LE PROPRIETÀ BENEFICHE DELLA PESCA
Fiori rosa, fiori di pesco: i delicati fiorellini che ricoprono completamente i rami degli alberi di pesco sono una delle prime meraviglie che la stagione primaverile regala. Seguiti, nel giro di poche settimane, da quello che invece è uno dei frutti estivi per eccellenza, la pesca. Pesca gialla, bianca, noce, tabacchiera: le varietà sono tante, dalla buccia liscia a quella più vellutata, dalla tipica forma tondeggiante a quella schiacciata, dalla gialla polpa succosa a quella più bianca e dura. E sono tanti anche gli impieghi, poiché le pesche possono essere consumate fresche, in confettura, sciroppate, possono dare origine a dessert straordinari e anche a succhi e liquori.
L’albero di pesco (Prunus Persica) ha una storia antica e affascinante. Originario della Cina, ha influenzato la cultura e l’arte di tutti i luoghi dove è stato progressivamente importato; dallo stesso paese d’origine, in cui rappresentava l’immortalità, all’Egitto, alla Persia, a tutti i paesi del Mediterraneo; è arrivato fin negli Stati Uniti, che attualmente sono i maggiori produttori mondiali di pesche. Ad oggi ne esistono moltissime varietà; rispetto al frutto, la principale suddivisione è tra cultivar da consumo fresco, a polpa gialla o polpa bianca;nettarine; pesche da industria o percoche. L’albero in genere non supera gli otto metri di altezza; la caratteristica per cui è più noto e riconoscibile è la spettacolare fioritura, per cui i rami si riempiono di fiori ancora prima che di foglie.
L’albero di pesco (Prunus Persica) ha una storia antica e affascinante. Originario della Cina, ha influenzato la cultura e l’arte di tutti i luoghi dove è stato progressivamente importato; dallo stesso paese d’origine, in cui rappresentava l’immortalità, all’Egitto, alla Persia, a tutti i paesi del Mediterraneo; è arrivato fin negli Stati Uniti, che attualmente sono i maggiori produttori mondiali di pesche. Ad oggi ne esistono moltissime varietà; rispetto al frutto, la principale suddivisione è tra cultivar da consumo fresco, a polpa gialla o polpa bianca;nettarine; pesche da industria o percoche. L’albero in genere non supera gli otto metri di altezza; la caratteristica per cui è più noto e riconoscibile è la spettacolare fioritura, per cui i rami si riempiono di fiori ancora prima che di foglie.
Tra le varietà di pesca gialla, dalla polpa succosa e la buccia vellutata, più diffuse, leRedhaven, le Royal Glory, leSpringbelle. Quelle bianche hanno una polpa di colore più chiaro e di consistenza meno succosa, come Springtime e Iris Rosso; la pescanoce, nocepescao nettarina, ha la buccia liscia, non vellutata; una delle varietà più note è la siciliana Sbergia. È siciliana anche la pesca diBivona o montagnola; calabrese la Merendella. La pescatabacchiera o saturnina è la più facilmente riconoscibile, perché ha una inconfondibile forma schiacciata; celebre la varietà dell’Etna. A seconda della varietà, il frutto può maturare dalla fine di maggio, fino a settembre.
Le pesche in cucina
Le pesche hanno un notevole utilizzo in cucina, sia in tavola, sia nei dessert, sia per le preparazioni industriali. Quando si acquistano pesche fresche, di qualsiasi varietà, devono essere scelte in base al profumo, alla mancanza di ammaccature, grinze e parti molli al tatto. Se si scelgono pesche acerbe è necessario farle maturare a temperatura ambiente; quelle mature vanno conservate in frigorifero dove si mantengono per pochi giorni. Possono essere consumate fresche, in macedonia, ma possono anche essere cotte, in tal caso si sposano benissimo, ad esempio, con gli amaretti, e sono un classico della cucina regionale piemontese.
Sono ingredienti di sciroppi, conserve, gelati, marmellate, e moltissimi dessert. Se tra le preparazioni industriali più diffuse ci sono i succhi di frutta alla pesca e le pesche sciroppate, tra i dolci uno dei più noti è la pesca melba. La storia di questo dessert è affascinante, poiché coniuga musica e cucina: il creatore della pesca melba è Escoffier, uno dei più celebri chef di tutti i tempi, che rivoluzionò l’arte dell’alta cucina e della ristorazione. La sua fonte d’ispirazione fu il soprano australiano Nellie Melba, a cui dedicò questa ricetta, che vanta ormai più di un secolo di tradizione. Le pesche vengono cotte in sciroppo di zucchero, tagliate, sistemate in una coppa su gelato alla vaniglia, ricoperte di purea di lamponi. Viene considerato un dolce inglese, poiché probabilmente Escoffier lo servì per la prima volta a Londra, ma viene eseguito nelle cucine ormai di tutto il mondo. Alcune varianti prevedono l’aggiunta di panna montata e mandorle.
Proprietà salutari
La medicina tradizionale, sia quella cinese sia quella antica occidentale, ha sempre riconosciuto molte proprietà alle pesche, che fossero depurative, digestive, vermifughe o addirittura utili per la circolazione o contro il mal di testa. Quel che è certo è che sono ricche di acqua e fibre, poco caloriche, prive di grassi: le pesche sono frutti indicati nelle diete ipocaloriche, sia per i valori nutrizionali sia per la capacità di saziare. Posseggono inoltre proprietà antiossidanti, blandamente lassative grazie alla pectina, ma soprattutto diuretiche. Attenzione al nocciolo, che è tossico.
Valori nutrizionali
Per ogni cento grammi, una pesca contiene all’incirca quasi 89 grammi d’acqua, un grammo circa di fibre, quasi dieci grammi di zucchero, per un totale di circa 30 kcal. I minerali più presenti sono potassio (190 mg), fosforo (20 mg), e poi, in quantità più ridotte, magnesio e calcio. La vitamina C è la più presente; in quantità ridotte sono presenti anche vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e vitamina A. Questi valori si riferiscono al frutto fresco; i valori di pesche trattate, in confettura, sciroppate etcetera sono del tutto differenti.
fonte: www.benessere.com
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