venerdì 31 luglio 2015

Prugne secche, alleate dell'equilibrio alimentare...

Prugne secche, alleate dell'equilibrio alimentare

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Al di là della sua immagine di rimedio della nonna per i disturbi del transito intestinale, la prugna secca è un'alleata per la salute delle donne, in particolare per mantenere la linea. Si sposa perfettamente con le esigenze della vita quotidiana ed è l'alimento ideale delle moderne amazzoni, come spuntino e durante i pasti. Scopriamo insieme la proprietà di questo frutto unico.

Le sue proprietà nutrizionali sono innegabili e, contrariamente a quanto si pensa comunemente, la prugna secca non fa ingrassare. Per questo motivo é consigliata a tutte le donne, soprattutto in determinate situazioni.  

Le proprietà benefiche della prugna secca

"Le virtù terapeutiche della prugna secca sono note da tempo: il medico greco Ippocrate (460-377 a.C.) lo cita tra i suoi preparati medicinali" . La vitamina E e il beta-carotene in essa contenute apportano un concentrato di vitamine e antiossidanti superiore a qualunque altro frutto, in grado di proteggere gli acidi grassi e le membrane cellulari dall'attacco dei radicali liberi e di contrastare quindi l'invecchiamento, la perdita di elasticità della pelle e le rughe. 
Il potassio contenuto nelle prugne secche, inoltre, conferisce loro un effetto diuretico e disintossicante; esse contengono anche un altro elemento indispensabile per la donna: il boro, che ha un ruolo importante nel processo di ossificazione partecipando attivamente, insieme al calcio e alla vitamina D, al mantenimento delle riserve ossee e alla conservazione della massa ossea. La prugna secca contiene anche del magnesio, necessario per la contrazione muscolare e per la conduzione degli impulsi nervosi.
Un altro punto di forza? L'elevato contenuto di ferro (2,1 mg per 100 g di polpa), utile soprattutto per la donna incinta, che spesso ne è carente.  

La prugna secca come alleata della linea

Nonostante il suo sapore zuccherato, la prugna è un frutto poco calorico, non contiene lipidi e il 93% dell'energia che apporta è di origine glucidica. La sua particolarità rispetto agli altri frutti è rappresentata dalla composizione dei suoi glucidi: glucosio, fruttosio e un poliolo molto raro, il sorbitolo.
La combinazione di questi tre glucidi mette a disposizione del cervello un'energia rapidamente disponibile e a graduale assimilazione ,quindi le prugne mangiate alla fine della colazione riducono la voglia di fuori-pasto prima di pranzo. Uno studio condotto dal Professor Gérard Slama nel 2007 ha evidenziato che la prugna ha un indice glicemico (IG) basso e che quindi appartiene alla categoria della frutta secca raccomandata e raccomandabile. 
Le prugne secche sono inoltre ricche di fibre: 100 g corrispondono al 63% della dose giornaliera raccomandata (RDA). Le sue fibre sono ugualmente distribuite tra quelle solubili e quelle insolubili, favorendo così la regolazione del transito intestinale in tutta dolcezza e dando un prolungato senso di sazietà. Una donna adulta può mangiare 4-5 prugne secche al giorno, inserendole nella sua quota calorica, come dessert o spuntino.

Un frutto per tutte le donne

Oltre alle sue proprietà nutrizionali, la prugna secca presenta il vantaggio di offrire un'alternativa gustosa e di variare il menù. Inoltre le donne che spesso combattono lo stress con il cioccolato possono invece scegliere le prugne secche, ricche di magnesio. 
I professionisti della salute le consigliano soprattutto: 
  • Alle donne incinte o che vogliono diventare mamme: esse hanno un fabbisogno elevato di acido folico (vitamina B) e calcio. Mangiare quotidianamente delle prugne secche contribuisce ad apportare acido folico e favorisce la costruzione di "riserve". La prugna rappresenta inoltre una riserva di calcio.
  • Alle sportive: in caso di sforzi fisici prolungati è necessario rifornire l'organismo di carburante, ma non bisogna ingerire il primo carboidrato che capita, ma un glucide a indice glicemico medio o basso. La perdita di liquidi deve essere compensata con acqua, e anche quella di sali minerali deve essere riequilibrata. La prugna secca è l'ideale, perché rappresenta uno snack energetico di ottima qualità grazie alla capacità di alzare in misura ridotta la glicemia e grazie alla ricchezza di sali minerali, che aiuta a compensare le perdite di questi elementi.
  • Alle donne in menopausain questo periodo si verifica un aumento della massa grassa a discapito di quella magra, mentre gli esami del sangue evidenziano spesso un livello di colesterolo troppo alto e una glicemia a digiuno al disotto del normale. In questo caso le fibre della prugna secca e la presenza di sorbitolo aiutano a regolare la glicemia e a ridurre l'assorbimento del colesterolo, mentre i suoi antiossidanti contribuiscono a prevenire l'invecchiamento cellulare. L'elevata quantità di boro, inoltre, ha un'azione benefica sulla solidità della massa ossea e migliora le funzioni cognitive.

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