Ecco perché mangiare i capperi fa bene alla salute...
Dal sapore deciso, per dare carattere ai sughi, alle pizze e ad altre preparazioni gastronomiche, i piccoli capperi racchiudono delle proprietà incredibili, molto utili dal punto di vista erboristico.
La pianta, il cui nome scientifico è Capparis Spinosa, appartiene alla famiglia delle Capparidaceae. I suoi fiori possono essere rosa e bianchi e sono molto profumati. All’interno dei boccioli dei fiori risiedono queste piccole perle commestibili, utilizzate per arricchire i piatti della nostra tavola.
La raccolta dei capperi avviene nei mesi estivi in coincidenza con il periodo di fioritura della pianta, non appena i boccioli germogliano.
Come dicevamo, le proprietà dei capperi non si riducono semplicemente alle loro qualità organolettiche, ma risiedono soprattutto nelle sostanze contenute, molto utili nel trattamento di particolari disturbi.
Innanzitutto, una delle caratteristiche più importanti è la grande quantità in essi contenuta di quercetina, un antiossidante naturale che protegge e rafforza il sistema circolatorio, contrastando varici, emorroidi e gotta.
I capperi contengono varie sostanze nutritive importanti per il nostro organismo e per il supporto delle sue funzioni essenziali, come la vitamina A, la vitamina C e le vitamine del gruppo B, ma anche sali minerali come calcio, potassio, ferro e fosforo.
Uno degli aspetti più curiosi è che questo alimento racchiude in sé dei principi attivi che mitigano l’azione degli allergeni di varia natura, come ad esempio il polline, la polvere e alcuni agenti chimici.
La scoperta è arrivata da alcuni studi condotti qualche anno fa dai ricercatori dell’Università di Catania, che si sono accorti dell’elevato potere dei capperi nel proteggere l’organismo dagli allergeni, sostenendo il sistema immunitario e favorendo la funzionalità delle vie respiratorie. Un aiuto che varrebbe non solo nella fase acuta, ma anche nella prevenzione della risposta allergica.
Durante la ricerca, i principi attivi dei capperi sono stati impiegati per ottenere un rimedio in grado di ridurre i sintomi delle più comuni allergie, insieme a foglie d’olivo, ribes nigrum e radice di liquirizia.
Consumare capperi avrebbe però un effetto protettivo anche sui condrociti (le cellule che formano le cartilagini). Questo li rende un ottimo integratore naturale per chi pratica sport, per le donne in menopausa, gli anziani e chi in genere soffre di un deterioramento del tessuto cartilagineo.
I flavonoidi in essi contenuti, come quercetina e kaempferol, un flavonoide che è stato chimicamente isolato anche nei broccoli, nel tè verde, nell’uva e nei cavoli, attribuiscono a questo alimento un forte potere antinfiammatorio.
I capperi sono molto salati, per questo possono essere controindicati a chi soffre di ipertensione. Prima di consumarli è sempre bene eliminare una buona parte del sale, mettendoli a bagno anche per un’ora.
I capperi migliori sono quelli conservati sotto sale, che garantisce la migliore conservazione delle proprietà organolettiche dell’alimento, in quanto evita l’utilizzo di altri additivi spesso aggiunti nelle conserve sott’aceto.
Della pianta si consumano anche le foglie, che vengono raccolte, sbollentate e preparate in insalata con altre verdure.
(Foto: superfoods.gr)
fonte: ambientebio.it
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