Mela verde: proprietà curative
Rispetto alla mela rossa, la mela verde ha ulteriori vantaggi e dunque è di maggiore aiuto in una dieta perché sazia maggiormente, ha meno calorie e soprattutto ha diverse proprietà curative: vediamo quali sono nel dettaglio.
Innanzitutto la mela verde è molto sana e ha un alto potere saziante, che dà allo stomaco un senso di soddisfazione e aiuta a non mangiare troppo; peraltro è ideale dopo un’abbuffata dato che contribuisce a facilitare la digestione, grazie agli enzimi che possiede. Uno dei suoi principali vantaggi è relativo all’alto contenuto di fibre che ha, cosa che si traduce in una significativa riduzione di eventuali problemi al colon e del colesterolo cattivo che circola nel corpo, ma anche e soprattutto in un intestino più regolare.
Le mele verdi riducono anche i problemi al fegato, aiutano a prevenire eventuali disfunzioni all’apparato digerente, la diarrea e la costipazione, ma anche alcune forme di cancro e danni al DNA, grazie ai flavonoidi e polifenoli che contiene, ovvero degli utilissimi antiossidanti; danno energia perché contengono anche carboidrati e sono ottimi per chi conduce uno stile di vita sano e attivo.
Le proprietà curative delle mele verdi non sono finite qui: tra gli altri benefici vi è infatti la loro capacità di ridurre la pressione arteriosa, di stabilizzare lo zucchero nel sangue, di aiutare nel trattamento dei reumatismi, di ridurre la probabilità di sviluppare malattie della pelle e di purificare il sangue, perché contengono molti minerali. Hanno un effetto sbiancante sui denti per via dell’alto tasso di vitamina A, B e C incluso in ogni mela.
Le mele verdi andrebbero dunque incluse in una qualunque dieta alimentare perché hanno dei nutrienti essenziali e contribuiscono anche al raggiungimento del tanto desiderato peso forma: hanno infatti un contenuto calorico molto basso, per cui una mela verde di medie dimensioni può fornire circa 70 kcal, mentre per quanto riguarda le fibre ne ha all’incirca 4 grammi. In questo caso attenzione a mangiare anche la buccia (dopo aver lavato accuratamente il frutto), perché le fibre sono contenute in gran parte proprio lì.
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