L'Assenzio, il cui nome scientifico è Artemisia absinthium, appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Compositae). Conosciuta fin dai tempi antichi, veniva usata in medicina per le sue proprietà terapeutiche. In passato l'Assenzio fu spesso associato agli scrittori ed agli artisti parigini del Decadentismo e per la popolarità che ebbe in Francia fino alla sua proibizione nel 1915.
L'etimologia del termine Artemisia non è sicura ma sembrerebbe derivare da Artemisia, consorte di Mausolo, re di Caria. Secondo altri studi, invece, potrebbe derivare dalla dea della caccia Artemide, oppure da una parola greca ”artemes” (il cui significato letterale è sano) alludendo alle proprietà medicamentose delle piante del genere Artemisa.
L'Assenzio è una pianta perenne, ha radici a fittoni e un fusto dritto color argento, può raggiungere il metro di altezza e le sue foglie sono grandi di un colore verde-grigiastro sopra e bianche sotto. I suoi fiorellini sono di colore giallo pallido e fiorisce da luglio a settembre.L'etimologia del termine Artemisia non è sicura ma sembrerebbe derivare da Artemisia, consorte di Mausolo, re di Caria. Secondo altri studi, invece, potrebbe derivare dalla dea della caccia Artemide, oppure da una parola greca ”artemes” (il cui significato letterale è sano) alludendo alle proprietà medicamentose delle piante del genere Artemisa.
Le proprietà dell'Assenzio
Il suo frutto è un achenio e la pianta contiene olio essenziale, absintina, resine, tannino, acidi, nitrati. Inoltre contiene moltissimo tujone, ma questo viene perso quasi tutto durante l’essiccazione.
L’Assenzio è stato usato molto per le sue proprietà toniche, stimolanti, vermifughe, antielmintiche, antipiretiche e emmenagoghe.Cosa e come si utilizza l'Assenzio
Le parti utilizzate dell'Assenzio sono i fiori e le foglie essiccati entrambi all’ombra. Si utilizzano per farne un decotto o un infuso che è un ottimo stimolante dell’appetito e aiuta la digestione. Le sue proprietà antipiretiche lo rendono un rimedio per la febbre e per i dolori mestruali.
Per curare i vermi intestinali è possibile farne dei cataplasmi o dei clisteri, ottenuti dalla cottura di assenzio e aglio.
L'Assenzio si può usare su piccole ferite, per aromatizzare i liquori e condire pietanze, ma in piccolissime quantità visto il suo sapore particolarmente amaro.
L’abuso di Assenzio provoca intossicazione, per questo motivo in alcuni paesi è stata vietata la vendita del liquore prodotto con questa pianta per quasi 100 anni: è il caso della Svizzera, paese di origine della bevanda alcolica.
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