il grasso sulla pancia è un problema che riguarda tutte le donne, soprattutto dopo la gravidanza, l’allattamento, figli da crescere, lavoro e molte altre cose. Spesso ci ritroviamo a non avere tempo per badare a noi stesse e alla nostra forma fisica, quindi ci lasciamo andare. Quello che oggi voglio consigliarvi è di iniziare a pensare un po’ a voi stessi e alla vostra salute.<span id="more-24197" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Ecco 6 modi per bruciare velocemente il grasso dalla pancia ed eliminare quei rotolini di troppo. Il grasso della pancia, oltre ad essere anti-estetico, è un grasso molto pericoloso poiché più aumenta la circonferenza addominale più si alza la percentuale di infarto, diabete, obesità ecc ecc.</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Perché si forma il grasso sulla pancia?</h3>
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<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il grasso sulla pancia è provocato dai livelli di cortisolo alti. Lo stress è il principale colpevole dell’alto livello di cortisolo, ce ne accorgiamo soprattutto quando tendiamo ad ingrassare solo sulla zona addominale e magari le altre parti del corpo sono magre.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Quindi la prima cosa da fare è rilassarsi, non farsi prendere dallo stress della quotidianità, del lavoro ecc ecc ma cercare di affrontare tutto con estrema calma e fare respiri profondi prima di arrabbiarsi.</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
6 consigli per eliminare il grasso sulla pancia</h3>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 30px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">1) Dormire di più</em></h3>
</div>
<div>
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
il sonno è un valido aiuto per sconfiggere il grasso addominale, bisogna dormire almeno 7 ore a notte per far si che questo accada. Sapete che non dormire abbastanza altera la nostra produzione di ormoni influenzando i livelli di cortisolo che causano sensibilità all’insulina, proprio per questo quando siamo stanchi e abbiamo sonno oppure se dormiamo troppo poco abbiamo tanto desiderio di zucchero e alimenti dolci. Vedrete che dormendo un pochino di più riusciremo a placare queste voglie. Ovviamente tutto questo non accadrà in pochi giorni, ci vogliono settimane prima di stabilizzare il nostro ritmo sonno-sveglia ma noterete soltanto dei benefici, sia per la vostra salute, sia per la linea ma anche per la vostra pelle, che apparirà più giovane e riposata.</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 30px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">2) Brevi esercizi per eliminare la pancia</em></h3>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
ci vogliono pochissimi minuti per eseguire questi esercizi, non dovrete fare addominali perché fare addominale sulla pancia non aiuta e non vi fa ottenere il risultato desiderato. Dobbiamo fare esercizi che coinvolgano i gruppi muscolari, un ottimo esercizio è il plak, appoggiate gli avambracci a terra e mettete i piedi come se stesse facendo delle flessioni e fate 3 sequenze da 30 secondi ciascuno, un altro valido aiuto è la corsa (se non potete cercate di camminare più possibile e di utilizzare le scale al posto dell’ascensore).</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 30px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">3) Diminuite lo zucchero raffinato</em></h3>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
lo zucchero purtroppo causa dipendenza, come la cioccolata. Cercate di resistere a queste tentazioni preferendo grassi buoni tipo 3 noci (al giorno) oppure mandorle, latte di soia, un frutto, un centrifugato di frutta e verdura. Preferite cose naturali ed evitate invece barrette dietetiche e bibite gassate.</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 30px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">4) Vitamina C</em></h3>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
quando sei stressato produci cortisolo, la vitamina C è un valido aiuto per combattere il cortisolo e quindi aiutare a diminuire i livelli di stress. La vitamina C produce inoltre carnitina, una sostanza in grado di trasformare il grasso in energia. Quindi cercate di mangiare molti agrumi, kiwi, mirtilli ma anche peperoni, broccoli e cavoli.</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 30px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">5) Mangia grassi buoni</em></h3>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
evita fritture, cibo spazzatura e grassi idrogenati, preferisci i grassi buoni come olio extra vergine di oliva a crudo, noci, mandorle, pistacchi, nocciole, salmone, avocado. Questi alimenti sono ricchissimi di nutrienti e ci aiuteranno a placare il nostro senso di fame.</div>
<h3 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 15px; font-style: normal; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px 0px 0px 30px; vertical-align: baseline;">
<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-weight: normal; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">6) Fai respiri profondi</em></h3>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
ogni volta che ti senti teso e stressato fai dei respiri profondi, rilassarsi aiuterà non solo a diminuire lo stress ma anche ad appiattire la pancia.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-style: normal; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
fonte :www.tecnologia-ambiente.it</div>
</em></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-1243362357638563172016-05-06T03:43:00.001-07:002016-05-06T03:43:55.523-07:00La bevanda più di moda in Cina? L’acqua calda...<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="color: #56646f; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: x-large;"><span style="line-height: 24.99px;">La bevanda più di moda in Cina? L’acqua calda.</span></span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<img alt="thermos" src="http://static.delmondo.info/wp-content/uploads/2016/04/thermos-850x563.jpg" /></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A noi occidentali sembra assolutamente normale cercare una bibita fresca, per calmare la sete oppure per accompagnare i pasti. Ma dal punto di vista di chi è cresciuto in Cina, questa nostra abitudine è strana ed incomprensibile, perché lì l’abitudine è esattamente opposta: è normale consumare sempre bevande calde , indipendentemente dalla temperatura esterna. Che sia una giornata gelida oppure che il sole spacchi le pietre, potreste vedere qualcuno che tira fuori un thermos per sorseggiare qualcosa di caldo.</span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Anche la semplice acqua viene riscaldata quando viene servita: l’idea di servire acqua anche alla semplice temperatura ambiente è qualcosa che viene considerato quasi <a href="http://www.latimes.com/world/la-fg-china-hot-water-20160313-story.html" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); border: 0px; color: #ad782b; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 250ms linear; vertical-align: baseline;" target="_blank">ai limiti della maleducazione</a> in molte famiglie.</span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’idea diffusa infatti è che le bevande fredde facciano male alla salute: in particolare, l’acqua calda alla mattina secondo la tradizione cinese aiuterebbe la digestione, la circolazione sanguigna, e aiuterebbe anche a eliminare le tossine.</span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non si sa bene <a href="http://cctvnews.tumblr.com/post/141019710669/why-do-chinese-people-drink-hot-water#tumblr_notes" style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); border: 0px; color: #ad782b; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition: all 250ms linear; vertical-align: baseline;" target="_blank">l’origine esatta delle tradizione</a>, ma probabilmente ci sarebbe però anche un fattore molto più pratico: dopo la seconda guerra mondiale, l’acqua di rubinetti e fontane era spesso inquinata, e così in molte città cinesi gli abitanti erano incoraggiati a bollirla prima di berla, per sterilizzarla.</span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Quella di bere tutte le bevande calde, compresa l’acqua, è un abitudine con cui adesso molti alberghi, ristoranti e compagne aeree in tutto il mondo, con l’incremento dei flussi turistici dalla Cina, stanno iniziando a fare i conti: e se ovviamente sono ancora molti a rimanere stupiti di fronte alla “bizzarra” richiesta di acqua calda, sono sempre di più quelli che invece hanno messo nei loro listini il <em style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border: 0px; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">re shui</em>, l’acqua calda, pronta per essere servita.</span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="-webkit-tap-highlight-color: rgba(0, 0, 0, 0.0980392); background-color: white; border: 0px; color: #56646f; line-height: 24.99px; margin-bottom: 1em; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-79760521849387207402016-04-25T09:00:00.001-07:002016-04-25T09:08:54.894-07:00Il metabolismo e il perdere peso: realtà e miti...<br />
<br />
<header class="entry-header" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 16px; margin: 0px 0px 1.71429rem; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><h1 style="border: 0px; clear: both; font-size: 1.57143rem; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il metabolismo e il perdere peso: realtà e miti</h1>
</header><br />
<hr style="background-color: #cccccc; border: 0px; color: #444444; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px; height: 1px; line-height: 16px; margin: 24px 24px 1.71429rem;" />
<div class="entry-content" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: 'Helvetica Neue', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 1.71429; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Parliamo di <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Metabolismo" style="border: 0px; color: #21759b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="Metabolismo">metabolismo</a> e sfatiamo alcune leggende…</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<img src="https://sp.yimg.com/xj/th?id=OIP.M56375529ace8256f6a3c8535eac9bec4H0&pid=15.1&P=0&w=300&h=300" /></div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il corpo brucia più calorie per digerire delle bevande fredde col ghiaccio che per digerire gli alimenti</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ma prima di farsi venire un mal di testa col ghiaccio, c’è di più. “La piccola differenza di calorie probabilmente non intaccherà in maniera significativa la vostra dieta”, spiega Madelyn Fernstrom, Ph.D., CNS, fondatore e direttore del UPMC Weight Management Center di Pittsburgh. L’aspetto positivo è che diversi studi hanno suggerito che 5 o 6 bicchieri di acqua fredda potrebbero aiutare a bruciare circa 10 calorie in più al giorno, che equivale a circa 1 chilo di perdita di peso ogni anno senza alcuno sforzo.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Bere la giusta quantità di acqua può aiutarvi a bruciare più calorie</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Tutte le reazioni chimiche del vostro corpo dipendono dall’acqua. Se il corpo è disidratato si possono bruciare fino al 2% in meno di calorie, secondo i ricercatori della University of Utah, che ha monitorato i tassi metabolici di 10 adulti mentre bevevano quantitativi variabili di acqua al giorno. Questo studio ha evidenziato che chi beveva da 8 a 12 bicchieri di acqua al giorno presentavano un più alto tasso metabolico rispetto a quelli che ne bevevano 4.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La dieta rallenta il tasso metabolico a riposo, rendendo più difficile mantenere il peso stabile.</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Per ogni mezzo chilo che si perde il vostro metabolismo a riposo scende da 2 a 10 calorie circa al giorno. Perdendo 5 Kg è necessario mangiare da 20 a 100 calorie in meno al giorno per mantenere il vostro fisico in forma, senza svolgere attività fisica. E’ tuttavia possibile evitare che il vostro metabolismo rallenti durante il periodo di dieta, un modo possibile è quello di perdere grassi, mantenendo la massa muscolare: è possibile ottenere questo risultato riducendo le calorie e aumentando gli esercizi aerobici e di resistenza. Le diete intensive (meno di 1.000 calorie al giorno) possono portare ad una maggiore percentuale di perdita di massa muscolare.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
I cibi piccanti accelerano il metabolismo</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
La capsaicina, il composto bioattivo che fa sì che i peperoncini siano piccanti, può accelerare il metabolismo e nello stesso tempo migliora la sazietà diminuendo il senso di fame. Gli studi mostrano che consumare circa 1 cucchiaio di peperoncino trito di colore rosso o verde, che equivale a 30 milligrammi di capsaicina, provoca una temporanea crescita del 23% del metabolismo. In un altro studio sono stati dati 0,9 grammi di pepe rosso in forma di capsule o disciolti nel succo di pomodoro prima di ogni pasto. I ricercatori hanno rilevato che gli individui hanno ridotto il loro apporto calorico totale del 10 o del 16% per cento, rispettivamente, per 2 giorni dopo e hanno dichiarato di sentirsi ancora sazi.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Assumere più proteine accelera il metabolismo</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le proteine forniscono un vantaggio metabolico rispetto ai grassi o ai carboidrati, perché il corpo consuma più energia per elaborarle. Ciò è noto come effetto termico degli alimenti. Gli studi dimostrano che si può bruciare fino al doppio delle calorie nella digestione delle proteine rispetto ai carboidrati. In una tipica dieta il 14 per cento circa delle calorie proviene dalle proteine, raddoppiando la dose (riducendo contemporaneamente i carboidrati per compensare le calorie extra) è possibile bruciare ulteriori 150-200 calorie al giorno, spiega Donald Layman, Ph.D., professore di nutrizione presso l’Università dell’Illinois.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Mangiare un pompelmo prima di ogni pasto aumenta la velocità del metabolismo</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Falso</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il pompelmo non fa miracoli per il metabolismo, <strong style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ma può aiutare a perdere peso</strong>. Mezzo pompelmo prima dei pasti aiuta gli individui a perdere circa 4 chili in 12 settimane, secondo uno studio pubblicato nel<a href="http://www.liebertpub.com/products/product.aspx?pid=38" style="border: 0px; color: #21759b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="Journal of Medicinal Food">Journal of Medicinal Food</a>. Il motivo: le sue fibre e l’acqua ti fanno sentire pieno, così mangerete di meno al pasto successivo.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il sollevamento pesi aumenta il metabolismo più di un allenamento aerobico</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Quando ti alleni abbastanza da aggiungere 3 kg di muscoli, aumenti la capacità di bruciare calorie dal 6 all’ 8 per cento, il che significa che si bruciano circa 100 calorie in più ogni giorno. L’esercizio aerobico, d’altro canto, non aumenta in modo significativo la massa muscolare del corpo. “Il modo migliore per aumentare la massa muscolare è quello di fare un allenamento di resistenza”, osserva Ryan D. Andrews, RD, specialista negli esercizi di forza in Colorado.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il sedano è un “alimento negativamente-calorico” perché per digerirlo occorrono più calorie di quanto esso contenga</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Falso</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
L’effetto termico del cibo porta il corpo a bruciare calorie come avviene per pasti, spuntini e bevande. Ma questo processo richiede dallo 0 al 30 per cento delle calorie assunte (le proteine, per esempio, comportano più calorie da digerire rispetto al grasso o ai carboidrati). Un gambo di sedano di medie dimensioni conta solo circa 6 calorie, il suo effetto termico è circa la metà di una caloria. In realtà, “gli alimenti negativamente-calorici” non sono nient’altro che un desiderio.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il tè aumenta la naturale capacità di bruciare calorie</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le catechine trovate nel tè verde e nel tè oolong possono aumentare la capacità del corpo di bruciare i grassi. E’ stato effettuato uno studio sulle donne giapponesi per confrontare gli effetti del consumo di tè verde e tè oolong, in vari giorni. Solo una grande tazza di tè oolong ha aumentato la capacità di bruciare calorie fino al 10 per cento, un incremento che ha raggiunto il suo picco un’ora e mezza più tardi. Il tè verde ha accelerato il metabolismo del 4 per cento per un’ora e mezza. Altri studi dimostrano che bere da due a quattro tazze di tè verde o tè oolong al giorno (per un totale di circa 375-675 mg di catechina) si può tradurre in un extra di 50 calorie bruciate ogni giorno un totale di circa 2.5 Kg in un anno.</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le voglie alimentari durante il periodo mestruale sono legate alla maggiore velocità metabolica prima di questo periodo</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Se c’è un aspetto positivo del <a href="http://www.farmacoecura.it/donna/ciclo-mestruale-mestruazioni-ritardo-sintomi-gravidanza/" style="border: 0px; color: #21759b; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;" title="Ciclo mestruale">periodo mestruale</a>, è che il tasso metabolico a riposo può aumentare durante quella parte del ciclo mestruale nota come fase luteale (dal giorno dopo l’ovulazione al primo giorno delle mestruazioni). Questa spinta metabolica che possiamo considerare <em style="border: 0px; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ormonale</em> può bruciare sino a 300 calorie al giorno, motivo per cui il nostro appetito aumenta durante questa fase.</div>
<h2 style="border: 0px; clear: none; font-size: 1.28571rem; line-height: 1.6; margin: 1.71429rem 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Se avete poco tempo, svolgete una più intensa attività fisica in modo da accelerare il metabolismo</h2>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Vero</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px 0px 0px 30px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le persone che esercitano attività fisica ad un’intensità molto elevata possono constatare dopo l’esercizio fisico un aumentato tasso metabolico a riposo che è maggiore e più duraturo rispetto a quello ottenuto da chi svolge una moderata attività fisica. Aumentate l’intensità del vostro allenamento e potrete aspettarvi di bruciare almeno il 10 per cento delle calorie totali utilizzate durante l’allenamento in un’ora o poco dopo l’esercizio. Quindi, se camminate e fate jogging per 6.5 Km (circa 400 calorie), invece di camminare soltanto è possibile bruciare un extra di 40 calorie nelle ore successive.</div>
<div style="border: 0px; line-height: 1.71429; margin-bottom: 1.71429rem; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-69512381800354877652016-01-18T11:22:00.000-08:002016-01-18T11:22:03.134-08:00Mappa dei dolori addominali: le zone dell’addome colpite dal dolore e le sue possibili cause...<h1 class="entry-title" style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 22px; letter-spacing: -0.03em; line-height: 1.2; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Mappa dei dolori addominali: le zone dell’addome colpite dal dolore e le sue possibili cause</h1>
<div>
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<img alt="mappa dolori addominali" class="aligncenter size-full wp-image-23789" height="368" src="http://www.tecnologia-ambiente.it/wp-content/uploads/2015/11/mappa-dolori-addominali.jpg" style="display: block; margin-bottom: 10px; margin-left: auto; margin-right: auto;" width="640" /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Il mal di stomaco è uno dei disturbi più comunemente accusati e più complessi da valutare perché, molto spesso, è determinato da altre patologie o disturbi. Esiste una vera e propria mappa che collega le varie aree del ventre a possibili patologie, come per esempio calcoli biliari, problemi renali o stitichezza.<span id="more-23788" style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Quando il mal di stomaco compare nella parte superiore sinistra si potrebbe trattare di pancreatite e di ulcera mentre se compare all’ inizio dello stomaco, verso destra, potrebbe segnalare possibili problemi al pancreas, reflusso gastroesofageo e calcoli biliari. Nella mappa del mal di stomaco, i dolori che compaiono al centro sono da collegare con possibili ernie epigastriche, bruciore di stomaco o ulcera.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Se il dolore si manifesta sul fianco sinistro potrebbe trattarsi del colon irritabile e di altri disturbi del colon e dell’intestino; non deve essere trascurato perché potrebbe segnalare una patologia di tipo renale. Se il mal di stomaco si concentra sulla parte sinistra centrale si potrebbe anche trattare di calcoli renali.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Nella mappa del mal di stomaco se l’area interessata è quella centrale le possibili malattie sono l’ulcera, l’appendicite e disturbi al pancreas.<br />Se il dolore compare a destra dello stomaco si potrebbe trattare di un’infezione alle vie urinarie e, molto spesso, dalla stitichezza. Non deve mai essere ignorato perché potrebbe segnalare un’appendicite. Secondo la mappa del mal di stomaco, la parte bassa ma centrale può provocare dolore in caso di patologie ginecologiche e alle vie urinarie, diverticoli e colite. Quando il dolore si manifesta nei pressi dell’ombelico potrebbe essere determinato da un problema al pancreas, da un’ernia o dall’ulcera.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
In alcuni casi, il mal di stomaco è determinato da un dolore riflesso che parte da altri organi, come per esempio i reni e le ovaie. Questo dolore non deve mai essere trascurato, soprattutto se non si tratta di un fenomeno sporadico. E’ fondamentale rivolgersi al proprio medico spiegando esattamente le caratteristiche del dolore ed il punto dal quale si irradia.</div>
<h2 style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 20px; margin: 5px 0px 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Mappa dei dolori addominali, lo schema</h2>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Per aiutare una più facile comprensione ecco uno schema che mostra le zone dell’addome colpite dal dolore e le sue possibili cause.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona superiore/destra dell’addome:<br />calcoli biliari, ulcera allo stomaco, pancreatite.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona superiore/centro dell’addome:</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
calcoli biliari, bruciore di stomaco/indigestione, ulcera allo stomaco, pancreatite, ernia epigastrica.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona superiore/sinistra dell’addome:<br />ulcera allo Stomaco, ulcera duodenale, colica biliare, pancreatite.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona centrale/destra dell’addome:<br />calcoli renali, infezione alle vie urinarie, costipazione, ernia lombare.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona centrale/centro dell’addome:<br />appendicite (fase iniziale), pancreatite, ulcera allo stomaco, infiammazione intestinale (tenue), ernia ombelicale.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona centrale/sinistra dell’addome:<br />calcoli renali, malattia diverticolare del colon, costipazione, infiammazione intestinale.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona inferiore/destra dell’addome:<br />appendicite, costipazione, dolore pelvico di origine<br />ginecologica, dolore all’inguine (ernia inguinale).</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona inferiore/centro dell’addome:<br />infezione alle vie urinarie, appendicite, malattia diverticolare del colon, infiammazione intestinale, dolore pelvico di origine ginecologica.</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Zona inferiore/sinistra dell’addome:<br />malattia diverticolare del colon, dolore pelvico di origine<br />ginecologica, dolore all’inguine (ernia inguinale).</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
L’intensità del dolore spesso è talmente forte da spaventarci, ma questo non significa necessariamente che la causa sia qualcosa di serio. Tuttavia, se i sintomi persistono, potrebbero indicare una malattia cronica che deve essere assolutamente trattata.<br />Se qualsiasi tipo di dolore dovesse durare più di due settimane (gonfiore cronico, vomito, diarrea, sangue nelle feci, ecc.) sarebbe opportuna una consultazione dal tuo medico per una diagnosi completa. L’esatta posizione del dolore, la sua durata, la sua intensità, altri eventuali sintomi correlati…sono tutte informazioni fondamentali per una corretta diagnosi.<br />Dobbiamo comunque considerare che il dolore addominale interessa una vasta area del nostro corpo, stiamo parlando appunto di una zona che parte dal torace fino ad arrivare all’inguine.<br />Proprio per questo motivo è necessario conoscere la posizione esatta del dolore in modo da poter trovare più facilmente la sua causa. Va comunque precisato che ogni persona ha una sua storia clinica: determinate predisposizioni e patologie, stile di vita differente, conformazione fisica differente ecc..</div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; margin-bottom: 10px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-8123910976390252016-01-08T04:07:00.000-08:002016-01-08T04:07:55.597-08:00Fichi: Proprietà e Benefici...<h1 class="post-title" style="background-color: white; border: 0px; color: #444444; font-family: 'Titillium Web', Arial, sans-serif; font-size: 38px; font-stretch: inherit; font-weight: 400; letter-spacing: -1px; line-height: 1.3em; margin: 0px 0px 10px; padding: 0px; vertical-align: baseline; word-wrap: break-word;">
Fichi: Proprietà e Benefici</h1>
<div class="post-byline" style="background-color: white; border: 0px; color: #aaaaaa; font-family: 'Titillium Web', Arial, sans-serif; font-size: 14px; font-stretch: inherit; line-height: 24px; margin-bottom: 1em; padding: 0px; text-transform: uppercase; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="entry" style="background-color: white; border: 0px; color: #666666; font-family: 'Titillium Web', Arial, sans-serif; font-size: 18px; font-stretch: inherit; line-height: 1.6em; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div class="entry-inner" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div itemscope="" itemtype="http://schema.org/Article" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<div itemprop="articleBody" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<img alt="Fico" src="http://www.megliosapere.info/wp-content/uploads/2010/05/fico.jpg" /></div>
<div itemprop="articleBody" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<br /><div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
I Fichi (<em style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ficus carica</em>), tanto freschi, quanto secchi, rappresentano un’importante fonte naturale di energia, non contengono grassi, colesterolo e ne Sodio, ma abbondano di tanta fibra solubile. Il Fico è un ottimo amico del cuore grazie all’elevato contenuto di Polifenoli (Antiossidanti Naturali).<br /><span id="more-3148" style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"></span></div>
<center style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<img src="https://sp.yimg.com/xj/th?id=OIP.M269dfb518a46cb0bfab351780d04bd94o0&pid=15.1&P=0&w=300&h=300" /></center>
<br /><br />I Fichi, per le loro proprietà nutritive, sono un alimento sano ed è possibile integrarli nella dieta di bambini, anziani, donne incinte ed atleti, per il loro ottimo contributo di energia e per l’elevato contenuto di fibre, molto efficaci nei disturbi intestinali. Tuttavia, i Fichi sono un alimento sconsigliato per chi soffre di Diabete e per le persone obese, rispettivamente per la notevole presenza di zuccheri e per l’elevato apporto calorico.<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Alta è anche la concentrazione di <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Polifenoli</span>, sostanze <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><a href="http://www.megliosapere.info/2009/10/antiossidanti-radicali-liberi/" style="border: 0px; color: #3b8dbd; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition-duration: 0.2s; transition-timing-function: ease; vertical-align: baseline;">antiossidanti</a> </span>che combattono i rischi di malattie cardiovascolari e tumorali.</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Inoltre, i Fichi contengono una fibra vegetale chiamata <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Lignina</span> molto efficace per <a href="http://www.megliosapere.info/2009/04/dieta-migliorare-transito-intestinale/" style="border: 0px; color: #3b8dbd; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition-duration: 0.2s; transition-timing-function: ease; vertical-align: baseline;">contrastare disturbi intestinali o stipsi cronica</a>.</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Minerali</span><br />Buono il quantitativo di <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Calcio</span>, minerale essenziale nella formazione delle ossa, aumenta la densità ossea e ne facilita il corretto sviluppo.<br />I Fichi sono ricchi di <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ferro</span>, utile nelle persone con Anemia o per problemi di <a href="http://www.megliosapere.info/2010/10/crampi/" style="border: 0px; color: #3b8dbd; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition-duration: 0.2s; transition-timing-function: ease; vertical-align: baseline;" target="_blank">crampi</a>. In modeste quantità, i fichi contengono:<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> <a href="http://www.megliosapere.info/2010/11/potassio/" style="border: 0px; color: #3b8dbd; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition-duration: 0.2s; transition-timing-function: ease; vertical-align: baseline;" target="_blank">Potassio</a>, <a href="http://www.megliosapere.info/2009/10/magnesio/" style="border: 0px; color: #3b8dbd; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-decoration: none; transition-duration: 0.2s; transition-timing-function: ease; vertical-align: baseline;">Magnesio</a> e Fosforo</span>.<br /><span style="font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit;"><br /></span></div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="font-family: inherit; font-size: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit;">Vitamine:</span></div>
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vitamine A, B1, B2, B3 e C</span> sono particolarmente presenti nei Fichi.<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Calorie:</span> I Fichi Freschi forniscono solo 65 calorie per 100 grammi. Al contrario, i Fichi Secchi, ricchi di Zucchero, arrivano a fornire 280 calorie per 100 grammi.</div>
<div style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 1em; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fichi Freschi:</span> I Fichi freschi sono composti dall’ 80% di acqua e il 12% di zuccheri. Il contenuto di grassi e proteine è minimo mentre è ricco di acqua, minerali e fibre.<br /><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; font-weight: 600; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Fichi Secchi:</span> I Fichi Secchi hanno un valore nutritivo molto elevato. Con la perdita d’acqua il fico secco si arricchisce di Zuccheri (glucosio, saccarosio e fruttosio) e Vitamina C.</div>
</div>
</div>
</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-12582061789937500952016-01-03T04:39:00.000-08:002016-01-03T04:39:12.354-08:00ALIMENTAZIONE POST FESTE: TÈ, SPEZIE E FRUTTA FRESCA...<header class="entry-header" style="box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: 'Pontano Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; letter-spacing: 0.5px; line-height: 24.375px;"><h1 class="entry-title" itemprop="headline" style="box-sizing: border-box; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 2.2rem; font-weight: 300; letter-spacing: 0.1rem; line-height: 1.625; margin: 1rem 0px 0.5rem; padding: 0px; text-transform: uppercase;">
ALIMENTAZIONE POST FESTE: TÈ, SPEZIE E FRUTTA FRESCA</h1>
</header><div class="entry-content" itemprop="text" style="box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: 'Pontano Sans', Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 15px; letter-spacing: 0.5px; line-height: 24.375px;">
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 3rem; padding: 0px;">
<a href="http://www.gustosano.eu/wp-content/uploads/2015/01/alimentazione-post-feste.jpg" style="box-sizing: border-box; color: #f05123; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;"><img alt="alimentazione post feste" class="alignnone size-full wp-image-2316" height="600" src="http://www.gustosano.eu/wp-content/uploads/2015/01/alimentazione-post-feste.jpg" style="border: 0px; box-sizing: border-box; height: auto; margin-bottom: 1.2rem; max-width: 100%; width: auto;" width="900" /></a></div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 3rem; padding: 0px;">
Panettone, pandoro, torrone, pranzi e cene abbondanti e “sregolati” sono stati il vostro stile alimentare durante queste feste natalizie appena terminate? Ci vuole un po’ di<em style="box-sizing: border-box;"> alimentazione post feste</em>. Ecco qui qualche suggerimento per depurare e disintossicare l’organismo dalle tossine accumulate in questo periodo: una sferzata di energia per cominciare l’anno <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">all’insegna del benessere</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 3rem; padding: 0px;">
<span id="more-2314" style="box-sizing: border-box;"></span></div>
<h2 style="box-sizing: border-box; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 2rem; font-weight: 300; letter-spacing: 0.1rem; margin: 1rem 0px 1.6rem; padding: 0px; text-transform: uppercase;">
ALIMENTAZIONE POST FESTE: I SÌ E I NO</h2>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 3rem; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">SÌ</span><br style="box-sizing: border-box;" /><em style="box-sizing: border-box;">Acqua:</em> naturale e a temperatura ambiente, berne 2 litri al giorno per reidratare i tessuti e eliminare le scorie.<br style="box-sizing: border-box;" /><em style="box-sizing: border-box;">Tè:</em> sia bianco che verde contribuisce a drenare i liquidi accumulati e a spazzare via le tossine. In più è un potente antiossidante che contrasta i radicali liberi generati da una dieta sregolata.<br style="box-sizing: border-box;" /><em style="box-sizing: border-box;">Frutta e verdura fresca e cruda:</em> una macedonia a colazione (senza zucchero), così come un centrifugato (ad esempio spinaci baby/cetriolo/mela, sedano/arancia/pera, melograno/carota/ananas) a metà mattina o a metà pomeriggio è il modo ideale per disintossicare colon e fegato.</div>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 3rem; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">NO</span><br style="box-sizing: border-box;" /><em style="box-sizing: border-box;">Zuccheri e farine raffinati:</em> banditi pane, pasta e zucchero bianco. Per una azione disintossicante ancora più incisiva consumare con moderazione anche le alternative integrali.<br style="box-sizing: border-box;" /><em style="box-sizing: border-box;">Latte e derivati:</em> eccezione fatta per lo yogurt (bianco naturale con fermenti lattici vivi), evitare latte, burro e formaggi aiuta a sgonfiare la pancia disinfiammando il tratto gastrointestinale.<br style="box-sizing: border-box;" /><em style="box-sizing: border-box;">Alcolici e bibite gassate e/o zuccherate:</em> il fegato, già provato dal surplus di lavoro durante le feste, ci ringrazierà.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: 'Open Sans', sans-serif; font-size: 1.6rem; font-weight: 300; letter-spacing: 0.1rem; margin: 1rem 0px 1.6rem; padding: 0px; text-transform: uppercase;">
ALIMENTAZIONE POST FESTE: UN AIUTO DALLE SPEZIE</h4>
<div style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 3rem; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Curcuma, timo e cannella</span> sono un trio perfetto per depurare il fegato, favorire la digestione e ripristinare la corretta funzionalità dell’intero apparato gastrointestinale. Come usarli? Ottimo è il pinzimonio di curcuma e olio EVO per condire le crudité di verdure. Il timo è perfetto da utilizzare come esaltatore di sapidità al posto del sale su pesce e carni bianche. Infine una spruzzata di cannella in polvere su una fetta di pane di segale spalmata di miele è una sana e buona alternativa al pandoro avanzato…</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-20633178768424681582015-12-10T02:15:00.004-08:002015-12-10T02:15:50.392-08:00Un cucchiaio di miele e cannella al giorno per migliorare la salute...<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="font-family: 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; font-size: 40px; letter-spacing: -1px; line-height: 44px;"><span style="color: #073763;">Un cucchiaio di miele e cannella al giorno per migliorare la salute</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><img alt="Risultati immagini per miele e cannella" height="235" src="data:image/jpeg;base64,/9j/4AAQSkZJRgABAQAAAQABAAD/2wCEAAkGBxQQEA8QEBQQDxQQEA8PEA8PDxQPDw8PFREWFhQUFBQYHCggGBolGxQUITEhJSkrLi4uFx8zODMsNygtLisBCgoKDg0OGhAQGywkHxwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsNywsLCwsNzcsK//AABEIAKwBJAMBIgACEQEDEQH/xAAcAAABBQEBAQAAAAAAAAAAAAAAAQIDBAUGBwj/xABEEAABAwIDBAcEBggEBwAAAAABAAIDBBEFEiEGMUFRExQiYXGBkQdSobEVMkJicpIWM1OCosHR4SMk8PFDRWOEk5TC/8QAGgEBAAMBAQEAAAAAAAAAAAAAAAECAwQFBv/EACgRAAICAgEFAAEEAwEAAAAAAAABAhEDEiEEEzFBUZEUImGhMlJxI//aAAwDAQACEQMRAD8A9vSoQEAIQiyAEISoBEISoBEJUIBEJUiAEJUIBEJUIASEoJXn+3O1Rp5mNb2mBt8zXXaX31ae+yrKVKy0Y7OjvwVDV1TY2kuNl5zR7WmZpbHM2JwOjXm19OB4Bb1HgMtQY5J6jOzeY4T2XdxceCqp34LvHXlm3gVcZ2uksQ3MWtvxA4juWomRsDGgABoAsBuACqVmLRRC73geav4XJn5fBfSErjMR27jbcR624nVcli23rzcZvy6KjyxRrHBJnrgqG3tmbflcXUi+d6nah5dcOIO8EEggr1H2Y7VOrYnxym8kFu1xew7ie9IZNnQyYdVZ3CRCFoYipEIQAhCEAIQhACRKkQAhCEAqEJUAIQhAIlQkQAlQhACQlF15z7T9vH4fJHBBlDy0SPe5ubKCbNa0c9DfxChuiUrdHYYttJT0skUUz8j5QSxuUnQbybbgrFDi8E4JilY+28A6jxC8Pxfa0YhCzrIu4C7JGAMc19+fBpFlhtxUQljoLxOY0tdd5PSXNwXD+6yeR2b9ng+mBK3mNdd/BMNSwfbZ+YL52ZtZNC1uSWUfckcH6cLE8N6swbaSENMojlALs5LCHb9NW6HxCd1/COyvp78a2P32fmCU1bLZs7bc8wsvCoNsZXAikjErgcpyRPuGkA/rL2b43CWfrszB0kjaZt7ntumkI4hzQbHxTujsnoG12Ph7XRsmEcbdJRH+vkbxyEkADv1XAVj+uRGOkjEUMLTeaolDfElzj9Y92qpzU8eUMmklqLaWe4MYSOQAVOoliGVrGaDcNSB4BZuV+TWMKXBhVDnxERttIA6/SRkkC+8Zjv8A7r0TYzamSncacSBzHtuxzu0Gutu148FxNVMHcFDhpAmDSSAQSLG2VwRMlxPQcW21lJLS47zv0N/ALnKrHXuvmN/EqjjD7va647cbHab721us58g3lVbssuPBcnqy7j5blmzTJwkLzZpHibNAXVYBs3h5YJa6tbfjTwnXwNtfRSothzSOMjeXOsLuJ3BouT5L2X2OYHND0880bohI1jWB4s51iSTZVaTajDaJtqGkLyNOkc0Nv3lztSq9Z7Tpz9URwgcAMx9SrJwi7spLeapI9hQuM9n+2gxDpIn2EsYDtNA9nMBdmuhNNWjklFxdMEIQpIBCEIAQhCAEIQgBCEIBUJLougFQkQgFQkui6AVCRCA8g9uW081PJT08T3xtMfSyZHlheS4hoJHAZTp3rx7EMYkq7B5fI+4DXveXuDORJ1sLn1X0B7TdgnYm6OaJ7Q+OMxmOTRr23LhZw3G5K8xq9gpqEF0vVYSdxmq4WW5E5nX9As5efBvCqqzlKy8bI2D7Ldef9lWjjlmPZBdc2zEhrfUmy06jCLHM6popbalkFV0srxxyhrbepVCrxDKSGgaaDTT0VKZrsmaNLs1IbOmkbGOTLyOI8dw+K2sPw6kgs6RpqCPfdmZfvbcC3qsLBMTc5pFza5Dm30vwIVt0vHnx3lZybToskmjpZdo8vZiayMAaNaywHoserxVzhp2QeDeyCefis10nw5qCecAdoj14orZLpFx0xI1d4jgozNp5LKkxIfZGb4BVpKl7uNh3f1U6NldjWnqQ3eQFUpKsOlGW5tx4LOMF9Tr4rSwCmzyNHC+pHLirapIq5Nmhj9Q/OxsdrCNgJ77arNZTF2r3E+dh6K1WVQdI42A1IA7hoEtNA+TSOOSS/uRuf8gqX8LV9BsbG8LphdY6aeC6HD9ia+a2WmlaD9qQCMfxaro8K9ktVJrK6OEcjd7vgo1k/RbaK9nBNndbinkEheuUnsgjFukqHn8EYb87rcovZpRR2zNfKfvvNvQWRYZsPPBHnHsjjeMTZlBt0UufllsLX87L3pZ+F4JBS36CJkV95aNT4laC6ccdVRyZZqcrQIQhXMwQhCAEIQgBCEIAQhCAbdF1FmS3Qkkui6iujMgJbouosyMyAlui6izJM6AbiNY2CGaZ/wBWGOSV34WNLj8l8sYni8mIzS1c93PkcbjMSyKIC7WNF9wvb+5X0vtPQmpoqynbYOnppom33ZnMIHxsvnak2JrJg1raapbl+sBC5gJsLi7rDeD6qk2a4kcuwGN4cBuJ013ag/BTzUuZ4cNWONyNxHMLuaf2W18m+FrL/tJWNt5AlQbRbA1OHwOmlfDoWgRxvc5zyTbTsgf7KnLNXr9Odp42RNvozxO/1VeoxQfYGbvOgV3Zqjo53luJTVVJr2XRxCSMj7z7Et9LLqq/DtnqUC7qyuNgR0UhLHfvNs0eqlY75ZV5K4R5zLXPO91vDRQsJcbC7zyaC53wXp+F7T4HEbtwx5I3Ola2Y/xOK6ek9qVFGLQ0skQ5RwxsHwKuopFHNnj1Ds5VzG0NLVPvxED2t9SAE/GMAq6K3WaeSK4u0us5p82ki/cvYav2rMcw9DDMX8M9g0ehXnWP4lV15/xpHll7iMaMb5I0gpM4t0pcbL072abFOmjM8zXdEbtytdkfIONjy71jbMUL6WcTBkcvAslYHtI7uR7163FteBG3LC5rrDs6Bo8O5QkiHJjaekoKP/ljhb7fRNnPqSStFm39BEAHCWn4WfSyMA9G2XO1+K1FR2f1bTwYdfVQspZXNLHOc9p3tfZw+Kt/wivp39BtbRz26OoiJPBzsh9HWWyx4IuCCOYNwvIo9m2jUC3cuk2cgfA8EZrbsoJ18kTKuK9HdoVamqcw3EdxU+ZSVHITcyMyAchNzIugHITbougHITcyMyAchNzIzIByEzMhARIsnIQsNQlukLkAiS6C5NJQmgLk0BOupGhB4EaE5OQhUzsWlcxoLTY6rzHbGlqa/K0ykMYbiMAAZveJ4r0/GW3YPNcdI2xPiqyNInm7sAnj0yiQeCYMI9+G3eAvSHNTCwcgqlrOGgwSI72ELSpdnoeRC6bom8h6IyjhopIM2DZ2HgHHwstCLZ2Mf8OU+Ed1KyV7dziPA2UoxGYbpX/mKmyKYjMHYP8Ahy/+JWY6EDdFMf3P7KD6VqP2r/VNOKT/ALV/qUsimaMdGeEE3y/+VZjoZOEBH43/AOywzXzHfK/8xUbp3ne95/eKWNTpm0TxvEEfe52b5kqUPjb+snafuxiw+C5Ek8ST5oCbBQOomxCIkBmc277BbVJKXMDjxXFUQ1C7Wjjsxo7lKdkSVEhelDkj2prFJFEl0XRZFkIC6MyLIsgDMi6LIsgEzJC9LZBCAZ0iEuRCE8DyU0lRG6TKULakhKSyaGFPDEAZEoYlDU6yENiBieAkshCBUWSJCUIFc2+h17isHGMIAGaMeLb6eRWwagbt6fKy+h4qGSuDg3MNyCC0gXs627usVGRbQ6fNdBjFJmJZ2ctvtHtA8vDvVI0BLA5w+rcZrdk201AvYrCU5J+DdJMyyU3MrNTRX3ZB6D5psGEnkHeCzfUJeiyx2V7outH6I+6fU/1SjCPuu9SrrMmRoZhSFaxwc2NmvzcCTceYuPmqsmz8ztz+j8Ibn4yFT3URoUkqtHZiQb5pjzsyJg+RVlmDsYNe07/qzk/wiw+Cjvr4Tp/JmJWNuQOJ3DiVsspCRYa6WtG3K0eYU+AUkT25owMpPacNXuPed6hZG3VENJKyxguCEFskhFt4aNSeV10KGt0AGltLJF0rgwbsUqB2hU6ilapCHNKcoY3KZA0CEIQgRKiyEAIQhACEiFIK7ZVIJE4RhODFBdtCB6XMlyoyoVsMyMyLJcqUQGZGZFkWQBdcRtNj7m1Do2GzYwAe91tfmu4yrzHHWZquoFvtHesc8pRhcTo6aEZzqRYpNqmtNpHBt9xC6+jxhk0Ti05i1v2Tqe/xXkOMYQ49pm9Z+F4vPTO7JcxwO7h4LlxdU6rIuTqzdIr/AG+D02WrIJyHKLnQcb8TzTH4i/K5jhma4G7SND6LkztWS15lhY4kaljiwuI3XA0HlZVKba4t7Ja5pubZ9W3/ABAnRRLKivYkvKOwpMREbNI2Ft3fUObtA2Nu9MONUz3AyxuBG4Ojfa/PULlaCnbNK51p6R0hLi+lnBhkdxLmluhXRU+DytF21TnD78ET/WwafisLl6NNIryjRZi9COJb+GSVg9Gmymbj1CPtv/8Aan/qqkeH1Lh2JKKa3B8MsbvP/EIVWphrGX/y9Ie8Cdw/hB+asnlr1+CrWD3f5NQ45Qe/If8Auag/zVWfGKQvuC/Lb6n+ae4nmCHAW8llmWsOmSii73NqCfRXIb2HSTxudxbHCIgPOS5Rzy16/A1w+k/yTS4jTPA6Nkwde5d0LnX7ryE/6CsN2hLW5Y4L8LktBPecoICrFzQdZom+OVzj4NaNUk1W8fqIaioPvFgpofzEAnyVVkmyGsfpFgYnNq7IGXHAF1x4lT4FVdq0YNyblsbDlHjwCzsJw6slkz1AgjaeDCQ9vg8kk+i6+B8cAtGNTvIG88yVtBSfL4MZteEjRGZwH2dN1tyDCANSSed9QsWv2jZGO09rPEj+a5HFtvG6thc6Q8wNFvPqIRRnHBKR6Dh1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<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;">La cannella e il miele, uniti, sono stati usati per secoli nella medicina ayurvedica e in quella cinese. E’ stato dimostrato che i due farmaci naturali reagiscono combinati, formando nuovi composti in grado di migliorare notevolmente la salute. Ecco come agisce: </span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Malattie cardiache: </span>Fare una pasta di miele e cannella in polvere, spalmare sul pane ogni mattina, invece della marmellata, e mangiarla regolarmente come parte della colazione. Questo ridurrà il colesterolo nelle arterie e potrebbe aiutare la persona a diminuire il rischio da infarto. Inoltre, coloro che hanno già avuto un attacco di cuore, se si segue questa procedura, sarà protetto dal subire un altro attacco di cuore. L’uso regolare di queste sostanze aiuta a mantenere sana la respirazione e a rafforzare il muscolo e il movimento ritmico del cuore.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Artrite: </span>Pazienti affetti da artrite possono prendere tutti i giorni, mattina e sera una tazza di acqua calda con due cucchiai di miele e un cucchiaino di cannella in polvere. Se assunto regolarmente anche artrite cronica può migliorare.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Migliora la digestione e combatte l’acidità: </span>Una tazza di acqua tiepida con una cucchiaiata di miele e cannella, preferibilmente 20 minuti prima di pranzo. Aiuta a ridurre l’acidità e anche a digerire gli alimenti pesanti.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Influenze e raffreddori: </span>Uno scienziato in Spagna ha dimostrato che il miele contiene un ingrediente naturale che uccide i germi dell’influenza e protegge i pazienti dal freddo.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Longevità: </span>Tè a base di miele e cannella in polvere, presa regolarmente riduce il danno causato dall’invecchiamento nei tessuti. Prendete quattro cucchiai di miele, uno di cannella in polvere e tre tazze di acqua bollente per fare un tè. Prendete un quarto di tazza, 3-4 volte al giorno. Mantiene la pelle fresca e riduce i danni causati dai radicali liberi e l’invecchiamento dei tessuti, allungando il periodo di vitalità regolarmente più di 100 anni.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Calma il mal di gola: </span>Le sue proprietà antibiotiche ed antinfiammatorie aiutano a trattare la faringite, l’amigdalite, l’afonia, la disfonia, ecc. Mettetene un cucchiaio in un bicchiere di acqua tiepida (non troppo calda) e bevete a piccoli sorsi facendo dei gargarismi.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Infezioni della vescica: </span>Prendete due cucchiai di cannella in polvere e un cucchiaio di miele; metteteli in un bicchiere d’acqua tiepida e bere normalmente. Distruggerete i germi nella vescica.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Colesterolo: </span>Due cucchiai di miele e tre cucchiaini di cannella in polvere mescolato in 400 ml. di tè somministrati ad un paziente con livelli elevati di colesterolo, abbassano i livelli di sangue del 10 per cento nelle prime due ore di trattamento. Come detto sopra per i pazienti artritici, se preso tre volte al giorno, agisce molto bene sui problemi cronici, migliora il colesterolo.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Raffreddore: </span>Coloro che soffrono di freddo intenso possono prendere un cucchiaio di miele tiepido con 1/4 di cucchiaino di cannella per tre giorni. Questo metodo può curare qualsiasi colpo di freddo.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Stomaco: </span>Il miele preso con la cannella aiuta anche a curare le ulcere dello stomaco.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Gas: </span>Studi condotti in India e in Giappone rivelano che il miele e la cannella riducono i gas nel sistema digestivo.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Sistema immunitario: </span>L’uso quotidiano di miele e cannella in polvere rinforza il sistema immunitario e protegge l’organismo da batteri e virus. Gli studiosi hanno trovato nel miele vari tipi di vitamine e ferro in grandi quantità. L’uso costante di miele rinforza i globuli bianchi e protegge contro le malattie.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Brufoli: </span>Tre cucchiai di miele e cannella in polvere, facendo una pasta, si possono applicare sui brufoli prima di dormire, lavare il giorno dopo con acqua tiepida. Se fatto per due settimane i brufoli verranno eliminati</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Infezioni della pelle: </span>L’applicazione di miele e cannella in polvere in parti uguali sulle parti colpite aiuta la guarigione degli eczema e di tutti i tipi di infezioni della pelle.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Perdita di peso: </span>Al mattino, mezz’ora prima di colazione e prima di andare a letto, bere una tazza di acqua bollita con miele e cannella. Se si beve regolarmente, riduce il peso. Inoltre, bere la miscela regolarmente aiuta a non far accumulare il grasso nel corpo.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Fornisce Energia e Allontana la Fatica: </span>Coloro che prendono il miele e la cannella in polvere in parti uguali, sono più attivi. Le sue proprietà energetiche e tonificanti aiutano a rivitalizzare l’organismo: prendetene un cucchiaio preferibilmente a digiuno.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Alitosi (alito cattivo): </span>In America del Sud vi è l’abitudine nelle persone di fare gargarismi con un cucchiaio di miele e cannella in acqua calda, mantenendo l’alito fresco tutto il giorno.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Perdita dell’udito: </span>Ogni giorno, il miele e la cannella in polvere in parti uguali aiuta la riparazione dei tessuti danneggiati dalle orecchie.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Aumenta la libido: </span>La cannella è considerata uno dei migliori afrodisiaci naturali, sia per gli uomini che per le donne. Prendetene una cucchiaiata della mistura la mattina e una la sera prima di andare a letto.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Combatte l’Insonnia: </span>Prendetene un cucchiaio con un bicchiere di acqua calda prima di andare a dormire.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"><span style="color: #073763;">Come preparare la mistura</span></span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;">Prima di tutto dobbiamo scegliere gli ingredienti migliori. Il miele deve essere biologico e crudo onde evitare che contenga sostanze chimiche, sia diulito e venga surriscaldato ad alte temperature che sciupano tutte le proprietà. La cannella deve essere biologica e quella di Ceylon e non la Cassia, in quanto quest’ultima non è adatta all’assunzione quotidiana. In genere si riconoscono sia perché è scritto, sia perché quella di ceylon ha delle stecche più lunghe e costa un pò di più. Mettete in un contenitore 10 cucchiai di miele liquido (scaldatelo a bagno maria) e 10 cucchiaini di cannella e mescolate finché il miscuglio non sarà abbastanza denso e omogeneo. Conservatelo in un vasetto di vetro chiuso ermeticamente; potete tenerlo fuori dal frigorifero se la stanza è fresca e non fa troppo caldo. Si conserva per diversi mesi, come il miele. Come dose standard, prendetene un cucchiaio al giorno. Per i bambini piccoli, invece, basterà un cucchiaino. Oppure seguite le indicazioni di sopra riferite ad ogni sintomo. Potete mescolarli con l’acqua tiepida, succhi, yogurt, latte vegetale.</span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; font-family: georgia, 'palatino linotype', palatino, 'times new roman', times, serif; line-height: 24px; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; margin-bottom: 15px; text-align: justify;">
<span style="box-sizing: border-box; font-family: arial, helvetica, sans-serif; line-height: 24px;"><span style="color: #073763; font-size: x-small;">Fonte: </span></span><span style="background-color: transparent; line-height: 24px;"><span style="color: #073763; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: x-small;"><a href="http://www.dionidream.com/">dionidream</a></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-17003971111786068892015-12-03T01:54:00.000-08:002015-12-03T01:56:22.737-08:00La Menopausa...<div class="Stile33" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-size: x-large;">La Menopausa</span><br />
<span style="background-color: white; color: #073763; font-size: x-large;"><br /></span>
<span style="background-color: white; color: #073763; font-size: x-large;"><img alt="Risultati immagini per menopausa" height="249" src="data:image/jpeg;base64,/9j/4AAQSkZJRgABAQAAAQABAAD/2wCEAAkGBxQTEhQUEhIUEBQVFBUUFBQVDxQQDxUQFRQWFhQUFBQYHCggGBolHBQUITEhJSkrLi4uFx8zODMsNygtLisBCgoKDg0OGxAQGiwmHyQsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwvLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLCwsLP/AABEIAMYA/gMBIgACEQEDEQH/xAAbAAACAwEBAQAAAAAAAAAAAAAAAwIEBQEGB//EADsQAAEEAAQDBQUHAwMFAAAAAAEAAgMRBBIhMQVBUSJhcYGRBhMyobFCUnLB0eHwFCPxFZKiB0NTYoL/xAAaAQADAQEBAQAAAAAAAAAAAAAAAQIDBAUG/8QAKhEAAgICAgECBAcBAAAAAAAAAAECEQMhEjFBBFETImHwBUJxscHR4RX/2gAMAwEAAhEDEQA/APuCEIQAIQhAAhCEACEIQAIQky4tjTTntB6ZhfogByFSdxaEbyN+aX/rcP3/APi79ErQ6ZooVeHGxu+F4PdsfQqwmIEIQgAQhCABCEIAEIQgASZn0muKpzi9AgTIxyqyyUKkIqUfeUUrJs1AV1IglsJ6ZSBCEIGCEIQAIQhAAhCEACEIQAJc0waLJpTJXiPar2jYyT3YNkEWM1Ub6fzZJuhpWP4vxx8jiyO2gXsdaHMrDnxZALb2IuviPSzz16/slt4jGQ4MeA9xIHQDbMe8Akq5w/g5DdX5GjWzq4k7ucdNT/KWDb8m9IzWtkd0YPAkjzP6LQiw+X4nknvfQ/2ilN/E8LEDbrA3c5waPXQKWF4nhJdWuB835f0UWVTGQEDu87P5re4bxBw+1mH3Tv5FUMIYnfA4HuD2u/VaUUTe70oqoyZMoo2o5A4WFNZUYLTbT5LShkzC9uoW6dmDVE0IQqEC4V1KkkpAmSBUrSWPtStMVnJzokRPTJiqBeQVLYmXnqhjIzuCpxT2U6fUIa5IBHD5VqNcsPDAh2my1oXJQ6BFi11RC6qKOoQhAwQhCABCEIAEIQgDC9r+LDDwE/adbWDmXHS/K181n4GHf3ZyXO3IB0/Dfp/NV6jjR/qMWTuyItaz7vvHENB79Tfd5rs+GD5Mn2W6nvogu/IeawnLZvBaPCnszNDWNiF6u1LtRqdd9OXh4LV9oeMPLCyI6DQDMC6wbJdz1/xsrOPwjQT947kfEAToB3kivXvWczhuahuPxHKO4HcrLn7m0Yex5PE4WWZwsG29fh65qP2tVo4fg2INC3AfU+K99wzg7Bu2/ot+HCDoPRJzvo0Ua7PnkXsvK4hxkOYfD0aeoGwPeteL+ugHYlMw+5KM49dx6r3UOEHROODHRNJkuUemeH4f7fASCLFQuw7joHg54iel6Ob6ea91hcYNCDoefIhY3HfZmLEMLXtF8nVqD1WXwH3kDv6ac2K/tSbBwHfyI/dUptPZEoRkrR9ACFU4bPmbXNuhVtdKdnI1Qt7lWcbKfMUqJyozY1jaC6h7lX9+EDHOCqz4dMbOLTi4UgRhucWuoq4HWEvGAZk3DMtQluhHYI1dYEtsdJzSqSoomFIJRepNcmMYhcQkM6hCEACEIQAKjxrE+7heRoayt/E7QfVXl5r2xxFGCPk+QE+DSD+RSk6Q4q2UMDhRHq7lmkd1LnAgeVH1pVn4jJ7xx31YDv2ibd9WFN9/nc/pnoDllZy/3ErB4riO1lFkNPXQuvUfOvALlkzphEjijoTfxG+hArQeIGUeJcd1YwMWg/mgXm+IcWHvBGNm7nqd/wBfVen4U+wCsZnTDo3cHGtaBqz4aFK9A5ESZF+MJiXEU1dUVo5ZdkCFkY58chMYBc5pBzNbmDHciT/NFe4rKRG6jk01dvQ7u9eIh9sWwEsjw0kjGkl8gIc4nW3Efa22F0paNIJ1Z63hYImzffjpw5Z2Hfxo/JbL3rNwMmcxvaNHWT3W3/Cvzt0W2Po58vZmcTxwaN1V4ZjsxVPi0TidrXOFQFh1CXJ8qOc9HISQsXFl4Oi22HRLdhgVo1Y2efhxjyapeggutVBmBAN0rbWpRTXYJCnYe0yKKk9oXHKqKoi5IzqxSS+PVAMiQSnxrjAmAIBEwurgXUigQhCABCEIAF5r2ugt8DhyzfIBx+Vr0qzOPR9gP/8AG8OP4D2X/Jx9FM1cSoumeJMxYw+JrxLtPovJ8XxeUHXdwaOtn4j4gFek4q3K14+64g+v7rwvGX5nNA10LvN1/kuJbZ3JaK3vc1OAok7917/Iad69z7NOPuwTpfXovn+HmBljj5Zhm6EjYL6bh46ApLIqRUDZbigBZ5bDvXJ8VM1mcuigb1kdr5/olYKm29+zASBvZ39VgYVzcY98mID3PFthhYwujj/9nHQE+f7GON9hLqzd4JxxsriP6tsrhyboPIEC16aDGAmrXkOH+zbhTi0RbHcPdzsEnSte+qWnLEWOBG1rSVx6IpSNPjTS4BtFwvUA5bFdeXiqP+iiQguaI2gZQyMUKqviOuwG1bLTw0ocFZYeiuMrM2q0SwjMgAGwFK8QqWdWcO+x4LXHLwY5I+RM2GB5Ko/D0tRyU5q0owaK0ZpPa9JmNBVDihe6LoRdknAXIZbWTiMQFY4ZIly2I2MyXmtLlk0S45FRRaJpQc9UMbjMqpRY+ylaFZvMKaFTwz7VtpTGia6uBCQzqEIQMEIQgAS5Yw4Fp1BBB8DoUxRQB829psK6NszT8RMYafvElwvz7PqvCe0Xs/NEwTNlEmWmyNDayt6tN+q+u/8AUTDZsIXt0dG9jr5huavqQV4/CYgSxW4AtLacOQNdofzlS45LhI78XzwPm2Gw5D2OsVYqv2X1rBU5jT3LxWH9nxmD2k5b0bzoE0LXsMECxoBSm0yowadGo2OwBsr/AA/AtbsN1ke9Wrw+e1ClstwdGy1qyuKuy2ToOS0WSLH401z3MoEtF3XXwWk9ozxx+YTwvEEnT0Wxis7W2069Dz/defAkDi5jWjXTU5z46UFsukc4CxXz1pZx0qNJraYnD8XDjR7LhuCKK2OGzWT4LxfHJGg/EBIBbevmOi7Pxd0UNA9p/ZvmG7ur6eqj43wblPpCzQj8NtHrMXx+JpLWn3jhvl29UqPjLHggit7aeY5+K8TwufWyLW7h4c3JeX/28nPpfoeS37FocSayNjHEtpgFkWOyANxr8lWkjdd8jsQbBV0YM6GrrYkXXhY0T4RyOoO4qgu3F+Iqbqf7f7/Am7ZlOhdWivcPfWite5G38pLLACvWjFLaAdLMuCeglTbLKdMbKqToCxjprKqRlMaL1JTY4Baz22I2+Hv0C0mrLwbaCvsctikWAuqLSpJlHUIQkMFwlCW8oAmCupDJFYCAEY7CtljfG74XtLT4EL4/FA7B4h0OIsMNjNXZcPsvHr8l9nVPiXCoZwBNGHgbX8Q8DyWc4cjXHk4aPmzcDIxmZhZMwuI0P2erXdVpwMtvgk8b4V/SAHC2M2V0jHuL2nkaBOh8FZhOWjyeAfVcs4NHZHIpfqLnZSbgZaKdiWClVgb2gsZaZ0wlaNv3+neUmTEAfEQ0dSaCstiBbY86Oq8tieAFji5r3y2Sakd7wixVAnYa/JaIhVJ0a54kP+20ynaw0ltnwRPHK8EyH3EbRbrOUnTn3KtFxKccg3QA9i9uar8TmkkaS7OTyvsRDvrmquC+posc/CS+t2/6PK8Kw5D53lzn55HEFxtwjzO923wDaV/jBNR97L+ZU8KA0Zbsk6lbPHuFB8DJY9TELc3kY3fEQOoq/Irl9XBzxOu/tmHqdxcUeewGIpe4wU0Xumlrjn57rwkMVFehwBFBfNyn8O/lTv38fVfU8Zpo9jgMXYopz4FiYSXvU8bxaiImHNK/Ro6dXHuC9H0vqVLGllVtdDjctGgynmmnUaXy56eKxpcdqvRcNwoiYGjfcnmXHUk+a8jFCTuvocfNQSfZpkSXRcixlhVsa+gujD13KljWEq23RmNwLy40tuOHZZ3C4w3cLcicFeNUgSHYXRXGKvGFYYtSkPYpqDVNAwQhCBgUp6YUt6QCWjVW2qqzdWgkgOoQlyzBu51OyYGBxrh2cEl2QZiSaumg6ADqVnYvBhkQA2aSB4XorPtFiSWPr7Jaa624flabiyDG4LDKkdWO1RiQT/ZPkpBtKq4LrZeW64r8M7kjThxRZ3hNdOHaj0WVn70NJB0RYOJswKOMgDmm1SjxZH2T6KyIJZRTGEA/ad2QP18lpHekiKrbZ4zEEiSh1XsPZkkg3qDpR106LrfZqOFpkkd72Q9lgqow92g03cRqfLZa2DwoY0DoE+EotJk5MkZLR5nF+y5AJidzd2XbAWaDSO6hqsmeWSA/3GFo61bfIjRfRmw6fP1Sn4QeKxzfhGHLtaf34PNnK27PmeI9pnfDEC5x26r2HsTwhwb7/Eayv111yN3DB9T3qT+DRyT2I2BrNyGAFz9zZG9afNehBDG+A/wsvTegx4J33Xk3jjUVa7Y+NwLiBy38f59V5dzsr3jo9w8g4ra4E1wZ/covJtxHwlx3pee4mwtmk73k+pv816MZWkzPPHi6L47S4MJZUeH6haUbVutmBnSRFvJMwclq/iI7CowRU5J6YGtEVYYq0TVYYtBj2qSi1SQM6uIQgZwpb0wpT0mBFm6shVm6alD8QEIaTY58ixMbIS+1oOkVOaO0zaEaM+cZs3fYKotxJBc12+y1nRLG9oMO4NErBZaQHgb5L1Plv4Wsc0W1aOiFFfmlytpdgKsllhcDR0lFr1ewwVVkPa7lfialEcujQwDOa14H15/lr+Sz8KNFYd9kjk5p8r7XyJXZjdHHk2xM7/eTC/hZYaO/m496svfW+vUDcrObJUjvEqc+IugPFYzntsfHpGth8Wx4trh3g9kjrYKqy4vOS2MdxeRXjlH5rMbAMxJFk7rWwjRWi0WaclXRDxwWyeGhDBQUH293Ro59T3dwVktXGs5D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width="320" /></span></div>
<div align="left" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">
<br /></div>
<div align="left" class="Stile32" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">La menopausa è una delle tappe evolutive della donna, caratterizzata dalla cessazione del ciclo mestruale e da un susseguirsi di cambiamenti morfologici e funzionali dovuti al progressivo esaurirsi della produzione di ormoni femminili (estrogeni e progesterone).<br />Gli estrogeni e il progesterone influiscono su tutto l’organismo e su numerosi processi vitali.</span></span></div>
<ul style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;" type="circle">
<li><div align="left" class="Stile25" style="font-weight: bold;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile29">TESSUTI: </span>La carenza di estrogeni infatti causa secchezza generalizzata, desquamazione, rughe profonde, perdita di turgore del seno, unghie fragili, capelli secchi, sindrome dell’occhio secco.</span></span></div>
</li>
<li class="Stile26" style="font-weight: bold;"><div align="left" class="Stile17">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile29">APPARATO URO-GENITALE</span><span class="Stile30">:</span> prolasso uterino, cistocele e rettocele, concause della cosiddetta “incontinenza da sforzo”.</span></span></div>
</li>
<li class="Stile26" style="font-weight: bold;"><div align="left" class="Stile17">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile29">APPARATO CARDIO CIRCOLATORIO:</span> con la cessazione della funzione ovarica, viene meno il ruolo protettivo degli estrogeni nei confronti dell'apparato cardiovascolare. Aumenta così il rischio di aterosclerosi: nelle donne in postmenopausa crescono infatti le concentrazioni di trigliceridi, colesterolo totale e il rapporto LDL/HDL colesterolo.</span></span></div>
</li>
<li><div align="left">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile31" style="font-weight: bold;">APPARATO SCHELETRICO:</span><span class="Stile25" style="font-weight: bold;"> l'altro importante segno tardivo della menopausa (causato soprattutto dalla carenza ormonale) è l'osteoporosi, caratterizzata da una riduzione quantitativa della densità ossea, cui si associano alterazioni microarchitetturali della struttura ossea.</span></span></span></div>
</li>
</ul>
<h1 class="Stile9" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white; color: #073763; font-size: small;">L’osteoporosi</span></h1>
<div class="Stile24" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">La principale causa di questo problema è la massiccia riduzione della produzione dell'estradiolo da parte delle ovaie, che ha come risultato finale la perdita di calcio dalle ossa. Le prime modificazioni incombono intorno ai quarant’anni d’età dove l’eliminazione del calcio a livello ematico supera il deposito. Questo è un processo involutivo assolutamente fisiologico, del quale però lo <strong>stato nutrizionale</strong> deve tenerne conto e nei limiti del possibile cercare di prevenire le eventuali complicanze che si possono creare.</span></span></div>
<div class="Stile14" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Consigli utili per prevenire l’osteoporosi:</span></span></div>
<ul class="Stile20" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;" type="circle">
<li><div align="left">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Evitare il fumo (diminuisce gli estrogeni).</span></span></div>
</li>
<li><div align="left">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Limitare la caffeina (massimo 3 tazzine al dì).</span></span></div>
</li>
<li><div align="left">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Esposizione al sole per 30 minuti 3 volte a settimana, favorisce la produzione di vit. D da parte dell’organismo.<br />La vit. D è fondamentale per l’assorbimento e la fissazione del calcio nelle ossa.</span></span></div>
</li>
<li><div align="left">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Fare attività fisica (camminare).<br />Il movimento è fondamentale per diminuire il rischio di osteoporosi.</span></span></div>
</li>
<li><div align="left">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Mangiare alimenti ricchi di calcio<br />(pesce azzurro, cavolo, broccolo, cicoria, finocchi, legumi, frutta secca, erbe aromatiche e latticini).</span></span></div>
</li>
</ul>
<div style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<br /></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><strong>Attenzione</strong> al latte e derivati: non è la panacea che vogliono far credere. Troppo latte e latticicni acidificano il ph intestinale. Uno squilibrio di questo ph porta ad <strong>un’eliminazione del calcio, </strong>per riportare i valori del ph ad uno stato ottimale per le funzioni fisiologiche del nostro organismo.<br />Nella dieta è bene limitare quegli alimenti<br />che ostacolano l’assorbimento di calcio:</span></span></div>
<ol start="1" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;" type="1">
<li class="Stile18"><span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">alimenti che contengono molti fosfati<br />(salumi, formaggi fusi, carne e coca cola).</span></span></li>
<li class="Stile18"><span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Limitare alimenti che contengono acido ossalico<br />(cacao, rabarbaro, coste, spinaci) o<br />acido fitico (cereali integrali, the nero, caffè).</span></span></li>
</ol>
<div class="Stile14" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">ALIMENTAZIONE IN MENOPAUSA</span></span></div>
<div class="Stile34" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;">Privilegiare cibi semplici e garantire la variabilità.<br />Evitare pasti snack e sostituti del pasto.<br />Limitare il consumo di caffeina (non più di 3 tazzine al giorno).<br />Evitare il fumo<br />Fare attività fisica</span></span></div>
<div class="Stile34" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">ZUCCHERI</span>:<span class="Stile17"> preferire quelli complessi (pasta, riso, pane, mais, orzo, farro, camut, legumi, patate) a quelli semplici (saccarosio e dolci). </span><br /><br /><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">PROTEINE</span>:<span class="Stile17"> cercare di privilegiare quelle vegetali. Legumi + cereali= proteine di alto valore biologico a ridotta quantità di grassi<br />Introdurre almeno 2 volte a settimana il pesce<br />(povero di colesterolo e ricco di omega 3).<br />La carne rossa (vitello, cavallo, manzo), va alternata a quella bianca<br />(pollo, tacchino, maiale, coniglio).</span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile17"><br /></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">GRASSI</span>:<span class="Stile17"> no alla margarina, saltuariamente il burro; preferire olio d’oliva extravergine, oli di semi spremuti a freddo (girasole, mais, vinaccioli, riso, lino). 2 -3cucchiai al giorno. Evitare o limitare le salse, i salumi, i formaggi stagionati e tutti i prodotti precotti o liofilizzati.<br />Preferire il latte scremato o p.s., formaggi freschi (ricotta, stracchino, mozzarella, primo sale, dietella) da consumare 1-2 volte a settimana.<br />Privilegiare la carne bianca rispetto a quella rossa.<br /><strong>N.B. il lombo di maiale sgrassato contiene meno grassi del pollo!</strong></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile17"><strong><br /></strong></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">VITAMINE E SALI MINERALI</span>: <span class="Stile17">frutta e verdura sono indispensabili (sia crude che cotte). Ogni colore ha la sua proprietà, i piatti devono essere variopinti. Importante la vit C, con le sue proprietà antiossidanti.</span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile17"><br /></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">FIBRE ALIMENTARI</span>: <span class="Stile17">aiutano a regolarizzare l’attività intestinale (cereali integrali, verdura e frutta), ma il loro contenuto di acido fitico e ossalico interferisce con l’assorbimento di calcio. Quindi non abusarne.</span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile17"><br /></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">ACQUA</span>: <span class="Stile17">deve essere assunta soprattutto lontano dai pasti. Scegliere quelle ricche di Ca (300 mg per litro). Non esagerare con la quantità, soprattutto se la dieta è varia.</span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile17"><br /></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">SALE</span>: <span class="Stile17">salare il minimo indispensabile. Evitare cibi in scatola, dadi, salumi, formaggi stagionati.</span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile17"><br /></span></span></span></div>
<div class="Stile18" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; text-align: -webkit-center;">
<span style="background-color: white;"><span style="color: #073763;"><span class="Stile13" style="font-weight: bold;">LA SOIA</span>: <span class="Stile17">contiene la lecitina: abbassa i livelli di colesterolo LDL nel sangue, previene il rischio di arteriosclerosi e dell’infarto al miocardio, ricostituente del S.N.C.<br />Fitoestrogeni:sostanze vegetali simili agli ormoni umani. Se introdotti correttamente (45mg/dì di pt) riducono i sintomi legati alla menopausa<br />L’introduzione di 45 mg di soia al dì aumenta il contenuto minerale osseo.</span></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-46135150774020467482015-11-23T02:57:00.002-08:002015-11-23T02:57:15.969-08:00Danni cardiaci da obesità: un aiuto dai semi d’uva?<h2 class="h2_ttil" style="background-color: white; font-family: Georgia, 'Times New Roman', Times, serif; font-style: italic; font-weight: normal; line-height: 24px; margin: 0px 0px 10px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: large;">Danni cardiaci da obesità: un aiuto dai semi d’uva?</span></span></h2>
<div>
<span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div>
<span style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: large;"><br /></span></span></div>
<div class="abstract object_content" style="background-color: white; margin: 0px 0px 20px; outline: none; padding-bottom: 0px !important; padding-left: 0px; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<span style="border-color: initial; border-image-outset: initial; border-image-repeat: initial; border-image-slice: initial; border-image-source: initial; border-image-width: initial; border-width: initial; display: inline; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 24px; outline-color: initial; outline-width: initial;"><span style="color: #073763;"><img alt="Danni cardiaci da obesità: un aiuto dai semi d’uva? " class=" " src="http://www.conoscerelepiantemedicinali.it/files/479-xcms_label_smallTASSELLO%202.jpg?t=1313567762000" style="border: none; clear: both; display: inline; float: left; margin: 5px; outline: none; padding: 0px; vertical-align: top; width: 162px;" /></span></span><div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Un recente studio si è proposto di valutare l’effetto cardio-protettivo sui <strong style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">danni indotti dall’obesità</strong> di un estratto di semi (50%) e buccia (50%) di uva (<em style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Vitis vinifera</em>). Per studiare il legame tra stress ossidativo e malattia cardiaca gli autori hanno usato un modello sperimentale di obesità indotta da una dieta ricca di grassi nel ratto. Modello utile per capire i rischi dell’obesità e i danni che essa comporta a carico di vari organi anche nell’uomo.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Gruppi di ratti sono stati alimentati con una dieta standard o con una dieta ricca di grassi (39%) e hanno assunto 500 mg/kg di estratto di semi e buccia di uva.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nei ratti esposti per 45 giorni a una dieta ricca di grassi (39%) che non assumevano l’estratto di <em style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Vitis vinifera</em> si è osservato un aumento significativo del peso corporeo, del peso del cuore, e dei tessuti adiposi addominali oltre all’aumento dei livelli di PCR (proteina C reattiva) che depongono per uno stato infiammatorio, una deplezione dei livelli di ferro libero nel plasma, la comparsa di steatosi e siderosi cardiaca e di segni di lipotossicità. L’accumulo di grassi nel tessuto miocardico ha determinato un aumento dello stress ossidativo dimostrato da elevati livelli di radicali sulfidrilici.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il trattamento con l’estratto di semi e buccia d’uva ha significativamente ridotto tutti gli effetti negativi della dieta ricca di grassi dimostrando un potente effetto antiossidante. Il trattamento con l’estratto anche per 6 settimane non ha influenzato l’apporto di cibo qualunque fosse il regime alimentare a cui i ratti venivano sottoposti.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Non sono stati osservati effetti collaterali.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Lo studio enfatizza l’utilità dell’estratto di <em style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Vitis vinifera</em> nel ridurre il danno indotto da una dieta ricca in grassi anche grazie alla sua capacità di contrastare l’accumulo di ferro nel tessuto miocardico.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In conclusione i dati dello studio suggeriscono che l’estratto di <em style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;">Vitis vinifera</em> può essere un agente cardio-protettivo e anti obesità sicuro e aprono prospettive positive per un suo utilizzo anche in altre condizioni patologiche cardiache come l’infarto.</span></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<em style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">L’obesità è un problema sanitario pubblico di rilevanza mondiale e un importante fattore di rischio per diabete 2, morbilità e mortalità cardiovascolare, iperlipidemia ed ipertensione. L’insieme di queste complicanze viene definito “sindrome metabolica” ed è dovuto alla deposizione ectopica di grasso in tessuti non adiposi (pancreas, cuore, rene, fegato). Lo stress ossidativo sembra essere il link tra l’accumulo di grasso e le malattie cardiovascolari legate all’obesità.</span></em></div>
<div style="line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<em style="margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">È innegabile l’utilità di questo tipo di studi: essi aiutano ad evidenziare l’efficacia e la sicurezza delle sostanze naturali nell’animale e ne stimolano lo studio sull’uomo a garanzia di un uso sempre più sicuro e efficace.</span></em></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<span style="border-width: 0px; color: #073763; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;"><a href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21234706" style="border-width: 0px; margin: 0px; outline: none; padding: 0px;" target="_blank">Charradi K, Sebai H, Elkahoui S, Ben Hassine F, Limam F, Aouani E. Grape seed extract alleviates high-fat diet-induced obesity and heart dysfunction by preventing cardiac siderosis. Cardiovasc Toxicol. 2011 Mar;11(1):28-37.</a></span></div>
<div style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 24px; outline: none; padding: 0px;">
<br /></div>
<div style="outline: none; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 12px; line-height: 24px;"><br /></span></span></div>
<div style="outline: none; padding: 0px;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><span style="font-size: 12px; line-height: 24px;">fonte : www.conoscerelepiantemedicinali.it</span></span></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-91093895147725952612015-11-17T08:56:00.000-08:002015-11-17T08:56:34.314-08:00Alimentazione ed ernia iatale<h2 class="wsite-content-title" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 1.2; margin: 0px; padding: 0.3em 0px;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;">Alimentazione ed ernia iatale</span></span></h2>
<span class="imgPusher" style="background-color: white; display: block; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; height: 0px; overflow: hidden;"></span><span style="background-color: white; clear: left; display: table; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-top: 0px; max-width: 100%; position: relative; width: auto; z-index: 10;"><a href="https://www.blogger.com/null"><span style="color: #073763;"><img alt="Immagine" class="galleryImageBorder wsite-image" src="http://www.alimentazioneebenessere.org/uploads/5/5/9/1/5591705/547257.jpg?279" style="background-color: transparent; border: 0px solid rgba(0, 0, 0, 0.129412); margin: 5px 10px 10px 0px; max-width: 100%; position: relative; vertical-align: middle;" /></span></a><span class="wsite-caption" style="caption-side: bottom; display: table-caption; font-size: 10.8px; margin-bottom: 10px; margin-top: -10px; text-align: center;"></span></span><br />
<div class="paragraph" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px; padding: 0.5em 0px;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><strong>Ernia iatale</strong></span><br /><br /><span style="font-size: small;">Dolori al petto e alla schiena, formicolio e addormentamento del braccio sinistro, bocca amara, difficoltà a respirare, annebbiamento della vista, tachicardia. Il quadro esatto di un attacco cardiaco. Ma non è sempre così. Anche l'ernia iatale può avere gli stessi sintomi. Una patologia di cui non si conoscono le cause e di cui si può solo controllare gli effetti più dolorosi.</span><br /><span style="font-size: small;">Arrivano all'improvviso. Proprio in un momento di maggior tranquillità e rilassatezza fisica. Si caratterizza con dolori acuti, continui e fastidiosi. Ma il fatto che questi dolori tipici dell'infarto siano in realtà motivati dalla presenza di un'ernia iatale non deve farci sottovalutare il problema. Come molte malattie tra il somatico e il patologico l'ernia iatale non trova ancora una spiegazione univoca e razionale da parte della scienza medica. Ciò che rimane costante è che ad un certo punto la piccola apertura posizionata a sinistra del diaframma, lo iato, si allarga più del dovuto permettendo ad una parte dello stomaco di fuoriuscire verso l'alto nella cavità toracica. Questa è l'ernia iatale. Le ernie iatali sono molto frequenti e si rilevano fino a sei persone su dieci prima dei 60 anni con questa patologia. Sono tre i tipi individuati di ernia iatale e che si differenziano per come si comporta l'ernia all'interno della cassa toracica e per la loro rarità...nonché per i sintomi dolorosi che ciascuna forma provoca. Quando l'ernia iatale fa male i sintomi sono inconfondibili: bruciore di stomaco e rigurgito, disturbi nella digestione, perché gli acidi prodotti dallo stomaco rifluiscono verso l’esofago. In casi più gravi il reflusso gastro-esofageo è cronico a tal punto da dare origine con il tempo ad ulcere, sanguinamento, anemia e persino asma. Fino alla difficoltà stessa nella deglutizione e nel passaggio del cibo nello stomaco. Ci sono poi sintomi dolorosi molto simili ad un attacco cardiaco. In questi casi è meglio evitare sia di giustificarli con l'attacco di ernia iatale o preoccuparsi in modo spropositato temendo di trovarci di fronte ad un attacco cardiaco. L'importante è non sottovalutare lo stato. Un escalation di dolori al centro del petto, irradiamento del dolore dietro alla schiena e sotto le scapole, dolore, formicolio e addormentamento del braccio sinistro, occhi pesanti, mal di testa, bocca amara, difficoltà a respirare, annebbiamento della vista, tachicardia. Sembra la descrizione perfetta di un infarto in bello stile. Ma è l'ernia iatale che si fa sentire. Solitamente, infatti, chi soffre di ernia iatale si è sottoposto almeno una volta ad una visita cardiologica per scongiurare eventuali rischi di cardiopatie. E allontanato lo spettro dell'infarto la diagnosi si può effettuare con la pH-metria per misurare la quantità di acido, la manometria esofagea per valutare la funzione del cardias ed il movimento dell'esofago, la gastroscopia per vedere l'ernia. Altri esami come la scintigrafia e la radiologia con bario sono oggi entrati in secondo piano. Non conoscendo le cause precise dell'ernia iatale e quindi la definitiva soluzione, le cure sono finalizzate a calmare i sintomi più invalidanti e dolorosi: gli antisecretori gastrici, I procinetici, antispastici per l’intestino, i farmaci che bloccano i canali del calcio e alcuni antidepressivi indeboliscono i muscoli che formano il tratto inferiore dell’esofago. Modificare la dieta e eliminare alcune abitudini scorrette nella propria vita, come il fumo e troppi caffè possono allungare il tempo tra un attacco ed un altro. In casi estremi sarà necessario sottoporsi ad un intervento chirurgico.<br /></span></span></div>
<hr style="background-color: white; clear: both; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; visibility: hidden; width: 625px;" />
<span class="imgPusher" style="background-color: white; display: block; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; height: 0px; overflow: hidden;"></span><span style="background-color: white; clear: left; display: table; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-top: 0px; max-width: 100%; position: relative; width: auto; z-index: 10;"><a href="https://www.blogger.com/null"><span style="color: #073763;"><img alt="Immagine" class="galleryImageBorder wsite-image" src="http://www.alimentazioneebenessere.org/uploads/5/5/9/1/5591705/9157563.jpg" style="background-color: transparent; border: 1px solid rgba(0, 0, 0, 0.129412); margin: 5px 10px 10px 0px; max-width: 100%; padding: 3px; position: relative; vertical-align: middle;" /></span></a><span class="wsite-caption" style="caption-side: bottom; display: table-caption; font-size: 10.8px; margin-bottom: 10px; margin-top: -10px; text-align: center;"></span></span><br />
<div class="paragraph" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px; padding: 0.5em 0px;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: x-small;"><strong><span style="font-size: large;">Le cure ufficiali</span><span style="font-size: 10pt;"><br /></span></strong></span><br /><span style="font-size: small;">La medicina accademica, propone farmaci antiacidi o antisecretivi in modo continuo o al bisogno. Oppure l’intervento chirurgico.<br />A proposito dell’intervento chirurgico, qualche anno fa uno studio ha messo a confronto i benefici dell’intervento con la terapia farmacologica e ha scoperto che i pazienti che erano finiti sotto i ferri continuavano comunque ad aver bisogno dei farmaci antireflusso. Ancora peggio: la sopravvivenza a 10 anni tra gli operati era significativamente più bassa e le morti per cause cardiovascolari maggiori. Inoltre, ufficialmente l’intervento dovrebbe prevenire il tumore, tuttavia, i ricercatori non solo hanno dichiarato che il rischio di tumore nel reflusso gastroesofageo è stato oltremodo esagerato dalla medicina, ma hanno anche dimostrato che, operazione o no, il rischio di cancro all’esofago rimane comunque molto basso (<em style="position: relative;">J Am Med Assoc, 2001: 285: 2331-8</em>).<br /><strong><br /></strong></span></span></div>
<div class="paragraph" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px; padding: 0.5em 0px;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: small;"><strong>Le alternative</strong><br />Contrariamente all’approccio della medicina ufficiale, quello naturale dovrebbe occuparsi del malato, più che della malattia. La valutazione della costituzione, della patobiografia, delle tendenze ereditarie e dello stato energetico globale dell’organismo sono più importanti dei singoli sintomi contingenti, come il bruciore o l’acidità. Questo non toglie il fatto che, anche con la medicina naturale, non si possano utilizzare, all’occorrenza o inizialmente, dei farmaci antiacidi (erbe, polvere di ostrica, bicarbonato di sodio, calcio carbonato, ecc.) per alleviare i sintomi. Tuttavia, la cura sintomatica deve essere subordinata alla cura globale della persona: abitudini di vita, alimentazione, attività fisica, peso, attitudine mentale.</span><br /></span></div>
<hr style="background-color: white; clear: both; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; visibility: hidden; width: 625px;" />
<span class="imgPusher" style="background-color: white; display: block; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; height: 0px; overflow: hidden;"></span><span style="background-color: white; clear: left; display: table; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-top: 0px; max-width: 100%; position: relative; width: auto; z-index: 10;"><a href="https://www.blogger.com/null"><span style="color: #073763;"><img alt="Immagine" class="galleryImageBorder wsite-image" src="http://www.alimentazioneebenessere.org/uploads/5/5/9/1/5591705/3362147.jpg?270" style="background-color: transparent; border: 1px solid rgba(0, 0, 0, 0.129412); margin: 5px 10px 10px 0px; max-width: 100%; padding: 3px; position: relative; vertical-align: middle;" /></span></a><span class="wsite-caption" style="caption-side: bottom; display: table-caption; font-size: 10.8px; margin-bottom: 10px; margin-top: -10px; text-align: center;"></span></span><br />
<div class="paragraph" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px; padding: 0.5em 0px;">
<span style="color: #073763;"><strong><span style="font-size: large;">Alimentazione</span></strong><br /><span style="font-size: small;">Sulla base della mia esperienza , posso affermare che il reflusso gastroesofageo ed eventuali processi infiammatori-ulcerativi possono essere totalmente curati e guariti senza i farmaci dell’allopatia e, a parte rari casi, senza chirurgia, indipendentemente dalla presenza di un’ernia iatale o dell’<em style="position: relative;">Helicobacter</em> <em style="position: relative;">pylori</em>. La base fondamentale dell’intervento terapeutico è la dieta. Non solo intesa sotto il profilo di quello che si deve o non si deve mangiare, ma anche riguardo ad alcuni fondamentali aspetti:</span></span><ul style="list-style-position: outside !important; margin: 5px 0px !important; overflow: hidden; padding-bottom: 0px; padding-left: 3em !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;">
<li style="list-style: disc outside !important; margin: 3px 0px 0px !important; padding-bottom: 0px; padding-left: 5px !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: small;"><em style="position: relative;">modalità</em> - mangiare con calma, seduti, in ambiente tranquillo e non freddo, senza il disturbo di telefoni, televisione o discussioni impegnative. Masticare tutto molto bene. Come dice il saggio: “Mastica la tua acqua e bevi il tuo cibo”. La saliva contiene sostanze che tamponano l’acidità e riparano le mucose. Addirittura, pare che masticare la chewing gum dopo i pasti sia un toccasana per chi soffre di reflusso: stimola la produzione di molta saliva e aumenta il ritmo di deglutizione…l’importante è non usare quelle con aspartame e acesulfame. Nell’ambito delle “modalità”, una cosa da non fare mai è sdraiarsi dopo i pasti o infossarsi nella poltrona, ma anche impegnarsi in attività fisiche intense;</span></li>
<li style="list-style: disc outside !important; margin: 3px 0px 0px !important; padding-bottom: 0px; padding-left: 5px !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: small;"><em style="position: relative;">tempi</em> - per esempio, non bisogna abbuffarsi la sera e poi saltare la colazione;</span></li>
<li style="list-style: disc outside !important; margin: 3px 0px 0px !important; padding-bottom: 0px; padding-left: 5px !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: small;"><em style="position: relative;">ritmi</em> - avere pasti regolari, evitare digiuni prolungati;</span></li>
<li style="list-style: disc outside !important; margin: 3px 0px 0px !important; padding-bottom: 0px; padding-left: 5px !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: small;"><em style="position: relative;">associazioni</em> - non mischiare di tutto durante il singolo pasto. Dissociare il più possibile;</span></li>
<li style="list-style: disc outside !important; margin: 3px 0px 0px !important; padding-bottom: 0px; padding-left: 5px !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: small;"><em style="position: relative;">qualità</em> – consumare alimenti altamente nutrienti, freschi e vitali. Evitare il forno a microonde, i cibi confezionati, ecc. Ridurre globalmente i carboidrati. Alcuni alimenti potrebbero peggiorare decisamente la situazione: caffè, cioccolata, menta, alcol, spezie, dolciumi, ecc.</span></li>
<li style="list-style: disc outside !important; margin: 3px 0px 0px !important; padding-bottom: 0px; padding-left: 5px !important; padding-right: 0px; padding-top: 0px;"><span style="color: #073763; font-size: small;"><em style="position: relative;">quantità</em> – fare piccoli pasti. Mai riempirsi. Non mangiare se non si è ancora digerito il pasto precedente.</span></li>
</ul>
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: small;"><br />Il sovrappeso è una condizione che aggrava notevolmente il reflusso. In questo caso, allora, bisogna modificare la dieta anche in senso dimagrante.</span></span></div>
<hr style="background-color: white; clear: both; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; visibility: hidden; width: 625px;" />
<span class="imgPusher" style="background-color: white; display: block; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; height: 0px; overflow: hidden;"></span><span style="background-color: white; clear: left; display: table; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-top: 0px; max-width: 100%; position: relative; width: auto; z-index: 10;"><a href="https://www.blogger.com/null"><span style="color: #073763;"><img alt="Immagine" class="galleryImageBorder wsite-image" src="http://www.alimentazioneebenessere.org/uploads/5/5/9/1/5591705/9313672.jpg" style="background-color: transparent; border: 0px solid rgba(0, 0, 0, 0.129412); margin: 5px 10px 10px 0px; max-width: 100%; position: relative; vertical-align: middle;" /></span></a><span class="wsite-caption" style="caption-side: bottom; display: table-caption; font-size: 10.8px; margin-bottom: 10px; margin-top: -10px; text-align: center;"></span></span><br />
<div class="paragraph" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px; padding: 0.5em 0px;">
<span style="color: #073763;"><span style="font-size: large;"><strong>Fitoterapia</strong></span><br /><span style="font-size: small;">Offre una vasta gamma di piante medicinali che si sono dimostrate efficaci nel riflusso, nelle gastrite e perfino nelle ulcere gastro-duodenali. Non è possibile in questa sede elencarle e descriverle tutte. Posso solo segnalarne alcune. Hanno principalmente proprietà antinfiammatorie, regolarizzanti l’acidità, calmanti viscerali, adattogene (antistress) e amaricanti (amare). Queste ultime sono di notevole importanza perché, somministrate alle giuste dosi, hanno la proprietà di tonificare la valvola del cardias, di favorire la digestione, stimolare la motilità dello stomaco (azione procinetica) e far così procedere in avanti il contenuto alimentare, senza farlo tornare indietro.<br />A proposito di acidità, voglio segnalare che alcuni affermano che il reflusso gastro-esofageo non è affatto un problema di iperacidità, come la medicina ufficiale ci vuole far credere, ma esattamente il contrario. Tanto che una delle cure proposte è proprio l’uso di integratori a base di acido cloridrico ed enzimi da assumere prima dei pasti.</span><br /><strong><u>PIANTA MEDICINALE</u> </strong> <u> <strong>PROPRIETÁ</strong></u><br /><br />Liquirizia, <em style="position: relative;">Glycyrrhiza glabra </em>Antinfiammatoria, antisecretiva, cicatrizzante, protettiva delle mucose.<br />Olmaria, <em style="position: relative;">Spirea ulmaria</em> Normalizzante l’acidità gastrica, lenitiva e protettiva delle mucose.<br />Altea, <em style="position: relative;">Althaea officinalis</em> Lenitiva, emolliente, antinfiammatoria, cicatrizzante.Aloe vera, <em style="position: relative;">Aloe barbadensis</em> Antinfiammatoria, antiulcerativa, cicatrizzante.<br />Calendula, <em style="position: relative;">Calendula officinalis </em>Cicatrizzante, riepitelizzante, antinfiammatoria.<br />Shatavari, <em style="position: relative;">Asparagus racemosus</em> Antiulcera, emolliente.<br />Centella, <em style="position: relative;">Centella asiatica </em>Antiulcera, riepitelizzante, adattogena.<br />Amalaki, <em style="position: relative;">Emblica officinalis</em> Emostatica, antiossidante.<br />Scutellaria, <em style="position: relative;">Scutellaria sp</em> Sedativa, tonico-nervina, antispastica e leggermente amara.<br />Uncaria, <em style="position: relative;">Uncaria tomentosa</em> Adattogena, antiossidante, antinfiammatoria, antimicrobica.<br />Melissa, <em style="position: relative;">Melissa officinalis</em> Sedativa, antidepressiva, antispastica.<br />Genziana, <em style="position: relative;">Gentiana lutea</em> Digestiva, procinetica.<br />Cicoria, <em style="position: relative;">Cichorium intybus</em> Coleretica, digestiva, procinetica.<br />Zenzero, <em style="position: relative;">Zingiber officinale</em> Digestiva, spasmolitica, antinfiammatoria, carminativa.<br /><br /><br /></span></div>
<hr style="background-color: white; clear: both; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; visibility: hidden; width: 625px;" />
<span class="imgPusher" style="background-color: white; display: block; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; height: 0px; overflow: hidden;"></span><span style="background-color: white; clear: left; display: table; float: left; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; margin-top: 0px; max-width: 100%; position: relative; width: auto; z-index: 10;"><a href="https://www.blogger.com/null"><span style="color: #073763;"><img alt="Immagine" class="galleryImageBorder wsite-image" src="http://www.alimentazioneebenessere.org/uploads/5/5/9/1/5591705/24701.jpg" style="background-color: transparent; border: 1px solid rgba(0, 0, 0, 0.129412); margin: 5px 10px 10px 0px; max-width: 100%; padding: 3px; position: relative; vertical-align: middle;" /></span></a><span class="wsite-caption" style="caption-side: bottom; display: table-caption; font-size: 10.8px; margin-bottom: 10px; margin-top: -10px; text-align: center;"></span></span><br />
<div class="paragraph" style="background-color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; line-height: 1.5; margin: 0px; padding: 0.5em 0px;">
<span style="color: #073763;"><strong><span style="font-size: large;">Trattamenti integrativi</span></strong><br /><br /><strong><span style="font-size: small;"><strong>Fermenti lattici</strong></span> – </strong><span style="font-size: small;">sono di straordinaria importanza per il tratto gastro-intestinale e certamente da inserire nella cura per il reflusso. Meglio orientarsi su prodotti non “gastro-resistenti”, ma che possano agire già nell’esofago e nello stomaco. Lattobacilli, bifidobatteri e altri simili producono vitamine, enzimi e numerosi fattori che concorrono al ripristino dell’ecologia delle nostre mucose. Alcuni sono anche in grado di tenere sotto controllo <em style="position: relative;">l’Helicobacter pylori</em>. </span><br /><br /><span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><strong>Glutamina –</strong></span> è usata come integratore per curare l’ulcera gastro-duodenale. Le cellule delle mucose la utilizzano come “carburante”. In caso di danno cellulare, infiammazione e ulcerazione il fabbisogno cellulare aumenta. </span><br /><br /><span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><strong>Colostro</strong> </span>– è una speciale sostanza secreta dalle ghiandole mammarie di tutti i mammiferi al momento della montata lattea. E’ uno straordinario liquido che ha la funzione di proteggere la salute e la vitalità del nuovo nato. E’ stato in assoluto il vostro primo pasto, se avete avuto la fortuna di essere allattati al seno. Contiene ormoni, vitamine, fattori di crescita e molto altro. Per scopi commerciali, si utilizza quello ricavato dal latte di mucche molto selezionate. Recenti studi dimostrano che il colostro può essere utile per la cura di numerose patologie gastrointestinali (<em style="position: relative;">American Journal of Clinical Nutrition, Vol. 72, No. 1, 5-14, July 2000</em>) e che alcune sue componenti possiedono un notevole effetto rigenerante e riepitelizzante (<em style="position: relative;">Beth Ley, PhD, Colostrum, Nature's Gift to the Immune System</em>). </span><br /><br /><span style="font-size: small;"><strong><span style="font-size: medium;"><strong>Osteopatia e chiropratica</strong> </span></strong>- Il trattamento cranio-sacrale può spesso correggere il reflusso, soprattutto nei bambini.</span><br /><br /><span style="font-size: small;"><strong><span style="font-size: medium;">Multienzimi </span></strong>- l’assunzione durante e dopo il pasto di integratori enzimatici aiuta la digestione e riduce il ristagno nello stomaco del cibo. Sono dei sintomatici che accompagnano una terapia più profonda. </span><br /><br /><span style="font-size: small;"><strong><span style="font-size: medium;">Vitamine e minerali</span></strong> – può costituire una terapia di supporto, soprattutto nei casi cronici. Uno studio ha messo in evidenza che una minore incidenza di cancro all’esofago è associato a più alti livelli nel corpo di vitamine A, B2, acido folico, zinco e altri fattori protettivi. </span><br /><br /><strong><span style="font-size: medium;">Succo fresco di cavolo</span></strong><span style="font-size: small;"> - è un’ottima cura antiulcera che si può utilizzare anche nel reflusso. Se ne bevono 3-5 bicchieri al giorno. E’ molto efficace, ma non tutti sopportano il sapore forte di questa bevanda. </span><br /><br /><span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><strong>Sali di Schuesller</strong></span> - devono essere scelti in base ai sintomi. I principali sono: <em style="position: relative;">Natrum Phos, Natrum Sulph, Silica, Magn Phos. </em></span><br /><br /><br /><span style="font-size: small;"><span style="font-size: medium;"><strong>Ayurveda</strong></span> – l’iperacidità è normalmente una condizione Pitta, ma il ristagno di cibo nello stomaco con conseguente fermentazione può essere Vata o Kapha.<br /><br /><em style="position: relative;">Pitta</em> – prevale la sensazione di bruciore, rigurgiti acidi e, a volte, nausea e vomito. Le cause possono essere un consumo eccessivo di zuccheri, dolciumi, cibi acidi, alcol e, più in generale, di pasti copiosi. Spesso si associano aspetti mentali come la collera, lo stress, l’impazienza e la competizione.<br /><em style="position: relative;">Vata</em> – sono meno presenti sintomi come il bruciore e i rigurgiti acidi. Prevale il dolore. La persona si sente vuota, ha freddo ed è in uno stato di ansia. Possono esserci altri sintomi, come le palpitazioni, l'insonnia, il meteorismo e la stipsi. L’appetito e la digestione sono irregolari e le secrezioni acide squilibrate. Una borsa di acqua calda può aiutare, così come bevande e pasti caldi.<br /><em style="position: relative;">Kapha</em> – la condizione Kapha si caratterizza per la presenza di catarro, secrezioni acquose, ma raramente acide, mancanza d’appetito, digestione lenta, dolore sordo e sensazione di pesantezza. I sentimenti negativi che si accompagnano possono essere di attaccamento, di avidità e di dolore. C’è un problema di sovrappeso e di eccessi alimentari, orientati soprattutto verso carboidrati, dolciumi e grassi. </span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-13981270310169209832015-11-11T07:04:00.000-08:002015-11-11T07:04:31.765-08:00Il colore degli alimenti...<div class="Stile19" style="color: #993366; font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
Il colore degli alimenti</div>
<div align="left" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 11px;">
<br /></div>
<div align="left" class="MsoNormal Stile10" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">MANGIAMO COLORATO</span></div>
<div align="left" class="MsoNormal Stile15" style="color: #666666; font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Una caratteristica fondamentale di un corretto programma nutrizionale è la presenza di piatti multicolore. C’è molta differenza nel trovarsi davanti ad un piatto mono o bicolore (bistecca e insalata verde) ad una portata variopinta, l’umore cambia, si mangia più volentieri e l’alimentazione corretta non è più vista come una privazione, ma come la scoperta di nuovi e appetitosi piatti.<br />Può sembrare strano, eppure è così, come si suol dire: anche l’occhio vuole la sua parte; ma questo è soltanto uno dei tanti aspetti che si nascondono dietro il colore degli alimenti.<br />Il colore è vibrazione, assumerne nell’alimentazione una combinazione dei cinque colori è assolutamente terapeutico, stimolante e salutare.<br />Attenzione, il colore dei cibi è dato da specifiche sostanze dette phytochymichals che hanno particolari funzioni nel nostro organismo.</span></div>
<div align="left" class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="Stile11" style="color: #ff9933; font-weight: bold;"><br />COLORE GIALLO- ARANCIO</span><br /><span class="Stile15" style="color: #666666;">A dare il colore antitristezza per eccellenza sono luteina e zeaxantina, due sostanze antiossidanti che rinforzano la vista. Gli alimenti giallo-arancio (limoni, pompelmi, arance, peperoni, melone, ananas, prugna gialla, banana, oli vegetali, mais, zucca, albicocca e pesca) sono più ricchi di vitamina C che rafforza le difese del sistema immunitario e ha un effetto depurativo su tutto l’organismo. Contengono inoltre carotene che protegge le cellule dall’ invecchiamento. Secondo la cromoterapia, il giallo favorisce la concentrazione, la creatività e la digestione.<br />Consiglio: prendete l’abitudine di bere di mattino, a digiuno, un bicchiere d’acqua tiepida con una spremuta di limone.</span></span></div>
<div align="left" class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="Stile12" style="color: red; font-weight: bold;"><br />COLORE ROSSO</span><br /><span class="Stile15" style="color: #666666;">È il colore della forza, antidepressivo, stimolante e usato contro molti disturbi dell’apparato respiratorio.<br />Pomodoro, fragola, prugna, ciliegia, peperone rosso, cocomero, mela rossa, arance rosse, anguria, barbabietola, ribes, peperoncino, ravanelli. La frutta e la verdura rossa sono ricche di Licopene e di antocianine che prevengono le malattie cardiovascolari, limitano lo sviluppo di tumori (è dimostrata l’azione specifica protettiva del Licopene sulla crescita del tumore alla prostata) stimolano le difese immunitarie ed i processi di guarigione della pelle, Il colore rosso stimola il metabolismo, riattiva tutte le funzioni dell'ultimo tratto dell'intestino facilitando l'eliminazione delle scorie e porta una ventata di energia alle ghiandole surrenali e al sistema nervoso autonomo.<br />Risultato: nell'organismo entra in circolo una maggiore quantità di noradrenalina, sostanza che fa lavorare meglio e più in fretta le cellule adipose, e quindi ha un'azione dimagrante, il licopene e antocianine, facilitano inoltre il drenaggio dei liquidi e la circolazione vascolare. Per questo i cibi rossi accelerano il sistema linfatico, la seconda via d'uscita delle scorie, dopo l'intestino. Si ha bisogno di questi alimenti quando ci si sente abbattuti o si hanno carenze di ferro, poiché l'ossido di ferro è notoriamente rosso. Gli alimenti rossi sono anche depurativi e, grazie al loro alto contenuto di potassio, rinnovano le energie vitali.<br />Consiglio: è meglio non abusare dei pomodori, alimenti acidi, ma alternarli ad altri ortaggi rossi, soprattutto nelle insalate estive. La classica caprese è un abbinamento di alimenti acidi: non è l’ideale per il buon equilibrio intestinale!!!!</span></span></div>
<div align="left" class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="Stile13" style="color: #66cc33; font-weight: bold;"><br />COLORE VERDE</span><br /><span class="Stile15" style="color: #666666;">Il colore verde degli ortaggi è dato dalla clorofilla, è ricca di magnesio, che aiuta a regolare il metabolismo dei grassi e degli zuccheri. Il verde è il colore dell’equilibrio energetico, calmante disintossicante e persino antinfluenzale<br />Tutte le verdure e gli ortaggi di colore verde e legumi come piselli, fave, kiwi, spinaci, broccoli, asparagi, cetrioli, basilico, carciofi, prezzemolo, insalata verde, zucchine, sono ricchi di clorofilla, magnesio, selenio, carotenoidi, luteina, polifenoli e vitamina C che favoriscono il buon funzionamento del sistema vascolare e la conduzione degli impulsi nervosi. Il magnesio poi è fondamentale in numerosi processi enzimatici che intervengono nell’assorbimento del calcio del fosforo, del sodio e del potassio, minerali preziosi per irrobustire le ossa, i vasi sanguigni, la vista e i denti. Polifenoli e Vit C hanno un’azione antitumorale sulla crescita cellulare anomala, eccellenti depurativi del sangue, favoriscono il drenaggio linfatico e irrobustiscono il sistema cardiocircolatorio.</span></span></div>
<div align="left" class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="Stile14" style="color: #6666cc; font-weight: bold;"><br />COLORE BLU – VIOLA</span><br /><span class="Stile15" style="color: #666666;">I cibi blu- viola, melanzane, broccoli, cavoletti, frutti di bosco, uva nera, radicchio, fichi, prugne, contengono le antocianine che contribuiscono a migliorare e proteggere la vista, la struttura dei piccoli vasi sanguigni i capillari e prevengono il deposito di colesterolo sui vasi, l’aterosclerosi e migliorano la funzionalità renale<br />Tra i prodotti del gruppo blu-viola, il ribes e il radicchio sono ottimi antiossidanti perché ricchi di vitamina C e protagonisti nella formazione della carnitina e del collagene. Il radicchio inoltre, come fichi, ribes, more e prugne, contiene il potassio che protegge il tessuto osseo e diminuisce il rischio di patologie cardiovascolari e l’ipertensione. Di magnesio sono ricche le melanzane povere invece di calorie.<br />I frutti di bosco, invece, curano la fragilità dei capillari e prevengono le infezioni del tratto urinario, sono amici di un intestino sano con la loro fibra solubile che regola l’assorbimento degli altri nutrienti e alimenta la flora microbica intestinale.<br />Ancora: nel blu-viola ci sono alimenti ricchi di fibra e di carotenoidi, attivi contro tumori, patologie cardiovascolari incluso l’ictus, cataratta, invecchiamento cellulare, patologie neurodegenerative e invecchiamento cutaneo.<br />Curiosità: il vino rosso deve il suo colore allo antocianidine. Durante l’invecchiamento, le antocianidine reagiscono con le molecole, incolori, ma amare, d’altri flavonoidi che costituiscono un tipo di tannino. La reazione rimuove i tannini e migliora il gusto del vino. Nei vini molto invecchiati, la stessa reazione porta invece alla rimozione delle antocianine rosse e lascia visibile il colore marrone dei tannini.<br />Consiglio: due dita di buon vino rosso di sera aiutano a star meglio (in assenza di patologie!)</span></span></div>
<div align="left" class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<br /></div>
<div align="left" class="MsoNormal" style="font-size: 12pt; margin: 0cm 0cm 0.0001pt;">
<span style="font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span class="Stile16" style="color: #999999; font-weight: bold;">COLORE BIANCO</span><br /><span class="Stile15" style="color: #666666;">Mela, sedano, pere, finocchi, porri, cipolle, funghi, cavolfiore sono dominati dal bianco dato dalla quercetina, sono ricchi di potassio, vitamina C, polifenoli, composti solforati e flavonoidi. Sono ricchi di fibre e sali minerali, permettono di rinforzare il sistema scheletrico le ossa e l’apparato cardiocircolatorio rendendo più fluido il sangue.<br />I porri, le cipolle e l’aglio contengono un particolare composto detto allucina potentissimo antiossidante. Tutti contribuiscono a ridurre naturalmente i livelli di colesterolo nel sangue<br />Questi alimenti svolgono una benefica azione sul sistema nervoso, sul cervello e sulle facoltà intellettive superiori. Alcuni alimenti in cui è presente questa vibrazione sono elencati per l'energia blu. I cibi che vanno dal viola all'indaco sono particolarmente ricchi di magnesio e di altri elementi fondamentali per le funzioni cerebrali.</span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-51869284501636565182015-11-09T03:41:00.000-08:002015-11-09T03:41:47.213-08:00IMPARIAMO A LEGGERE LE ETICHETTE ALIMENTARI...<div style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 11px; text-align: -webkit-center;">
<span class="pageName Stile40" style="font-size: 24px;"><span style="color: #073763;">Etichette alimentari</span></span></div>
<div style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 11px; text-align: -webkit-center;">
<span class="pageName Stile40" style="font-size: 24px;"><span style="color: #073763;"><br /></span></span></div>
<div align="left" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 11px;">
<br /></div>
<div class="Stile14" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="color: #073763;">IMPARIAMO A LEGGERE LE ETICHETTE ALIMENTARI</span></div>
<div class="Stile14" style="font-family: arial, helvetica, sans-serif; font-size: 16px; font-weight: bold; text-align: -webkit-center;">
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile33" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Avere la lista della spesa non sempre è sufficiente ad evitare l’acquisto di prodotti in più, magari superflui, ma che sembrano richiamare la nostra attenzione tra gli scaffali del supermercato.<br />Sicuramente con la vita frenetica dei nostri giorni è utile avere una dispensa ben fornita, ma siamo sicuri di acquistare sempre i prodotti migliori prestando attenzione alla loro composizione?<br />Semplicemente, siamo in grado di leggere un’etichetta alimentare?<br />Purtroppo molte volte la risposta è …No!<br />Leggere l’etichetta è l’unico strumento che abbiamo a disposizione per conoscere le caratteristiche di un prodotto; il suo scopo è quello di informare e tutelare l’acquirente in modo corretto e più possibile trasparente.<br />In realtà alcune informazioni sono obbligatorie e regolamentate per legge, mentre altre sono facoltative o complementari.<br />Dal 1982 per legge l’etichetta deve riportare l’elenco degli ingredienti con nome specifico leggibile. Il governo ha poi emanato il D lgs 27/01/92 n. 109 che è il testo vigente secondo il quale devono essere riportate le seguenti indicazioni:</span></div>
<div align="left" class="Stile33" style="color: #666666; font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<br /></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<a href="https://www.blogger.com/null" id="GLIINGREDIENTI" name="GLIINGREDIENTI" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 14px; font-weight: bold; text-decoration: underline;"></a><span class="Stile9" style="color: red; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-weight: bold;"><span class="Stile24" style="font-size: 14px;">GLI INGREDIENTI</span></span><br />
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">L‘ordine con cui appaiono gli ingredienti nell’etichetta non è casuale, ma è regolato per legge. In particolare gli ingredienti devono comparire in ordine decrescente di quantità, in altre parole il primo ingrediente è più abbondante del secondo che a sua volta è più abbondante del terzo e così via.<br />Controllando l’ordine degli ingredienti tra due prodotti simili possiamo quindi farci un’idea di quale dei due è qualitativamente migliore.<br />Tra gli ingredienti non dobbiamo dimenticare gli <strong>“ADDITIVI”</strong> che di solito compaiono alla fine dell’elenco. Evitarli è quasi impossibile, essi sono presenti nella maggior parte degli alimenti che si acquistano al supermercato e sono utilizzati sia per conservare i prodotti sia per renderli più invitanti.<br />La legge stabilisce come e quando, ma soprattutto quali additivi possono essere usati.<br />Gli additivi sono sostanze che sono utilizzate dall'industria alimentare per migliorare alcune caratteristiche del prodotto come:</span></span></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /><strong>tempo di conservazione (conservanti)<br />aspetto e colore (coloranti, emulsionanti, ecc.)<br />sapore (esaltatori di sapidità, correttori di acidità, ecc.)</strong><br />Gli additivi non hanno alcun valore nutrizionale e non sono sempre così innocui.<br />Il loro impiego è regolamentato a livello nazionale e comunitario e sulle etichette sono spesso indicati con la lettera E seguita da un numero. La lettera E indica che l’additivo in questione è permesso in tutti i paesi dell’Unione Europea, mentre il numero che segue ne definisce la categoria d’appartenenza.<br /><strong>Coloranti (da E100 ad E199)</strong><br /><strong><br /></strong></span></span></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Conservanti (da E200 ad E299)</strong><br />la loro funzione e quella di rallentare il processo di deterioramento del cibo causato da muffe, batteri e lieviti.<br /><strong><br /></strong></span></span></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Antiossidanti (E300 ad E322)</strong> evitano il processo d’ossidazione dell’alimento.<br /><strong><br /></strong></span></span></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Correttori di acidità (da E325 ad E385)</strong> danno all’alimento un gusto acidulo<br /><strong><br /></strong></span></span></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Addensanti, emulsionanti e stabilizzanti (da E400 ad E495)</strong>.<br />Aromatizzanti, conferiscono agli alimenti specifici odori e sapori. La legge italiana prevede la loro indicazione in etichetta in modo generico come “aromi”. Possono essere naturali o artificiali. Alla prima categoria appartengono aceto, limone, zucchero e derivati, alcool, olio e sale.<br /><strong><br /></strong></span></span></div>
<div align="left" class="Stile3" style="font-size: 16px;">
<span class="Stile12" style="font-size: 14px;"><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>ATTENZIONE!!!</strong> Il produttore può affiancare agli additivi registrati con la sigla europea altri additivi scritti con il nome per esteso. In questo caso il consumatore è tratto in inganno poiché portato a pensare che gli additivi impiegati siano solo quelli contrassegnati con la sigla E….<br />I dubbi sulla dannosità di alcuni additivi sono ancora molti. Nonostante la legge fissi i livelli massimi consentiti, questi fanno riferimento ad un consumo moderato di alimenti, cioè non considerano la somma di tutti i cibi consumati in un pasto o in un giorno.<br />Infatti, è difficile valutare l’interazione tra diverse tipologie di additivi e valutare gli effetti da accumulo nell’organismo di piccole quantità di additivi differenti, inoltre non vi è alcuna prova sui loro effetti a lungo termine.<br />Di molti additivi non è stata provata alcuna conseguenza sulla salute, ma non si ha nemmeno la certezza che con il tempo non siano nocivi. Ancora non è chiaro se queste sostanze possano sviluppare reazioni allergiche, ma di sicuro contribuiscono all’insorgenza delle intolleranze alimentari.<br />E’ davvero molto difficile esprimere un giudizio unitario, non è possibile affermare che gli additivi alimentari sono innocui, ma nemmeno condannarli ingiustamente.<br />Vediamo alcuni esempi di additivi alimentari:</span></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Nitrati (E249, E250) Nitriti ( E251, E252)</strong><br />Sono conservanti utilizzati nei salumi, insaccati e carni lavorate, impediscono lo sviluppo del batterio Clostridium botulinum, il batterio che produce una tossina mortale, il botulino. Inoltre mantengono vivace il colore della carne e ne migliorano il sapore.<br />I nitrati in piccole dosi non sono pericolosi, mentre i nitriti legandosi alle ammine presenti in altri cibi formano le nitrosammine, considerate potenzialmente cancerogene.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Polifosfati (E450)</strong><br />Si trovano principalmente negli insaccati cotti, il prosciutto cotto, la spalla cotta e nei formaggi fusi, per renderli più morbidi e succosi.<br />Possono dare problemi digestivi e poiché forniscono all’organismo dosi massicce di fosforo, per poter essere eliminato, questo minerale è legato agli atomi di calcio e poi eliminato insieme. In pratica, un eccesso di fosforo si traduce in una perdita di calcio, a danno di ossa e denti.<br />Sarebbe bene evitarli, soprattutto nell’alimentazione dei bambini; proprio per questi aspetti le nuove norme sul prosciutto cotto vietano l’uso di questi additivi nei prosciutti cotti di alta qualità.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Solfiti (da E220 ad E227)</strong><br />Evita la fermentazione della frutta secca evitandone l’imbrunimento naturale.<br />Questi additivi sono irritanti per il tubo digerente e distruggono la vit. B1 fondamentale per il sistema nervoso.<br />Inoltre, possono dare reazioni allergiche e sono sospettati di essere legati all’iperattivismo infantile.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Glutammato (E620, E621)</strong><br />Rafforza il gusto degli alimenti, lo troviamo in quasi tutti i piatti pronti, nel dado, nelle salse, nelle patatine e snacks, ecc.<br />Oggi si ritiene che possa causare mal di testa e problemi a livello del sistema nervoso, ma solo nelle persone predisposte.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Acido alginico e arginati (da E400 ad E405) carragenine (E406, E407).</strong><br />Sono addensanti presenti soprattutto nelle salse e conferiscono loro la cremosità.<br />Possono provocare reazioni allergiche e, se ingerite in grandi quantità, alterano il metabolismo.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Mono e digliceridi degli acidi grassi (E471).</strong><br />Li ritroviamo molto spesso nelle merendine e nei biscotti. Hanno la funzione di emulsionare, addensare e conservare. L’organismo li utilizza come grassi.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Lecitina di soia (E322), Butilidrossianisolo (E320), Acido L-ascorbico (E300-E304).</strong><br />Li ritroviamo nei prodotti da forno, cereali, biscotti e merendine. Sono antiossidanti, impediscono che i grassi si ossidino, irracidendosi.<br />La lecitina di soia non è considerata tossica, ma favorisce la metabolizzazione e il trasporto degli acidi grassi dal fegato alla periferia. In dosi elevate può influire sull’assorbimento intestinale.<br />Per quanto riguarda l’E320, secondo alcuni, potrebbe distruggere la vitamina D, aumentare i livelli di colesterolo e causare allergia.<br />L’acido L-ascorbico altro non è che la vit. C, è innocuo anche se in forti dosi può avere un effetto lassativo.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Sorbitolo (E420), Mannitolo (E421)</strong><br />Sono dolcificanti che possono causare problemi allo stomaco.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<strong><span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><br /></span></strong></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Coloranti gialli (da E101 ad E110)</strong><br />E102 ed E110 sono controindicati per chi è allergico all’acido acetilsalicilico e per gli asmatici.</span></div>
<div align="left" class="Stile12">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px;">Questi sono soltanto alcuni degli additivi presenti nei prodotti commerciali, per approfondire l’argomento si rimanda a </span><strong><span style="font-size: 14px;"><u>https://it.wikipedia.org/wiki/Additivo_alimentare</u></span><a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Additivi_alimentari" style="font-size: 14px; font-weight: bold;"> dia.</a></strong><br /><span style="font-size: 14px;"><br /></span></span></div>
<div align="left" class="Stile12">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><span style="font-size: 14px;">Per la legge italiana ci sono prodotti che non possono contenere additivi:</span><br /><strong style="font-size: 14px;">acqua minerale;</strong><br /><strong style="font-size: 14px;">burro;<br />caffè;<br />latte;<br />miele,<br />olio di oliva;<br />pasta secca;<br />the in foglie;<br />yogurt bianco;<br />legumi e verdura fresca.</strong></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-weight: bold;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-family: "times new roman" , "times" , serif; font-weight: bold;"><a href="https://www.blogger.com/null" id="QUANTITATIVO" name="QUANTITATIVO" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-decoration: underline;"></a>QUANTITATIVO</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Molte volte appare il termine “peso sgocciolato”, ciò indica che il prodotto è immerso in un liquido, quindi deve esserne indicata la quantità “peso sgocciolato” oltre al peso netto.<br />Attenzione a non farsi trarre in inganno dal prezzo, comparare sempre il peso dei due prodotti.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-weight: bold;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-family: "times new roman" , "times" , serif; font-weight: bold;"><a href="https://www.blogger.com/null" id="TERMINIDISCADENZA" name="TERMINIDISCADENZA" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-decoration: underline;"></a>TERMINE DI SCADENZA</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Occorre avere un occhio di riguardo per quanto riguarda la data di scadenza, perché è un elemento fondamentale.<br />Vediamo alcuni esempi:<br />“da consumarsi preferibilmente entro….” = fino a quella data il prodotto garantisce le sue proprietà, ma può essere consumato anche per un breve periodo successivo alla data indicata (pasta e riso).<br />“da consumarsi entro…” = va consumato assolutamente entro quella data e non oltre (yogurt, latte, formaggi freschi).<br />La data può essere indicata:<br />gg/mese = per i prodotti che si conservano per meno di tre mesi (latte,formaggi freschi, yogurt)<br />mese/anno = per i prodotti che si conservano più di tre mesi ma meno di 18 mesi (pasta all’uovo, biscotti, merendine, salse).<br />Anno = per prodotti che si conservano per almeno 18 mesi (scatolame).<br />Molto spesso il consumatore è portato molte volte a scegliere un prodotto anziché un altro per il periodo di conservazione più lungo. In realtà (ma non sempre) un periodo di conservazione minore indica un minor utilizzo di conservanti o la presenza d’ingredienti più pregiati.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-weight: bold;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-family: "times new roman" , "times" , serif; font-weight: bold;"><a href="https://www.blogger.com/null" id="AZIENDAPRODUTTRICE" name="AZIENDAPRODUTTRICE" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-decoration: underline;"></a>AZIENDA PRODUTTRICE</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Ultimamente sì da molta importanza alla provenienza dell’alimento per garantirne la sicurezza,<br />ad esempio nel settore ortofrutticolo dal 15/02/2003 è entrata in vigore un decreto legislativo (dlgs/306/02) che dispone l’applicazione di una carta di identità da applicare alla frutta e alla verdura, in cui sono indicati: natura del prodotto, sua origine, varietà, categoria.<br />Purtroppo sono ancora tanti i commercianti a non applicare la legge.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-weight: bold;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-family: "times new roman" , "times" , serif; font-weight: bold;"><a href="https://www.blogger.com/null" id="CODICEABARRE" name="CODICEABARRE" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-decoration: underline;"></a>CODICE A BARRE</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Il codice a barre, composto di un insieme di barre e numeri, permette di risalire alla provenienza nazionale. Ad esempio: 80 Italia, 30 Francia, 400 Germania, 57 Danimarca, 45/49 Giappone….</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-weight: bold;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-family: "times new roman" , "times" , serif; font-weight: bold;"><a href="https://www.blogger.com/null" id="MATERIALEDELLACONFEZIONE" name="MATERIALEDELLACONFEZIONE" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-decoration: underline;"></a>MATERIALE DELLA CONFEZIONE</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;">Sulle confezioni troviamo infine indicazioni sul materiale utilizzato per le confezioni:<br />CA = cartone; AL = alluminio, PVC = polivinilcloruro, ACC = banda stagnata.<br />Tutte queste indicazioni sono utili per il corretto differenziamento e smaltimento dei rifiuti.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-family: 'Times New Roman', Times, serif; font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-weight: bold;"><br /></span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span class="Stile24" style="color: red; font-family: "times new roman" , "times" , serif; font-weight: bold;"><a href="https://www.blogger.com/null" id="CONSIGLIPERUNCORRETTOACQUISTO" name="CONSIGLIPERUNCORRETTOACQUISTO" style="color: white; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; text-decoration: underline;"></a>CONSIGLI PER UN CORRETTO ACQUISTO</span><br />
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Etichette ricche di indicazioni alimentari sono sinonimo di qualità.</strong><br />Più indicazioni troviamo sull’etichetta, tanto migliore sarà il giudizio alimentare sul quel prodotto. La qualità dell’alimento è esaltata dalle sue proprietà nutrizionali e pubblicizzando la natura e l’origine dei suoi ingredienti. Il produttore è obbligato, per legge, a rispettare la veridicità delle informazioni riportate sull’etichetta. La descrizione del metodo di produzione, certificazione di qualità, ricette e numero verde d’assistenza clienti contribuiscono ad elevare ulteriormente la qualità del prodotto.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Non fare troppo affidamento all’immagine riportata sulla confezione.</strong><br />Sotto l’immagine rappresentativa del prodotto ritroviamo, anche se in caratteri minuscoli, la dicitura “l’immagine ha il solo scopo di presentare il prodotto”, quindi non facciamoci ingannare dall’illustrazione perché essa non è legata necessariamente al reale aspetto del prodotto. Non dimentichiamoci di verificare l’integrità della confezione.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Attenzione agli slogan “ Senza……” </strong><br />“Senza zucchero”, se nell’etichetta troviamo riportato le seguenti diciture “ sciroppo di glucosio”, “sciroppo di fruttosio”, “maltosio, “amido di mais”, “sciroppo di vegetali” vuol dire che l’alimento contiene indirettamente dello zucchero; queste sostanze hanno, infatti, un indice glicemico simile al saccarosio. Preferire prodotti dolcificati con succo di uva o succo di mela o fruttosio puro.<br />“Senza grassi”, se nell’etichetta troviamo la dicitura “mono e digliceridi degli acidi grassi” essi sono metabolizzati dall’organismo come grassi. Preferire gli alimenti contenenti grassi mono- polinsaturi.<br />“Senza calorie” o “Dietetico”, molte volte in questi prodotti troviamo come dolcificante l’aspartame. Il mio consiglio è quello di evitare questi prodotti perché l’aspartame, è stato scientificamente provato, è un composto potenzialmente cancerogeno.</span></div>
<div align="left" class="Stile12" style="font-size: 14px;">
<span style="color: #073763; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif;"><strong>Occhio al prezzo!!!</strong><br />Molte volte capita di scegliere il prodotto in base al prezzo, pensando di risparmiare, ma in realtà se confrontiamo i due prodotti ci possiamo rendere conto che non sempre è così. Impariamo a confrontare il peso, sia intero che sgocciolato: mole volte quello che costa di meno e perché contiene meno prodotto. Impariamo a verificare la qualità: spesso l’uso massiccio di additivi sottolinea la scarsa qualità dell’alimento, perché queste sostanze molte volte vengono usate per mascherare l’assenza di alcuni ingredienti troppo costosi o per compensare la scarsa qualità delle materie prime. • I prodotti freschi. E’ una buona regola acquistare prodotti confezionati il meno possibile. Impariamo a servirci dei prodotti di stagione, sia freschi che surgelati, evitando i cibi precotti e confezionati nei quali l’uso di additivi è spesso importante. Riscopriamo la cucina tradizionale, utilizzando ingredienti naturali di prima qualità, cucinati in modo semplice e leggero. Quando si fa la spesa utilizzare anche il cervello e non solo gli occhi, facciamoci guidare dal buon senso, molte volte è meglio acquistare di meno ma prodotti di qualità che riempire la dispensa di prodotti scadenti, che danneggiano la salute. Sicuramente in questo modo risparmieremo sulle spese per la salute.</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-34584834309536562472015-11-04T04:28:00.001-08:002015-11-04T04:28:11.234-08:00Sterilizzare i vasetti, la ricetta di Giallozafferano<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/toPMLeDGOYY" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-51104479589610300252015-10-29T05:44:00.000-07:002015-10-29T05:44:17.429-07:00IL SECONDO CERVELLO: SISTEMA NERVOSO ENTERICO, DISBIOSI, STRESS...<h1 itemprop="name" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; font-family: Viga, sans-serif; font-size: 24px; font-weight: normal; line-height: 1.3; margin: 0px 0px 9px; text-rendering: optimizeLegibility;">
<span style="color: #073763;">IL SECONDO CERVELLO: SISTEMA NERVOSO ENTERICO, DISBIOSI, STRESS</span></h1>
<div>
<span style="color: #073763;"><br /></span></div>
<div>
<img height="300" src="https://sp.yimg.com/xj/th?id=OIP.M743dbbc91f05b453112a244af9330218o0&pid=15.1&P=0&w=300&h=300" width="400" /></div>
<h2 class="text-large" itemprop="headline" style="-webkit-font-smoothing: antialiased; background-color: white; font-weight: normal; line-height: 1.3; margin: 9px 0px; text-rendering: optimizeLegibility;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: small;">Tra intestino e cervello esiste un collegamento strettissimo, primariamente per una ragione: nell’intestino si trova una rete nervosa molto complessa composta da oltre cento milioni di neuroni che gestiscono le attività intestinali e che si collegano al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo</span></h2>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Tra <span style="font-weight: 600;"><a href="http://www.cure-naturali.it/intestino/2448">intestino</a> e cervello</span> esiste un collegamento strettissimo, primariamente per una ragione: nell’ intestino si trova una rete nervosa molto complessa composta da oltre cento milioni di neuroni che gestiscono le attività intestinali e che si collegano al cervello tramite il sistema nervoso vegetativo. Questa <span style="font-weight: 600;">rete nervosa intestinale</span>, per le sue dimensioni e per le sue modalità di funzionamento e stata più recentemente denominata “secondo cervello”.Questo secondo cervello si trova nella parete dell’intestino ed è costituito da due plessi di tessuto nervoso. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il primo a parlare dell’esistenza di un <span style="font-weight: 600;">“cervello nella pancia” </span>è stato il neurobiologo <span style="font-weight: 600;">Michael D. Gershon</span> nel 1998 quando ha pubblicato il risultato di 30 anni di ricerche nel libro “Il secondo cervello”.In meno di un decennio si è affermata l’idea che l’intestino è un organo“intelligente” con capacità di associazione e coordinazione proprie e le ricerche condotte hanno caratterizzato sia morfologicamente che funzionalmente alcuni dei neuroni presenti nella parete intestinale. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Autonomia di funzionamento non vuol dire però che il cervello enterico sia completamente autarchico: la relazione tra i due cervelli prosegue senza sosta in entrambe le direzioni. E’ noto infatti quanto possano pesare lo <span style="font-weight: 600;"><a href="http://www.cure-naturali.it/stress/2228">stress</a> e le emozioni negative</span> sulla salute dello stomaco e dell’intestino. Il primo cervello può alterare il normale funzionamento del secondo, interferire con i suoi ritmi e per questa via disturbare la peristalsi, la produzione di acidi, enzimi, di ormoni, di citochine.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Ma è vero anche il contrario. Stando all’ anatomia le connessioni che dal cervello enterico vanno a quello centrale sono più numerose di quelle che fanno il viaggio inverso. Questo vuol dire che <span style="font-weight: 600;">disordini intestinali </span>possono produrre il loro<span style="font-weight: 600;"> effetto sul cervello centrale! </span>A predominare tra i neurotrasmettitori nel rapporto tra primo e secondo cervello è sicuramente la serotonina, una molecola nota ai più per il suo legame con la depressione. Quasi il 95% della serotonina del nostro organismo viene prodotta dalle cellule dell’intestino. Nella pancia questa molecola serve a iniziare il riflesso peristaltico e a mantenere il tono vascolare, e quindi a regolare i movimenti e l’attività digestiva.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Allo stesso tempo serve come segnale al cervello: invia segnali positivi, come la sazietà, o negativi, come la nausea.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In caso di infiammazione intestinale si produce un eccesso di serotonina che colma i sistemi di riassorbimento e desensibilizza i recettori: questo può causare un blocco della peristalsi. Allo stesso tempo l’infiammazione attiva enormemente l’enzima che demolisce la serotonina e quindi si può avere, nel tempo, a livello cerebrale, un forte deficit della molecola con conseguente depressione.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Infiammazione, alterazione intestinale e depressione possono quindi essere manifestazioni dello stesso processo.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel 1971 <span style="font-weight: 600;">Richard J. Wurtman</span>, direttore del centro di ricerche cliniche del MIT (Massachussetts Institute of Technology), in collaborazione con il neuropsichiatra John Fernstrom, pubblicò su Science il primo lavoro che dimostrò che la serotonina cerebrale dipende dalla disponibilità del suo precursore <a href="http://www.cure-naturali.it/triptofano/4012">triptofano</a> e che quest’ultimo passa nel cervello in quantità superiori se il pasto è ricco di <span style="font-weight: 600;">carboidrati</span> e povero di proteine. A prima vista ciò appare una stranezza, visto che anche le <span style="font-weight: 600;">proteine animali </span>contengono una buona quantità dell’aminoacido.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A impedire il passaggio di triptofano nel cervello è la concorrenza tra questo aminoacido e quelli più grandi (tirosina, valina, metionina, ecc…). Tra il triptofano e gli altri si realizza una competizione per occupare lo stesso recettore in direzione delle cellule nervose: se i competitori sono in numero superiore i posti sui recettori vengono occupati da loro e il triptofano resta “al di qua” della barriera ematoencefalica. Il rapporto tra il triptofano e gli altri è maggiore nel caso di una pasto ricco di carboidrati in quanto l’insulina, che viene attivata dalla presenza di carboidrati, fa diminuire la concentrazione dei competitori. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Carboidrati non vuol dire naturalmente solo pasta e dolci, ma anche frutta e verdura, la cui importanza per il mantenimento di un buon umore, deriva dalla loro ricchezza in acido folico, che a sua volta determina la presenza di un fondamentale antidepressivo endogeno, la s-adenosil-metionina. Tra gli altri esempi possibili, e riconducendo più strettamente la trattazione al concetto di“stress”, è possibile parlare del rapporto tra stress cronico e aumento del peso. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Sembrerebbe confermato che lo stress cronico, con l’incremento di cortisolo, induce obesità con una pluralità di meccanismi, di cui verrà scritto in dettaglio. Lo stress cronico comporta un aumento del livello di cortisolo da parte delle ghiandole surrenali. Questo ormone di per sé fa ingrassare, ma stimola anche il rilascio di dopamina dal cervello, che rinforza positivamente la reazione di stress. Il rilascio di dopamina è anche fortemente stimolato dall’ assunzione di cibo, in particolare da carboidrati e grassi. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Si innesca così un circolo vizioso per cui la persona stressata ricerca cibo ad alto contenuto di zuccheri e grassi come conforto verso l’iperattivazione del sistema dello stress e di quello del piacere.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le persone sottoposte ad uno <span style="font-weight: 600;">stress cronico</span> quindi tendono a incrementare la ricerca di cibi.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Oltre che con il primo cervello, il secondo cervello è in collegamento con il resto dell’organismo anche attraverso il sistema immunitario. La costruzione della microflora intestinale avviene ognuno di noi al momento del parto, quando il neonato viene a contatto con la flora batterica materna e prosegue nel corso dell’allattamento al seno. Col tempo, la flora del nostro intestino viene continuamente a contatto con microorganismi ingeriti con il cibo verso cui, una volta che si è pienamente insediata (e ciò avviene attorno al terzo anno di vita), manifesta la propria ostilità. La flora microbica autoctona è in grado di produrre una seria resistenza alla colonizzazione da parte di serie microbiche esogene. Questa resistenza è potenziata dall’ attività del <span style="font-weight: 600;">sistema immunitario muco-nasale</span>. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Questo equilibrio può essere disturbato per vari motivi al punto tale che l’organismo entra in uno stato di <i>disbiosi </i>(da <i>dis-bios</i>, opposto alla vita), il cui trattamento costituisce uno dei concetti cardine della filosofia e della pratica del naturopata. Negli stati di disbiosi un ruolo chiave lo posseggono<a href="http://www.cure-naturali.it/probiotici/4052"> i <span style="font-weight: 600;"><i>probiotici</i></span>, ovvero specifici ceppi di microorganismi, in particolar modo lactobacilli e bifidobatteri in grado di colonizzare la flora intestinale con effetti positivi sulla salute</a> in quanto hanno come bersaglio privilegiato il sistema immunitario.Sembra inoltre che i probiotici non aumentino solamente la risposta immunitaria ma promuovano la tolleranza.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">I bifido batteri costituiscono la “famiglia” più vasta di probiotici ed anche i più importanti batteri amici attivi nell’intestino tenue degli adulti in buona salute e dei bambini che siano stati, come abbiamo detto più sopra, allattati al seno. Questi batteri possono fisiologicamente diminuire con l’età o quando lo stato di salute inizia a declinare.</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Le cause più comuni di distruzione dei bifidobatteri sono:</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Disbiosi da vaccinazioni</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Disbiosi da infezioni</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Repentini cambiamenti di dieta</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Carenze immunitarie</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Variazioni climatiche</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Uso di antibiotici</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Esposizione a radiazioni</span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">· Stress </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">In tutti questi casi diventa indispensabile mantenere una corretta integrazione di probiotici, dopo aver corretto l’alimentazione; agire in questo senso ci preserva da condizioni di disbiosi e permette un rapido recupero dello stato di benessere generale. </span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
<div style="background-color: white; line-height: 22px; margin-bottom: 9px;">
<span style="color: #073763; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">fonte :curenaturali.it</span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-259011114645741752015-10-22T04:15:00.000-07:002015-10-22T04:15:00.480-07:00cinghiale alla cacciatora...<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/UC1RNngYvGg" width="560"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-72615688829991127702015-10-20T23:39:00.001-07:002015-10-20T23:41:15.607-07:00Pasta e broccolo / Primi piatti invernali<iframe allowfullscreen="" frameborder="0" height="270" src="https://www.youtube.com/embed/0Yjxes7u4-Y" width="480"></iframe>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04986886440151611951noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2064463291804600110.post-54515828395435222192015-10-19T04:38:00.000-07:002015-10-19T04:38:11.941-07:00Celiachia: sintomi, rimedi, dieta e tutto ciò che devi sapere...<h1 class="entry-title" itemprop="headline" style="box-sizing: border-box; color: #74a92c; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1; margin: 0px 0px 10px;">
<span style="background-color: white;">Celiachia: sintomi, rimedi, dieta e tutto ciò che devi sapere</span></h1>
<div>
<img height="266" src="https://sp.yimg.com/xj/th?id=OIP.Mc117f760367d90c9bff1ec4139ed199fo0&pid=15.1&P=0&w=300&h=300" width="400" /></div>
<div>
<span style="background-color: white;"><br /></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Sentiamo molto spesso parlare di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">celiachia</span> e in effetti questo è un problema che colpisce un numero sempre crescente di persone nel mondo.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
In Italia è addirittura riconosciuta come malattia sociale e si stima che circa 400/600.000 italiani soffrano dei <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">sintomi della celiachia</span>, cioè una persona ogni 100/150 abitanti.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Negli ultimi 25 anni si stima che <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">i casi diagnosticati di celiachia</span> siano quintuplicati sia nei paesi storicamente più colpiti, <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">a causa della dieta basata su un alto consumo di cereali contenenti glutine</span> (Europa e Usa), sia in altre zone dove fino ad ora era meno frequente grazie all’ elevato consumo di riso (Asia).</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Cos8217e-la-celiachia" style="box-sizing: border-box;">Cos’è la celiachia</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<br />Viene <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">solitamente diagnosticata ai bambini</span> ma ci sono casi di diagnosi in età adulta: viene definita una malattia ereditaria in quanto, nonostante il rischio di celiachia nei familiari di primo grado di un soggetto affetto è appena superiore al 10%, questa percentuale è almeno 10 volte maggiore del rischio di persone che non hanno tra loro alcun grado di parentela.La celiachia è nella pratica<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> un’infiammazione dell’intestino tenue</span> ed è un’<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">intolleranza al glutine</span> che fa infiammare il tratto digerente: nello specifico il <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">celiaco</span> presenta <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">un’intolleranza permanente alla gliadina</span> che è la componente alcool-solubile del<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> glutine</span>, un insieme di proteine contenute nel frumento, nell’orzo, nella segale, nel farro, nel kamut, mentre l’avena sembra essere tollerata in piccole quantità dalla maggior parte dei soggetti affetti.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Le conseguenze arrecate da questa malattia possono essere:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Anemia da carenza di minerali (ferro) o vitamine (vitamina B12, acido folico)</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Aftosi orale (ovvero la comparsa di placche sulle mucose orali)</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Osteoporosi</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Cefalee</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Problemi di natura psicologica come ansia, irritabilità e depressione</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Aumento delle transaminasi, enzimi di origine epatica</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Eruzione cutanea pruriginosa</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Artrite reumatoide</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Morbo di Addison, una malattia che danneggia le ghiandole che producono gli ormoni più importanti</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Sindrome di Sjogren, una malattia che danneggia le ghiandole lacrimali e salivari.</li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Se non diagnosticata in tempo e in assenza di un adeguata cura la celiachia può condurre a fenomeni molto gravi in quanto la<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> progressiva distruzione dei villi intestinali</span> può portare a malattie importanti e a volte irreversibili come ipotiroidismo, epilessia, alopecia, diabete, aborti frequenti, arresto della crescita nei bambini, tumori intestinali.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Parliamo comunque di conseguenze dovute al fatto di trascurare sintomi piuttosto chiari e notevoli, quindi non allarmarti.</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Cos8217e-il-glutine" style="box-sizing: border-box;">Cos’è il glutine</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Il glutine è un composto lipoproteico formato da due classi proteiche: gluteine e prolammine che si trovano nell’endosperma delle cariossidi dei frumenti e alcuni tipi di graminacee.</div>
<div class="wp-caption alignright" id="attachment_23922" style="background: rgb(255, 255, 255); box-sizing: border-box; color: #606060; float: right; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 24px 15px; max-width: 100%; text-align: right; width: 296px;">
<img alt="glutine" class=" wp-image-23922" height="268" src="http://www.curarsialnaturale.it/wp-content/uploads/2015/10/glutine.jpg" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto; max-width: 100%;" width="286" /><div class="wp-caption-text" style="box-sizing: border-box; color: black; font-size: 14px; font-style: italic; padding: 10px; text-align: center;">
Il glutine si trova in molti cereali comunemente usati in cucina</div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">E’ presente nel frumento e in alcune varietà di cereali quali farro, orzo, segale, avena e grano khorasat</span> (conosciuto come kamut). Di conseguenza lo si ritrova anche in tutti gli alimenti che contengono questi tipi di cereali.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Tra questi ci sono farine, pane, pizza, biscotti ed in genere la maggior parte dei <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">prodotti da forno</span>. Bisogna poi prestare molta attenzione perché molti alimenti possono essere stati <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">contaminati da glutine durante il processo di lavorazione</span> o di cottura.</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Perche-e-come-si-diventa-celiaci" style="box-sizing: border-box;">Perchè e come si diventa celiaci?</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Secondo la ricerca sembra che i <a href="http://ghr.nlm.nih.gov/condition/celiac-disease" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">geni</span> giochino un ruolo importante</a> nella comparsa della malattia: insomma, si nasce predisposti.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
In particolare alcuni varianti dei geni <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"><span class="geneSymbol" style="box-sizing: border-box;">HLA-DQA1</span> e </span><span class="geneSymbol" style="box-sizing: border-box;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">HLA-DQB</span>, che istruiscono l’organismo nel creare proteine fondamentali del sistema immunitario. </span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box;">Il complesso genetico HLA ( Antigene leucocita umano ) aiuta infatti il sistema immunitario a distinguere le proteine del corpo da quelle prodotte da agenti esterni quali virus e batteri.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Resta però il fatto che non tutti coloro che ereditano la predisposizione genetica sviluppino la celiachia. Quale sia la reale causa scatenate resta un incognita e probabilmente ci sono più fattori concomitanti, fisici ed emotivi, che hanno un’incidenza.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Il-coinvolgimento-del-Rotavirus" style="box-sizing: border-box;">Il coinvolgimento del Rotavirus</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Una <a href="http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/17032199" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank">recente scoperta </a>ha messo in luce nuovi aspetti che riguardano la celiachia in quanto alla base dell’insorgenza della celiachia pare esserci il <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">coinvolgimento di un’infezione causata dal Rotavirus</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Il Rotavirus è un virus piuttosto diffuso e responsabile di una forma di enterite benigna: oltre il 90% degli italiani entra in contatto con questo virus ma solo in quelli che hanno i geni specifici scatenerà la celiachia.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Sia nei bambini che negli adulti è possibile riscontrare la presenza di anticorpi specifici contro la <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">proteina virale VP7 del Rotavirus</span> mentre questi anticorpi non si ritrovano nei soggetti sani.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Questi anticorpi attaccano le cellule che rivestono le pareti dell’intestino</span> e a causa di questo attacco le cellule vengono danneggiate e vengono a crearsi dei “varchi” tra di esse. Il glutine passando attraverso questi varchi si deposita nelle pareti intestinali causando infiammazione.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Questo collegamento offre una<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> speranza</span> in quanto rende possibile una diagnosi tempestiva dell’effettiva possibilità di manifestare i sintomi della celiachia e <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">la possibilità di poter usufruire in futuro di un vaccino adatto</span>.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="La-zonulina" style="box-sizing: border-box;">La zonulina</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un altro fattore su cui si stanno concentrando le ricerche riguarda la<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> zonulina</span> che è una proteina in grado di regolare la permeabilità intestinale. Nella celiachia si assiste ad un aumento della permeabilità intestinale e questo permette al glutine di penetrare nell’intestino. Bloccando il segnale di apertura della zonulina c’è la possibilità di evitare questo passaggio e il rischio di infiammazione associato. <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Il farmaco “anti zonulina” è in fase di sperimentazione.</span></div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Distinzione-tra-celiachia-e-intolleranza-al-glutine" style="box-sizing: border-box;">Distinzione tra celiachia e intolleranza al glutine</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Per prima cosa bisogna <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">distinguere la celiachia dall’intolleranza al glutine</span>, in quanto, anche se legate alla stessa sostanza, si tratta di due <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">patologie distinte</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un eccesso di glutine può determinare lo sviluppo della celiachia nei soggetti geneticamente predisposti mentre negli altri soggetti può manifestare disturbi dovuti a sensibilità lieve o sensibilità al glutine non celiaca (NCGS).</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nelle persone affette da celiachia<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> il glutine scatena una reazione autoimmune</span> che attacca e danneggia gravemente le pareti dell’intestino tenue.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Si tratta di una malattia autoimmune che si sviluppa in soggetti geneticamente predisposti e che può manifestarsi a qualunque età.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">L’intolleranza al glutine invece sviluppa sintomi precisi</span> quali dolori addominali, colon irritabile, affaticamento, mal di testa ma non sono presenti lesioni alla mucosa intestinale.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Anche se l’intolleranza al glutine è meno grave in termini di conseguenze sull’organismo in Italia questa patologia colpisce 3 milioni di persone ed il numero è in costante aumento.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La differenza tra le due malattie<a href="http://umm.edu/news-and-events/news-releases/2011/school-of-medicine-researchers-identify-key-pathogenic-differences-between-celiac-disease-and-gluten-sensitivity" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank"> è stata scoperta dai ricercatori </a>della “Marylan School of Medicine” di Baltimora che hanno condotto degli studi in collaborazione con la Seconda Università di Napoli e i risultati sono stati pubblicati sulla rivista “BMC Medicine”.</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">La causa scatenante di entrambe è il glutine</span> ma le reazioni che avvengono nel nostro organismo sono diverse.</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">La celiachia è una malattia autoimmune</span> che ha normalmente una componente genetica mentre<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> la sensibilità al glutine non può definirsi una malattia autoimmune</span> e non ha la stessa componente genetica.</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">La celiachia essendo una malattia autoimmune durerà tutta la vita</span> mentre la sensibilità al glutine potrebbe sparire anche se non si sa con certezza.</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Inoltre, non essendo genetica,<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> la sensibilità al glutine non sembra avere un aumento di rischio all’interno della stessa famiglia</span>, cosa che invece è certo per la celiachia.</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Infine <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">con la celiachia si possono manifestare altri problemi con il passare del tempo </span>se non si elimina il glutine dalla propria alimentazione, come ad esempio osteoporosi, linfoma, anemia etc. La stessa cosa invece non accade con la sensibilità al glutine.</li>
</ul>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Sintomi-della-celiachia" style="box-sizing: border-box;">Sintomi della celiachia</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">I sintomi della celiachia</span> compaiono solitamente nell’infanzia, ma la patologia può insorgere a qualunque età, sono infatti in aumento in casi diagnosticati dopo i 60 anni.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
E’ <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">difficile accertarla con precisione</span> perché <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">i sintomi sono diversi da persona a persona</span> e perché interferendo con l’assorbimento dei nutrienti il celiaco può manifestare problemi a diversi organi e tessuti.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La corretta diagnosi di questa patologia è resa ancora più difficoltosa dal fatto che spesso<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> i sintomi vengono confusi con quelli di altre malattie</span>: anemia, morbo di Chron, colon irritabile, ulcera gastrica, condizioni nervose. Esistono comunque esami specifici in grado di accertare la presenza delle lesioni ai villi intestinali chiaro sintomo della malattia.</div>
<div class="wp-caption alignright" id="attachment_23920" style="background: rgb(255, 255, 255); box-sizing: border-box; color: #606060; float: right; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 24px 15px; max-width: 100%; text-align: right; width: 350px;">
<img alt="Malassorbimento intestinale celiachia" class="size-full wp-image-23920" height="214" src="http://www.curarsialnaturale.it/wp-content/uploads/2015/10/malassorbimento-intestinale-celiachia.gif" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto; max-width: 100%;" width="340" /><div class="wp-caption-text" style="box-sizing: border-box; color: black; font-size: 14px; font-style: italic; padding: 10px; text-align: center;">
Villi intestinali e malassorbimento<br style="box-sizing: border-box;" />Fonte: <a href="http://www.mypersonaltrainer.it/" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;">www.mypersonaltrainer.it</a></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">gravità dei sintomi</span> dipende inoltre dall’estensione delle lesioni nell’intestino: le forme che colpiscono la prima porzione del tenue possono provocare disturbi lievi che non vengono immediatamente ricondotti alla sindrome da malassorbimento della malattia celiaca.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Tipologie-di-celiachia-maggiore-minore-silente" style="box-sizing: border-box;">Tipologie di celiachia: maggiore, minore, silente</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Si parla quindi di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">celiachia classica, subclinica e silente a seconda della gravità dei sintomi</span> e delle conseguenze causate dal malassorbimento.</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Si parla di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">malattia celiaca maggiore</span> quando sono presenti i sintomi tipici del grave malassorbimento e cioè diarrea, steatorrea e marcata perdita di peso.</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Si parla invece di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">malattia celiaca minore</span> nel caso in cui i sintomi siano minori ed extraintestinali (anemia, osteoporosi, lesioni cutanee tipiche, infertilità, aborti spontanei,etc).</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Si parla invece di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">malattia celiaca silente</span> per quei pazienti diagnosticati, di solito tra i familiari, che non presentano alcun sintomo.</li>
</ul>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="I-sintomi-della-celiachia-nei-bambini" style="box-sizing: border-box;">I sintomi della celiachia nei bambini</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
I bambini e i neonati che presentano problemi di celiachia possono avere dei<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> gravi problemi durante la fase di digestione</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nei bambini altri sintomi che possono fare pensare a questa malattia sono:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">problemi di crescita;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">diminuzione dell’appetito;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">incapacità di aumentare di peso corporeo;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">diarrea cronica;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">irritabilità;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">eccessiva stanchezza;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">vomito e gonfiore addominale;</li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
I bambini affetti da celiachia possono presentare anche<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> segni di malnutrizione</span> in quanto non riescono ad assimilare tutti i nutrienti essenziali presenti negli alimenti.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="I-sintomi-della-celiachia-negli-adolescenti" style="box-sizing: border-box;">I sintomi della celiachia negli adolescenti</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Solitamente questa patologia non si sviluppa in maniera evidente nell’ età dello sviluppo a meno che non ci siano <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">particolari stress emotivi.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nel caso si manifestasse i sintomi da non trascurare sono: problemi di crescita, perdita di peso, dermatite erpetiforme, diarrea e dolori addominali, gonfiore, fatica a svolgere le attività quotidiane.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="I-sintomi-della-celiachia-negli-adulti" style="box-sizing: border-box;">I sintomi della celiachia negli adulti</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La celiachia può comparire per la prima volta ed <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">essere diagnosticata anche in età adulta</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Il fatto che non ci sia un’adeguata assimilazione dei nutrienti può portare delle conseguenze importanti per la salute.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Il <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">mancato assorbimento del calcio</span> può ad esempio aprire la porta alla comparsa dell’osteoporosi.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Anche l’anemia è una conseguenza della celiachia in quanto l’<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">organismo non riesce ad assimilare correttamente il ferro</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
I sintomi nell’ adulto riguardano l’intestino in maniera poco intensa mentre più probabilmente si avranno:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">dolori alle ossa;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">artrite;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">anemia;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">depressione;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">osteoporosi;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">capelli e unghie fragili;</li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
nelle donne sono possibili cicli irregolari e dermatite erpetiforme.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Dermatite-erpetiforme-di-Duhring-o-celiachia-della-pelle" style="box-sizing: border-box;">Dermatite erpetiforme di Duhring o celiachia della pelle</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Quest’ultima patologia è una malattia cutanea sempre correlata alla celiachia infatti viene chiamata<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> celiachia della pelle</span>. Viene a volte definita come malattia autoimmune ma essendo strettamente correlata alla celiachia è più corretto definirla come una <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">manifestazione cutanea di un’intolleranza alimentare</span>. Un celiaco non necessariamente manifesterà la <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">dermatite erpetiforme di Duhring</span> mentre chi presenta questa forma di dermatite è sicuramente celiaco.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La dermatite erpetiforme si manifesta con la <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">comparsa di eruzioni pruriginose e macchie eritematose</span> a livello cutaneo e può progredire fino a manifestare vesciche e bolle di piccole dimensioni.</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Diagnosticare-la-celiachia" style="box-sizing: border-box;">Diagnosticare la celiachia</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Come abbiamo visto è difficile avere con chiarezza una<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> diagnosi di celiachia</span> in quanto i sintomi sono uguali ad altre patologie.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Può infatti essere inizialmen<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">te scambiata per sindrome del colon irritabile, per diverticolite, per infezione intestinale e per sindrome da stanchezza cronica.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Se riconosciamo alcuni sintomi della celiachia<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> è necessario sottoporsi a delle analis</span>i che ci permettano di diagnosticarla in tempo ed evitare conseguenze irreparabili al nostro organismo.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Esami-del-sangue" style="box-sizing: border-box;">Esami del sangue</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Chi è affetto da celiachia presenta nel sangue un<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> livello di anticorpi maggiore del normale</span> per cui la prima cosa da fare per diagnosticare la celiachia sono le analisi del sangue con cui si deve determinare la presenza di anticorpi</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Gli esami si concentrano in particolare su due anticorpi: <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">AGA </span>(anticorpi antigliadina di classe <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">IgA </span>e <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">IgG</span>) e gli <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">EMA </span>(anticorpi antiendomisio di classe <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">IgA</span>).</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Test-anti-transglutaminasi" style="box-sizing: border-box;">Test anti-transglutaminasi</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
C’è poi un altro test che ci viene in aiuto per diagnosticare la presenza della celiachia, il tes Anti- trans-glutaminasi.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Questo test serve per rilevare anticorpi di classe IgA</span> e risulta essere efficace oltre che più economico da realizzare: per questo è spesso utilizzato come primo approccio per la rilevazione della celiachia.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Qualora i risultati fossero negativi ma si sospetta comunque la celiachia occorre fare<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> ulteriori approfondimenti</span>. E’ importante continuare ad introdurre glutine nel periodo precedente le analisi per non alterare i risultati.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Gastroscopia-con-biopsia-in-duodeno" style="box-sizing: border-box;">Gastroscopia con biopsia in duodeno</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nel caso i risultati delle analisi fossero positivi o per avere la sicurezza di poter escludere completamente la celiachia è necessario sottoporsi ad una <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">gastroscopia con biopsia in duodeno</span> con cui si rimuove una piccola porzione di tessuto intestinale ed si individua un eventuale danneggiamento dei villi.</div>
<div class="wp-caption alignright" id="attachment_23924" style="background: rgb(255, 255, 255); box-sizing: border-box; color: #606060; float: right; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 24px 15px; max-width: 100%; text-align: right; width: 295px;">
<img alt="Gastroscopia endoscopica celiachia" class=" wp-image-23924" height="186" src="http://www.curarsialnaturale.it/wp-content/uploads/2015/10/gastroscopia-celiachia.jpg" style="border: 0px; box-sizing: border-box; display: block; height: auto; max-width: 100%;" width="285" /><div class="wp-caption-text" style="box-sizing: border-box; color: black; font-size: 14px; font-style: italic; padding: 10px; text-align: center;">
Come si effettua la gastroscopia endoscopica per indagare una sospetta celiachia<br style="box-sizing: border-box;" />Fonte: <a href="http://www.lifescript.com/" style="background: 0px 0px; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;">lifescript.com</a></div>
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Per ottenere il campione di tessuto viene introdotto l’endoscopio attraverso la bocca e lo stomaco del paziente fino ad arrivare all’intestino tenue e infine si prelevano i campioni attraverso gli strumenti passati attraverso l’endoscopio.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Breath-test" style="box-sizing: border-box;">Breath test</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un altro test molto utile in fase di screening della malattia risulta essere il <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">breath test</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Questo test si esegue misurando ad intervalli regolari la<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> concentrazione di idrogeno nell’ aria espirata da un paziente</span> a cui sono stati somministrati 5 grammi di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">sorbitolo</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Se la concentrazione aumenta significa che il sorbitolo non è stato assorbito dal tenue ed è stato fermentato dalla flora batterica del colon, con produzione di gas intestinali tra cui appunto l’idrogeno.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Si evidenzia in questo caso un problema di malassorbimento intestinale tipico della celiachia ma anche di altre patologie. Un test che può risultare ma che viene scarsamente utilizzato è l’esame delle feci.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nelle sindromi da malassorbimento è possibile trovare un’eccessiva quantità di grassi nel campione fecale (steatorrea) e un pH delle feci tendenzialmente acido.</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Curare-la-celiachia-e-possibile" style="box-sizing: border-box;">Curare la celiachia è possibile?</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Purtroppo <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">non esiste una vera e propria cura per la celiachia</span> ma è possibile tenere sotto controllo i sintomi e migliorare il proprio stato attraverso un’<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">alimentazione adeguata</span>.</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Rimedi-naturali-contro-la-celiachia" style="box-sizing: border-box;">Rimedi naturali contro la celiachia</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
I rimedi naturali possono venirci in aiuto per <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">alleviare i sintomi della celiachia</span>. Ad esempio, esistono sostanze completamente naturali in grado di aiutare chi soffre di celiachia:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Essendo una malattia autoimmune andrebbe<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> rafforzato il sistema immunitario</span> e in questo caso si può assumere la <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">tintura madre di echinacea;</span></li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Succo estratto dalle foglie di aloe vera</span> con azione immunostimolante, antinfiammatoria e rigenerante dei tessuti;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Malva sia in tintura che tisane</span> per le sue proprietà emollienti e antinfiammatorie; l’uso della malva è consigliato per sfiammare l’intestino e regolarne le funzioni.</li>
</ul>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Fiori-di-Bach" style="box-sizing: border-box;">Fiori di Bach</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Anche i <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">fiori di Bach</span> possono venirci in aiuto:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Elm</span> per il dolore straripante;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Scleranthus</span> indicato per le fasi intermittenti della malattia, per l’alternanza del dolore:</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Star of bethlehem</span> se la diagnosi di celiachia viene vissuta come momento drammatico:</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Walnut</span> indicato nei momenti di cambiamento, aiuta ad adattarsi alla nuova alimentazione:</li>
</ul>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Medicina-olistica" style="box-sizing: border-box;">Medicina olistica</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Nella celiachia è quasi sempre presente una condizione che va sotto il nome di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">iperpermeabilità intestinale</span> che indica la perdita di coesione delle cellule mucose della parete intestinale: questo consente il passaggio diretto nel circolo sanguigno di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">sostanze non ancora digerite</span> (tossine, frammenti di batteri e virus, proteine) attraverso le aperture che si creano nella mucosa intestinale.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
L’organismo quindi per difendersi mette in atto una serie di meccanismi che spesso risultano essere violenti.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Le motivazioni che portano a questa condizione sono assai diverse e vanno dall’ <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">inquinamento ambientale, allo stress, alle alterazioni della flora batterica, alla reazione a certi farmaci.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La causa principale sembra essere comunque la presenza di <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">focolai di infiammazione</span> che si innescano per la presenza di depositi di muco e altri rifiuti presenti nelle pareti intestinali a causa di errati stili alimentari.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Visto che le cause sono molteplici questo problema deve essere necessariamente <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">affrontato da un punto di vista olistico</span>.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Macrobiotica" style="box-sizing: border-box;">Macrobiotica</span></h4>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un valido aiuto ci viene incontro dalla <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">macrobiotica</span> che tiene in considerazione anche l’effetto negativo di alimenti e bevande molto diffuse nell’ alimentazione moderna, come zucchero, miele, caffè, alcolici, latte (anche soia e altri cereali), yogurt (anche di soia), molti tipi di frutta (banana e frutti tropicali), pomodori, melanzane, succhi di frutta, bevande gasate.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Tutti questi alimenti hanno una <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">natura fortemente</span> espansiva che non fa altro che aumentare il distacco delle cellule epiteliali e ingrandire i varchi creatisi nelle pareti dei villi.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
E’ consigliabile in un primo momento evitare sia cereali contenenti glutine ma anche <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">evitare cereali con buccia spessa </span>che possono irritare la mucosa, così come le verdure fibrose come carciofi, finocchi, sedano.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
I cibi vanno <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">cucinati molto bene e masticati a lungo per</span> facilitare la digestione e l’assorbimento.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Sarebbe meglio <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">consumare la frutta cotta</span>. Una ricetta della macrobiotica che può alleviare i disturbi è la<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> gelatina fatta con frutta cotta insieme al kuzu</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="background-color: white;">La macrobiotica tra le verdure consiglia di assumere quelle a </span><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">foglia verde scuro</span><span style="background-color: white;"> e di </span><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">evitare completamente i latticini</span><span style="background-color: white;">.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
</div>
</h4>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Ume-sho-kuzu" style="box-sizing: border-box;">Ume-sho-kuzu</span></h4>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un consiglio molto valido per <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">calmare lo stato infiammatorio</span> e ripristinare le condizioni del tessuto intestinale è quello di utilizzare l’ume-sho-kuzu che è una <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">bevanda gelatinosa a base di prugne umeboshi, salsa di soja shoyu e kuzu</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Questa bevanda va bevuta calda al mattino a digiuno e la sera prima di andare a dormire.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un altro valido rimedio antinfiammatorio ci viene dato dalla <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">crema di riso integrale</span> fatta con il riso lasciato cuocere per due ore; si usa una parte di riso per 7 di acqua e si lascia asciugare l’acqua. Se in cottura ci aggiungiamo anche le prugne umeboshi questa crema diventa una vera e propria medicina per l’intestino infiammato.</div>
</h4>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Dieta-senza-glutine" style="box-sizing: border-box;">Dieta senza glutine</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
L’unica terapia per la celiachia è la<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> dieta priva di glutine</span>, che deve essere tassativamente rigorosa perché bastano minime quantità di glutine per impedire il miglioramento istologico: l’alimentazione priva di glutine non è una prescrizione transitoria ma deve diventare uno stile di vita da seguire sempre.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Secondo studi fatti la <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">concentrazione massima di glutine</span> che un celiaco può assumere in un alimento è di 20 ppm (parti per milione), soglia <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">oltre il quale il glutine diventa tossico</span>: l’attuale legislazione europea sancisce questo limite per definire un prodotto senza glutine.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Il glutine non è una proteina essenziale</span> ed escluderlo dall’ alimentazione non fa incorrere in carenze: inoltre <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">l’alimentazione consigliata per un celiaco non è punitiva o restrittiva</span> se si conoscono le valide alternative al glutine.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Cosa-non-mangiare-se-si-e-celiaci" style="box-sizing: border-box;">Cosa non mangiare se si è celiaci</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Bisogna<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> escludere i cereali che lo contengono come grano, orzo, segale, farro e avena</span> , Ovviamente vanno esclusi tutti i prodotti di derivazione come farine, dolci, prodotti da forno.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Bisogna quindi consumare essenzialmente solo <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">prodotti senza glutine</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="background-color: white;">Bisogna prestare molta attenzione a </span><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">cibi apparentemente innocui</span><span style="background-color: white;"> ma che potrebbero essere stati </span><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">contaminati dal glutine</span><span style="background-color: white;"> : quindi bisogna leggere con cura le etichette dei prodotti prima di consumarli.</span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Ad esempio <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">l’amido di frumento</span> ad esempio viene molto spesso utilizzato come addensante in molti alimenti e utilizzato anche nei preparati farmaceutici.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Il-rischio-della-contaminazione-dal-glutine-degli-alimenti" style="box-sizing: border-box;">Il rischio della contaminazione dal glutine degli alimenti</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
E’ importante capire che anche un <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">minimo contatto degli alimenti che contengono glutine</span> con quelli per i celiaci può portare alla contaminazione dal glutine: questo può avvenire anche semplicemente <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">utilizzando le stesse posate nella cottura</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Basta anche solo una <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">piccola ingestione di glutine per rendere inefficace la dieta</span> quindi è veramente fondamentale accertarsi di non ingerire in alcun modo alimenti che contengono glutine</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Ad esempio <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">l’amido di frumento</span> ad esempio viene molto spesso utilizzato come addensante in molti alimenti e utilizzato anche nei preparati farmaceutici.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Il-rischio-della-contaminazione-dal-glutine-degli-alimenti" style="box-sizing: border-box;">Il rischio della contaminazione dal glutine degli alimenti</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
E’ importante capire che anche un <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">minimo contatto degli alimenti che contengono glutine</span> con quelli per i celiaci può portare alla contaminazione dal glutine: questo può avvenire anche semplicemente <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">utilizzando le stesse posate nella cottura</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Basta anche solo una <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">piccola ingestione di glutine per rendere inefficace la dieta</span> quindi è veramente fondamentale accertarsi di non ingerire in alcun modo alimenti che contengono glutine.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Per contaminazione si intende <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">l’aggiunta involontaria</span> di glutine al prodotto alimentare o al pasto.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Possiamo distinguere le contaminazioni in:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">contaminazioni crociate</span> dovute cioè al possibile incrocio dei prodotti senza glutine con quelli contenente glutine; ciò può avvenire durante tutto il processo, dalla materia prima al consumatore finale;<br style="box-sizing: border-box;" /><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"></span></li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">contaminazione ambientale</span>: causate da comportamenti scorretti da parte di chi manipola i prodotti o alle condizioni ambientali non perfettamente controllate;</li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Chi cucina per un celiaco dovrebbe seguire scrupolosamente alcune regole:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Abiti puliti;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Lavare le mani se si toccano alimenti contaminanti;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Attrezzi puliti o dedicati ai piatti senza glutine;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Superfici di lavoro pulite o utilizzate esclusivamente per i prodotti per celiaci;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">No all’ utilizzo di cestelli multicottura;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Apporre sui sacchetti o contenitori specifico marchio per identificare i prodotti senza glutine;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Non utilizzare il forno per cuocere contemporaneamente prodotti con e senza glutine;</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">Non cucinare i cibi senza glutine in pentole usate per cucinare cibi con glutine senza lavarle accuratamente;</li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">Le stesse attenzioni vanno utilizzate anche dai ristoratori</span>: per questo è meglio non improvvisare pasti in ristoranti non esplicitamente adatti alla cucina per celiaci o <em style="box-sizing: border-box;">gluten free</em>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Bisogna anche evitare il caffè del bar perché può essere contaminato dall’orzo, alla birra anche se si possono trovare in commercio alcune tipologie senza glutine, zucchero a velo, alimenti precotti, alimenti aromatizzati come possono essere gli yogurt alla frutta.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Per orientarsi meglio esiste comunque un prontuario che l’<a href="http://www.celiachia.it/dieta/Dieta.aspx" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank">Associazione Italiana Celiachia</a> ( AIC ) consegna gratuitamente ai celiaci e qui si può trovare un elenco di alimenti privi di glutine per ogni categoria.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Cibi-consentiti-e-sostituti-del-glutine" style="box-sizing: border-box;">Cibi consentiti e sostituti del glutine</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Esistono dei validi<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> sostituti ai cereali contenti glutine</span> utilizzati per la panificazione che possono essere consumati tranquillamente da soggetti celiaci come la il riso, il mais e il miglio e i così detti pseudo cereali tra i quali troviamo <a href="https://www.quandoo.com/local/it/quinoa-amaranto-trend-ingredienti-senza-glutine/" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #74a92c; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank">l’amaranto, la quinoa e il grano saraceno</a></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Questi alimenti pur avendo molto in comune con i cereali<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> non appartengono alla famiglia delle graminacee e sono privi di glutine</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Sono consentiti:</div>
<ul style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin: 0px 0px 28px; padding: 0px;">
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">i cereali senza glutine e i loro derivati: riso, mais, grano saraceno, miglio, quinoa, amaranto</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">frutta e verdura (fresca, essiccata, congelata, surgelata e liofilizzata)</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">tutti i legumi (freschi, in scatola, surgelati)</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">i preparati per minestrone costituiti unicamente di ortaggi</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">latte non addizionato da aromi o altre sostanze (ad eccezione di vitamine e/o minerali)</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">latte fermentato</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">formaggi freschi e stagionati</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">yogurt naturale (magro o intero)</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">uova</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">tutti i tipi di frutta secca con e senza guscio</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">frutta sciroppata</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">frullati, mousse e passate di verdura costituiti unicamente da frutta, zucchero, acido ascorbico e acido citrico</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">caffè</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">the</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">fruttosio puro</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">miele e zucchero</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">burro</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">oli vegetali</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">aceto di vino e balsamico</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">aceto di mele</li>
<li style="box-sizing: border-box; list-style-type: disc; margin-bottom: 3px; margin-left: 20px;">passata di pomodoro</li>
</ul>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"><span style="background-color: white; font-weight: 300;">In generale, vista la crescente diffusione della patologia, ci sono anche sempre più </span><a href="http://www.macrolibrarsi.it/_prodotti-senza-glutine_.php?pn=2332" style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: 0px 0px; background-repeat: initial; background-size: initial; box-sizing: border-box; color: #74a92c; font-weight: normal; text-decoration: none; transition: all 0.1s ease-in-out;" target="_blank"><span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">prodotti senza glutine adatti ai celiaci</span> </a><span style="background-color: white; font-weight: 300;">e ristoranti che prestano grande attenzione a chi presenta allergie o intolleranze.</span></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Un aiuto in cucina per realizzare delle deliziose ricette anche utilizzando delle farine senza glutine ci viene dallo<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> xantano</span> che è una<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> gomma naturale polverizzata</span> e si usa per rendere gli impasti morbidi e lavorabili.</div>
<h4 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 20px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Domande-frequenti-su-specifici-alimenti-consentiti-o-non-consentiti" style="box-sizing: border-box;">Domande frequenti su specifici alimenti consentiti o non consentiti</span></h4>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Ci sono alcune classi di alimenti che <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">creano dei dubbi</span> in chi sta cercando di iniziare un’alimentazione priva di glutine e che i miei pazienti mi chiedono spesso in studio.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Vediamo insieme quali sono le principali:</div>
<h5 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Zucchero-e-zucchero-a-velo" style="box-sizing: border-box;">Zucchero e zucchero a velo</span></h5>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"></span></div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Lo zucchero così come lo zucchero di canna e il fruttosio sono consentiti mentre bisogna <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">fare attenzione allo zucchero a velo</span> perché potrebbe contenere glutine in quantità superiore ai 20 ppm (parti per milione)</div>
<h5 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Yogurt" style="box-sizing: border-box;">Yogurt</span></h5>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">E’ consentito lo yogurt naturale</span> (bianco o intero) quello greco (contenente unicamente latte, crema di latte e fermenti lattici) mentre <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">sono da evitare per sicurezza yogurt bianchi cremosi</span> con aggiunta di aromi, di soia, riso, ai gusti vari.</div>
<h5 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Patate-e-patate-fritte" style="box-sizing: border-box;">Patate e patate fritte</span></h5>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Sono consentite le patate ma <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">sono da escludere patate prefritte, precotte, purè istantaneo o surgelato, patatine in sacchetto</span>.</div>
<h5 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Soia" style="box-sizing: border-box;">Soia</span></h5>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Come tutti i legumi anche <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">la soia è consentita</span> a patto che sia naturale e fresca, secca e in scatola o in alimenti costituiti unicamente da acqua, sale, zucchero, anidride solforosa, acido ascorbico, acido citrico, concentrato di pomodoro</div>
<h5 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 18px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="Birra" style="box-sizing: border-box;">Birra</span></h5>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
La birra è una bevanda alcolica <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">“fermentata”</span>, ottenuta dalla fermentazione alcolica dei <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">mosti preparati generalmente con malto di orzo e/o di frumento</span>. Le <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">birre tradizionali contengono generalmente quantitativi di glutine superiori alla soglia limite dei 20 ppm</span> e pertanto non sono adatte ai celiaci, mentre sono in commercio da molti anni <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">birre per i celiaci</span> con malti di cereali naturalmente privi di glutine, come riso o miglio.</div>
<h3 style="box-sizing: border-box; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 24px; line-height: 1.2; margin: 0px 0px 10px;">
<span id="La-celiachia-fa-ingrassare" style="box-sizing: border-box;">La celiachia fa ingrassare?</span></h3>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Molte persone si chiedono se la <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">celiachia fa ingrassare</span>.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Non esiste una risposta unica a questa domanda perché<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> la situazione è soggettiva</span> e dipende da molti fattori: condizione di partenza dell’individuo, presenza/ assenza e frequenza delle scariche, tipo di alimentazione seguita, attività sportiva, presenza di altre patologie concomitanti che rallentano il metabolismo.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
E’ più probabile in realtà che la persona che soffre di celiachia sia sotto peso in quanto <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">non assimila correttamente i nutrienti</span> che introduce con il cibo.</div>
<div style="box-sizing: border-box; color: #606060; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 26px; margin-bottom: 20px; padding: 0px;">
Capita frequentemente che, una volta diagnosticata la celiachia e iniziata una dieta priva di glutine, la persona aumenti di peso per diversi motivi: per prima cosa <span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;">diminuiscono i dolori e quindi è naturale riacquistare appetito</span> e poi una volta che la parete dell’intestino inizia a ricostruirsi<span style="box-sizing: border-box; font-weight: 700;"> migliora l’assimilazione</span>. Di fatto è un feedback molto positivo.</div>
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<span style="font-size: x-small;">fonte : www.curarsialnaturale.it</span></div>
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