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giovedì 22 ottobre 2015
martedì 6 ottobre 2015
Crumble di Mele Senza Glutine...
Crumble di Mele Senza Glutine
4-6 porzioni~ 45 minuti

- 6 mele medie sbucciate (un mix di varietà preferite)
- 2-3 manciate di uvetta sultanina (facoltativo)
- 60 gr di burro chiarificato (margherina per versione vegan)
- 150 gr di farina di mandorle
- 1 tazza di mandorle affettate
- 100 gr di datteri morbidi
- 2 cucchiaini di cannella in polvere (facoltativo)
- un pizzico di sale
Il crumble e’ un piatto di origine inglese e irlandese e può essere in versione sia dolce che salata.
Il crumble nella versione dolce prevede una base di frutta ricoperta di briciole di un impasto di burro, farina e zucchero.
Nella ricetta del crumble di mele ho utilizzato la farina di mandorle per una versione senza glutine e al posto dello zucchero ho utilizzato i datteri come dolcificante naturale.
Il crumble di mele e’ un ottimo dessert sano e goloso. Ottimo consumato tiepido, io pero’ ne preparo in abbondanza per la cena e lo gusto anche freddo a colazione!
PREPARAZIONE
Sbucciare e tagliare le mele a tocchetti.
Disporre le mele sul fondo di una pirofila oppure delle cocotte monoporzione. Se si desidera si puo’ mescolare con le mele l’uvetta sultanina.
In una ciotola mettere il burro a pezzetti con la farina di mandorle, le mandorle a fette, il sale, la cannella in polvere se gradita e i datteri denocciolati e tritati nel tritatutto.
Quindi lavorare con le punte delle dita per ottenere un composto sbriciolato, quando gli ingredienti saranno ben amalgamati disporre il crumble uniformemente sopra le mele.
Cuocere in forno per 40 minuti a 180° e lasciare intiepidire prima di servire.
sabato 3 ottobre 2015
Gnocchetti alle carote con taleggio e fave fresche
Gnocchetti alle carote con taleggio e fave fresche
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Portata: primo
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INGREDIENTI PER 4 PERSONE
- 700 g di patate a pasta bianca
- 250 g di fave sgranate
- 4 carote
- 200 g di farina
- 150 g di taleggio
- 1 cucchiaino di rosmarino tritato
- 150 ml di latte
- olio di oliva extra vergine
- sale
PREPARAZIONE
1 Lessate le patate intere e con la buccia per 20-25 minuti, fino a renderle tenere ma non sfatte
2 Scottate le fave per 5 minuti, scolatele con una schiumarola travasandole in acqua fredda; nella stessa acqua dei legumi lessate per una decina di minuti 2 carote a rondelle fino a quando diventano molto tenere
3 Scolate le carote e frullatele con il latte. In un pentolino riunite la crema di carote e il taleggio in pezzetti, poi a calore basso fate sciogliere il formaggio completamente. Se la salsa risultasse troppo densa allungatela con un po' d'acqua di cottura delle carote
4 Pelate le fave, conditele con il rosmarino, 3-4 cucchiai d'olio e saltatele in una padella per 5 minuti (conservatele al caldo). Di seguito pulite le altre due carote e grattugiatele. Pelate le patate lesse ancora calde e passatele allo schiacciapatate raccogliendo il puré su una spianatoia. Aggiungete le carote grattugiate, la farina e un pizzico di sale, quindi impastate rapidamente tutti gli ingredienti.
5 Riducete l'impasto di patate e carote in tanti cordoni alti circa un centimetro
6 Tagliate i cordoni in gnocchetti lunghi un centimetro abbondante, poi tuffateli in abbondante acqua salata e lessateli fino a quando ritornano a galla. Scolateli con una schiumarola, mescolateli delicatamente alle fave e adagiateli nei piatti già ricoperti con la crema al taleggio
fonte : www.cucina-naturale.it
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sabato 2 maggio 2015
Vellutata di asparagi e patate...
Vellutata di asparagi e patate

In Sicilia si usano molto gli asparagi selvatici che si possono raccogliere in campagna nel periodo di marzo/aprile o anche trovare facilmente nei mercati rionali o dai fruttivendoli. Sono molto sottili e teneri ma hanno un gusto deciso e piuttosto amaro che non a tutti piace. Gli asparagi coltivati invece, quelli che comunemente si trovano in commercio un po’ dappertutto in questo periodo, sono a volte poco saporiti e duri… Il segreto è sceglierli non troppo grossi ma di medie dimensioni, freschi, dal colore verde brillante e poi pulirli bene e cuocerli nel modo giusto. Nella ricetta di questa vellutata, davvero semplicissima, vi spiego come.
Ingredienti per 2/3 persone:
1 mazzo da 500 g di asparagi verdi coltivati
2 patate medio-piccole (circa 300 g)
2 scalogni
1 manciata di prezzemolo fresco
olio EVO, sale q.b.
1 mazzo da 500 g di asparagi verdi coltivati
2 patate medio-piccole (circa 300 g)
2 scalogni
1 manciata di prezzemolo fresco
olio EVO, sale q.b.
Lavate gli asparagi, tagliate le punte e mettetele a bollire per 5/10 minuti in 500 ml circa d’acqua leggermente salata. Nel frattempo pulite il gambo eliminando l’estremità più chiara e legnosa. Poi con un un pelapatate o un coltellino affilato pelate la parte inferiore e più grossa del gambo conservando lo scarto (che vi servirà per fare il brodo).
Scolate le punte e tenetele da parte, nella stessa acqua di cottura immergete gli scarti della pelatura del gambo, coprite e lasciate sobbollire per una quindicina di minuti.
Nel frattempo affettate gli scalogni, tagliate a rondelle i gambi degli asparagi puliti, sbucciate le patate e tagliatele a dadini. Fate stufare gli scalogni con un paio di cucchiai d’olio in una casseruola, poi unite gli asparagi a rondelle e le patate a dadini e fate insaporire per pochi minuti mescolando. Quindi unite il brodo di asparagi filtrato, coprite e lasciate sobbollire fin quando il tutto sarà cotto e morbido e sarà rimasto un solo un po’ fondo di cottura. Frullate con un minipimer a immersione fino ad ottenere una crema vellutata. Impiattate disponendo sulla vellutata le punte degli asparagi precedentemente condite con un pizzico di sale e un goccio di olio EVO. Cospargete di prezzemolo tritato e servite non troppo calda.
Scolate le punte e tenetele da parte, nella stessa acqua di cottura immergete gli scarti della pelatura del gambo, coprite e lasciate sobbollire per una quindicina di minuti.
Nel frattempo affettate gli scalogni, tagliate a rondelle i gambi degli asparagi puliti, sbucciate le patate e tagliatele a dadini. Fate stufare gli scalogni con un paio di cucchiai d’olio in una casseruola, poi unite gli asparagi a rondelle e le patate a dadini e fate insaporire per pochi minuti mescolando. Quindi unite il brodo di asparagi filtrato, coprite e lasciate sobbollire fin quando il tutto sarà cotto e morbido e sarà rimasto un solo un po’ fondo di cottura. Frullate con un minipimer a immersione fino ad ottenere una crema vellutata. Impiattate disponendo sulla vellutata le punte degli asparagi precedentemente condite con un pizzico di sale e un goccio di olio EVO. Cospargete di prezzemolo tritato e servite non troppo calda.
fonte : nonsoloveg.altervista.org
venerdì 27 febbraio 2015
Fagioli, proprietà e benefici...+ ricetta
Fagioli, proprietà e benefici
fonte : www.cure-naturali.it
I fagioli sono i frutti di una pianta della famiglia delle leguminose, Phaseolus vulgaris L., originaria dell'America centrale. Sono conosciute numerose varietà coltivate e tutte contengono fasina, una proteina velenosa che viene distrutta in fase di cottura.
Caratteristiche nutrizionali dei fagioli
I fagioli hanno ottimi valori nutrizionali, sono ricchi di carboidrati e con un buon apporto proteico. I fagioli hanno un contenuto ridotto di grassi, inferiore anche alla soia, mentre l’elemento costituente della buccia è la fibra che ha un ruolo determinante nella regolarità delle funzioni intestinali. Rilevante è anche la quantità di vitamine del gruppo B. Il valore nutritivo dei fagioli è molto alto, ed è costituito per la maggior parte da carboidrati, che si combinano perfettamente con i cereali, a completamento di un quadro proteico dall’elevato valore biologico, pari a quello fornito dalle carni o dalle uova, e privo di colesterolo. I fagioli sono molto calorici (303 Kcal per 100 g) e queste calorie provengono in particolare da:
- Carboidrati (51 g su 100 di prodotto);
- Proteine vegetali (23 g su 100 di prodotto);
- Grassi (2 g su 100 di prodotto);
- Acqua (10 g su 100 di prodotto);
- Fibra (17,5 g su 100 di prodotto).
Dal punto di vista nutrizionale i fagioli sono un alimento completo e ricco. Sono presenti elevate quantità di macro-elementi quali fosforo, ferro, potassio e anche microelementi quali calcio, oltre a vitamine come vitamine A, B e C.
Le loro proprietà
I fagioli sono molto nutrienti e, ricchi di vitamine A, B, C, ed E, contengono inoltre sali minerali e oligominerali, come potassio, ferro, calcio, zinco e fosforo. Essendo legumi, i fagioli sono ricchi di lecitina, un fosfolipide che favorisce l'emulsione dei grassi, evitandone l'accumulo nel sangue e riducendo di conseguenza il livello di colesterolo.
Tutti i tipi di fagioli contengono molta fibra, ma alcune varietà ne hanno in particolare abbondanza: i fagioli neri, per esempio, contengono 6 grammi di fibra ogni porzione di mezza tazza, i fagioli comuni e di Lima si aggirano sui 7 grammi, e con i fagioli dall'occhio si arriva a 8 grammi. I fagioli in scatola fanno bene quanto quelli secchi, ma hanno un alto tenore di sodio, per cui è bene scolarli e sciacquarli prima di consumarli. La fibra è molto preziosa per il metabolismo e aiuta a raggiungere facilmente la sensazione di sazietà. I fagioli sono composti dal 60% di amidi e zuccheri, mentre ifagiolini sono costituiti dal 90% di acqua, pertanto il loro contenuto proteico è nettamente inferiore a quello dei fagioli, tuttavia contengono una maggior quantità di sali minerali e di vitamina A.
Come si usano i fagioli
I baccelli di fagiolo si trovano in commercio anche sotto forma di compresse. Contengono sostanze nutritive come amminoacidi e vitamine. Con i baccelli freschi di fagioli si prepara invece un infuso: 2 g ogni 100 ml d’acqua, da bere nella dose di 2 tazzine al giorno. I baccelli di fagiolo, in compresse o in infuso, sono efficaci:
- Per curare l’ipertensione;
- Per abbassare il livello di colesterolo;
- Per abbassare il livello della glicemia;
- Nella cura del sovrappeso e dell’obesità, poiché riducono il senso di fame e anche l’assorbimento dei principi nutritivi.
Occorre fare molta attenzione nella preparazione dei fagioli prima della cottura. È consigliabile, infatti, tenerli in ammollo almeno 6-8 ore in acqua fredda, per poi cuocerli in un’acqua diversa. Questa semplice operazione consente il rilascio in acqua di alcune sostanze anti-nutrizionali normalmente contenute in tutti i tipi di fagioli, dette glucosidi cianogenetici (che liberano cioè acido cianidrico), responsabili di quel lieve fastidio intestinale che può presentarsi in qualunque soggetto anche sano in seguito all’ assunzione.
Fagioli, alleati di
Apparato cardiaco, peso, circolazione sanguigna.
Curiosità sui fagioli
Temere sgradevoli e imbarazzanti esalazioni gassose, non è un buon motivo per privarsi dei vantaggi nutrizionali dei fagioli. Provate a insaporirli con un pizzico di satureja (o santoreggia, è un'erba aromatica molto usata in cucina, appartiene alla stessa famiglia della menta) o un cucchiaino di zenzero macinato: si tratta di spezie che aiutano a limitare la flatulenza indotta dai fagioli.
Una ricetta nella manica
Alla base delle tradizioni culinarie contadini spesso ci sono verità nutrizionali importanti. Un piatto di pasta e fagioli garantisce l'apporto di nutrienti necessario per il fabbisogno giornaliero, specie per quanto riguarda gli amminoacidi essenziali.
Ingredienti: 200 gr di pasta (ditaloni, spaghetti spezzati o pasta mista oppure maltagliati o fettuccine spezzate all’uovo), 250 gr di fagioli borlotti secchi (oppure 1/2 kg di fagioli borlotti già lessati), 200 gr di passata di pomodoro, 50 gr di pancetta affumicata (nel caso in cui siate vegetariani potete utilizzare alternative vegetali oppure escluderla tranquillamente dalla ricetta).
Come condimento, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva, 1 peperoncino, mezzo bicchiere di vino bianco, sale e pepe. Alla passata potete preferire pomodorini tagliati a pezzetti e se usate dell'olio piccante, potete evitare il peperoncino.
Quanto agli odori, avete bisogno di 1 cipolla, 1 carota, 1 costa di sedano.
Il procedimento è semplice: sciacquate i fagioli secchi, lasciateli a bagno per una notte e lessateli per circa 40 minuti in 2 lt d’acqua. Tritate finemente la cipolla, la carota ed il sedano e tagliate la pancetta a cubetti. In una pentola fate soffriggere la cipolla, il peperoncino e la pancetta in 3 cucchiai d’olio; quando la cipolla è appassita e la pancetta dorata bagnate con il vino bianco e fatelo evaporare a fuoco vivo. Aggiungete i fagioli, il sedano, la carota tritata, la passata di pomodoro e lasciate cuocere per altri 20 minuti. Salate e pepate secondo i vostri gusti, controllate la cottura dei fagioli e se necessario allungate la cottura. Buttate nella minestra la pasta e fatela cuocere al dente. Il piatto va servito ben caldo.
sabato 21 febbraio 2015
Tofu, formaggio vegetale - Proprietà Nutrizionali + ricetta con tofu
Tofu, formaggio vegetale - Proprietà Nutrizionali + ricetta con tofu
fonte :www.my-personaltrainer.it - www.cucina-naturale.it

Il tofu è uno dei tanti prodotti alimentari ottenuti dai semi di soia, nel tentativo di reggere il confronto nutrizionale con alimenti proteici animali. Spesso denominato formaggio di soia, perché prodotto in maniera molto simile al formaggio, il tofu è privo di colesterolo e contiene pochissimi grassi saturi, di cui è invece particolarmente ricca la sua controparte tradizionale. Di conseguenza, la parziale sostituzione del formaggio di latte animale con il tofu, contribuisce non solo a prevenire l'ipercolesterolemia e le sue pericolose conseguenze, ma anche a riequilibrare le concentrazioni dei lipidi plasmatici, grazie alla generosa presenza di grassi polinsaturi che caratterizza questo prodotto alimentare. Povero di calorie, il tofu è comunque privo di vitamina B12 e vitamina D, oltre ad essere meno ricco di proteine, sia dal punto di vista quantitativo (15% contro il 15-30% dei formaggi) che qualitativo (vedi proteine vegetali). Il contenuto in calcio può essere più o meno consistente a seconda del "caglio" utilizzato per coagulare le proteine del latte di soia (cloruro o solfato di calcio, cloruro di magnesio), ma generalmente inferiore rispetto al formaggio tradizionale.
fonte :www.my-personaltrainer.it - www.cucina-naturale.it
Il tofu è uno dei tanti prodotti alimentari ottenuti dai semi di soia, nel tentativo di reggere il confronto nutrizionale con alimenti proteici animali. Spesso denominato formaggio di soia, perché prodotto in maniera molto simile al formaggio, il tofu è privo di colesterolo e contiene pochissimi grassi saturi, di cui è invece particolarmente ricca la sua controparte tradizionale. Di conseguenza, la parziale sostituzione del formaggio di latte animale con il tofu, contribuisce non solo a prevenire l'ipercolesterolemia e le sue pericolose conseguenze, ma anche a riequilibrare le concentrazioni dei lipidi plasmatici, grazie alla generosa presenza di grassi polinsaturi che caratterizza questo prodotto alimentare. Povero di calorie, il tofu è comunque privo di vitamina B12 e vitamina D, oltre ad essere meno ricco di proteine, sia dal punto di vista quantitativo (15% contro il 15-30% dei formaggi) che qualitativo (vedi proteine vegetali). Il contenuto in calcio può essere più o meno consistente a seconda del "caglio" utilizzato per coagulare le proteine del latte di soia (cloruro o solfato di calcio, cloruro di magnesio), ma generalmente inferiore rispetto al formaggio tradizionale.
Sapore e preparazione
Per quanto riguarda sapore e consistenza, il tofu è un "formaggio" molle, di sapore leggero e particolarmente delicato. Grazie a questa sua delicatezza al palato, in cucina il tofu si presta ai più disparati abbinamenti culinari (antipasti, snack, ripieno per primi piatti, panini, toast, creme, salse, minestre, arrosti, involtini, insalate e persino dessert). Peculiare è infatti la sua capacità di assorbire i sapori e le fragranze delle pietanze con le quali viene cucinato.
In commercio si trovano comunque numerose varietà di tofu, sia per quanto riguarda la consistenza, il sapore e l'aroma. Tutti questi prodotti possono essere distinti in due categorie, il tofu fresco, prodotto direttamente dal latte di soia, ed il tofu conservato, che deriva da un'ulteriore lavorazione del tofu fresco.
Il tofu tradizionale fresco si ottiene lasciando in ammollo per 24 ore i semi di soia, successivamente macinati finemente con aggiunta di acqua. Il liquido lattiginoso che si ricava da tale procedura (vedi latte di soia) viene quindi fatto cagliare e messo in appositi stampi a sgocciolare. Segue un risciacquo e la pressatura in pannetti di tofu fresco pronti per essere commercializzati. Da questa base, inoltre, è possibile creare tofu conservati, grazie all'impiego di aromi particolari e diverse tecniche di produzione.
<p style="display: none;"><cite><a href="http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/tofu.html">Tofu</a></cite> da http://www.my-personaltrainer.it/nutrizione/tofu.html</p>
Per quanto riguarda sapore e consistenza, il tofu è un "formaggio" molle, di sapore leggero e particolarmente delicato. Grazie a questa sua delicatezza al palato, in cucina il tofu si presta ai più disparati abbinamenti culinari (antipasti, snack, ripieno per primi piatti, panini, toast, creme, salse, minestre, arrosti, involtini, insalate e persino dessert). Peculiare è infatti la sua capacità di assorbire i sapori e le fragranze delle pietanze con le quali viene cucinato.
In commercio si trovano comunque numerose varietà di tofu, sia per quanto riguarda la consistenza, il sapore e l'aroma. Tutti questi prodotti possono essere distinti in due categorie, il tofu fresco, prodotto direttamente dal latte di soia, ed il tofu conservato, che deriva da un'ulteriore lavorazione del tofu fresco.
Il tofu tradizionale fresco si ottiene lasciando in ammollo per 24 ore i semi di soia, successivamente macinati finemente con aggiunta di acqua. Il liquido lattiginoso che si ricava da tale procedura (vedi latte di soia) viene quindi fatto cagliare e messo in appositi stampi a sgocciolare. Segue un risciacquo e la pressatura in pannetti di tofu fresco pronti per essere commercializzati. Da questa base, inoltre, è possibile creare tofu conservati, grazie all'impiego di aromi particolari e diverse tecniche di produzione.
Rotolo di tofu e verdure

Portata: secondo
![]() | 4 persone |
![]() | 45 minuti di preparazione |
![]() | 30 minuti di cottura |
![]() | Difficile |
![]() | 155 Kilocalorie |
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iNGREDIENTI PER 4 PERSONE
- 250 g di tofu
- 50 g di funghi secchi
- 50 g di fagiolini
- 1 carota
- 4 cucchiai di zucchero di canna
- 4 cucchiai di sakè
- soia, salsa
- sale
- acqua
PREPARAZIONE
1 Bollite il tofu per 5 minuti
2 Scolatelo e avvolgetelo in una tela precedentemente inumidita e mettetelo tra due taglieri con sopra un peso così da far uscire il liquido
3 Fate rinvenire le cappelle dei funghi secchi in acqua naturale minerale
4 Scolateli strizzateli e tritateli. Cuoceteli in due cucchiai d'acqua, due cucchiaini di salsa di soia, di zucchero e due cucchiai di sakè per 2-3 minuti
5 Tritate grossolanamente la carota e fatela cuocere per 3-4 minuti con due cucchiai d'acqua, due cucchiaini di salsa di soia, due di zucchero, due cucchiai di sakè e un pizzico di sale
6 Spuntate i fagiolini, tagliateli a tocchetti e cuoceteli al dente in acqua salata per 7-8 minuti
7 Spremete il tofu e sbriciolatelo con le mani in una terrina, incorporate i funghi, le carote ed i fagiolini. Amalgamate bene
8 Stendete l'impasto in un telo inumidito. Arrotolatelo come un salame, legando le estremità con uno spago così da renderlo ben chiuso e compatto.
9 Cuocetelo a vapore per 15 minuti
10 Quando è freddo levatelo dal telo, tagliatelo a fette e servitelo condito con salsa di soia. Se non tiene la forma, sbriciolatelo e servitelo in una terrina
Ricetta di Mila De Franco
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